Il futuro di Toto Wolff in seno alla Mercedes è tutto da scrivere. Ogni settimana c’è una nuova versione dell’andamento del rapporto che pare smentire quella precedente. E’ ormai da mesi che si susseguono diverse voci su un’interruzione del legame tra il team principal austriaco e la scuderia campione del mondo in carica. Rumors ai quali, puntualmente, seguono rituali smentite. Indiscrezioni che poi vengono alimentate da ulteriori spifferi che sovente giungono proprio dalla bocca dei protagonisti di questa interminabile ed inestricabile telenovella. Sette giorni fa la Daimler, per mettere fine all’ennesima congettura sulla materia, ha dovuto pubblicare una nota ufficiale tramite il suo addetto stampa Jorg Howe che rigettava la doppia ipotesi che circolava con insistenza: Wolff partente verso la nascente Aston Martin o confermato in Mercedes con altre mansioni. Un ruolo di coordinatore alla Niki Lauda o giù di lì.
Oggi c’è stato un nuovo colpo di scena in questa avvincente narrazione. È lo stesso ex Williams che, in qualche modo, ha confutato la nota della casa madre di Stoccarda parlando di un futuro da scrivere e valutare ancora. Fatto che conferma che le dicerie di cui sopra avevano invece un reale fondamento (leggi qui). “Devo interrogarmi sul mio futuro – ha esordito Toto Wolff – Non voglio essere un caposquadra che cambia da grande in buono. Devo sempre avere la capacità di contribuire al massimo delle mie possibilità per permettere alla squadra di vincere. Come ho fatto sin dall’inizio. Ho la sensazione di poter ancora dare molto, ma ovviamente penso al mio futuro e discuto anche con Ola Källenius su come potrebbe funzionare. Siamo nel bel mezzo del processo che ci porterà a definire il nostro futuro insieme. Non voglio essere legato a un titolo specifico, sia esso il ruolo di caposquadra o quello di amministratore delegato”.
Altra materia assai contesa negli ultimi tempi è quella che vuole la Stella a Tre Punte disimpegnarsi parzialmente dalla Formula Uno restando come semplice fornitore di power unit. Anche su questo scenario Wolff, uno che sa giocare abilmente con le parole, ha alimentato le perplessità contravvenendo alla visione espressa dalla Dailmer pochi giorni fa: “Il valore di marketing che Mercedes genera attraverso la piattaforma di Formula Uno è enorme. L’idea di permanenza nella massima categoria è solida: abbiamo il supporto dei vertici. Quindi al momento non è un problema. Ciò non significa che non devi comunque mettere in discussione questo impegno. In tempi di Coronavirus, dove l’industria automobilistica sta cambiando, ogni impegno deve essere discusso di volta in volta”.
Il dirigente viennese lascia quindi uno spiraglio aperto a scenari clamorosi. Che qualcuno ritiene plausibili. Helmut Marko, ad esempio, continua a dirsi certo che qualcosa di grosso bolla in penatola nel mondo delle Frecce d’Argento. Ma non è il solo. Ralf Schumacher, uno che Wolff lo conosce molto bene, si dice certo che la presenza di Stroll e della Aston Martin possano sparigliare le carte: “La trasmissione completa delle Aston Martin stradali proviene da Mercedes. C’è una vicinanza che consentirà sicuramente che alcuni scenari in futuro possano realizzarsi. Ecco perché le smentite formali di Daimler non convincono pienamente…”.
Mercedes, quindi, continua a rimanere al centro dei un vortice di congetture che vengono alimentate dall’interno. Scarsa capacità di comunicazione? Difficile pensare ciò. Potrebbe piuttosto essere una chiara strategia dei protagonisti atta a non dare riferimenti a chi analizza le cose. Risulta altamente improbabile che un colosso come quello tedesco possa dire addio alla F1 di punto in bianco. Specie a fronte degli introiti da marketing che sfiorano il miliardo di euro a stagione. E’ plausibile piuttosto che Kallenius e Wolff stiano ridisegnando la propria collaborazione col fine di rendere il manager austriaco una sorta di responsabile corse in un macro-progetto che prevede la presenza di un team ufficiale e la fornitura di power unit a Williams, Racing Point (Aston Martin dall’anno venturo, nda) e McLaren. Chi potrebbe tenere sotto controllo meglio di Toto una situazione così grossa? Probabilmente pochi altri.
Autore: Diego
Catalano – @diegocat1977
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1 – Mercedes