Fernando Alonso non è un tipo che si è mai accontentato di sfide semplici da vincere. La sua carriera è caratterizzata da avventure difficili che talvolta hanno riservato poche soddisfazioni. McLaren con l’esplosiva separazione dopo appena dodici mesi, il primo ritorno in Renault, la Ferrari che non seppe dargli una macchina da titolo, la disastrosa McLaren-Honda. Esperienze avare di gioie ma che non hanno mai scalfito la corazza mentale di un uomo che nelle difficoltà ha sempre trovato nuovi stimoli che l’hanno fatto rimettere in gioco. Più determinato di prima. E la terza avventura col team della Losanga altro non rappresenterà che l’impellente necessità di dimostrare prima a se stesso e poi al mondo intero che a 38 anni ha ancora le carte in regola per imporsi ad una concorrenza di giovani rampolli che scalcia, che è determinata ad offuscare le vecchie tigri che ancora si battono con fierezza nell’arena della Formula Uno. Nando è un ambizioso di natura. Non l’ha mai negato né nascosto. E, a distanza di 15 anni dall’ultimo titolo, intende seriamente rimettersi in discussione con un team che non parte coi favori del pronostico. Il matrimonio con la compagine transalpina non è una mera operazione di marketing. E’ piuttosto il tentativo di rivoluzionare gli attuali rapporti di forza che vedono Lewis Hamilton e la Mercedes primeggiare in maniera quasi del tutto incontrastata.
Nel 2021, con un regolamento tecnico che è stato praticamente congelato, è impensabile che la vettura francese possa operare quella clamorosa rimonta tecnica che sarebbe necessaria per colmare il gap con la prima della classe. Di questo è ben conscio l’asturiano. Di ciò è consapevole anche Cyril Abiteboul, l’abile tessitore del rinnovo di un matrimonio che tre lustri fa aveva prodotto reciproche ed indimenticabili soddisfazioni. L’obiettivo di tutti, dunque, è l’iride 2022. Quella per la quale si lotterà sotto la copertura di un regolamento tecnico-sportivo che stravolgerà l’attuale modo di intendere la F1. La speranza è proprio quella di emergere come nuovo gruppo dominante e riscrivere pagine di storia del motorsport dal sapore romantico. A rivelare i piani strategici di Alonso è stato proprio il team principal parigino che ha spiegato interessanti dettagli della trattative che ha riportato il due volte campione del mondo ad Enstone.
L’anno venturo dovrà essere una stagione di transizione. Un campionato da disputare con l’umiltà dello scolaro che vuole imparare. Alonso e la Renault dovranno ri-conoscersi. Dovranno mettere a punto dinamiche operative efficaci, che siano propedeutiche ad un 2022 giocato da protagonisti assoluti. “Per Fernando tutto gira intorno al Mondiale 2022. Il 2021 quasi non gli interessa. Correrà con noi già dall’anno venturo – ha spiegato Abitebolul – quindi si potrebbe ritenere che voglia avere a disposizione sin da subito la monoposto più competitiva possibile. Ma la realtà è un’altra: ci ha detto di dimenticarci totalmente del 2021. Di essere dignitosi ma di puntare tutte le fiches sul 2022”. Una vera e propria dichiarazione di guerra quella dell’ex Ferrari che ha lo scopo di spingere al massimo il proprio team.
Le parole di Alonso sono state particolarmente apprezzate in quel di Enstone perché il percorso che porta ai vertici della categoria non può essere breve. Questa consapevolezza aiuterà sicuramente la squadra a concentrarsi meglio sugli obiettivi prefissati. A partire dal 2021, l’anno in cui Renault non fornirà più le power unit alla McLaren che si è promessa alla Mercedes. Ancora Abiteboul: “Questo modo di pensare, la capacità di pianificare le cose in anticipo e la ferrea consapevolezza che il successo si costruisce con anni di sacrifici, sono sempre state una costante della storia della Formula Uno. Ed è proprio questo tipo di filosofia che un due volte campione del mondo come Alonso può portare nel nostro team. La sua mentalità sarà d’aiuto per me come manager, ma anche per molti nella scuderia. Sapere che il 2021 sarà un anno di apprendistato senza l’ansia della vittoria servirà a portare serenità nella squadra. Fernando conosce la Formula Uno sia dentro che fuori la pista. Ha questa capacità di pianificare, di costruire una strategia per l’intero programma F1 della Renault”.
Dalle parole del manager transalpino si evince quanto il team della Losanga fosse alla ricerca di un figura carismatica che potesse tracciare la via da seguire. Spesso, in Renault, si è persa la bussola. Anche in presenza di un pilota dalle indiscusse doti tecniche quale è Daniel Ricciardo. Evidentemente ad Enstone cercavano una personalità maggiormente istrionica, un uomo che ha le spalle tanto larghe quanto forti da sobbarcarsi il peso di una responsabilità gravosa: portare la corona d’alloro in terra francese. Operazione veramente ardua anche in presenza di una rivoluzione regolamentare. Perchè Mercedes venderà cara la pelle e vorrà dimostrare al mondo di poter mantenere il proprio imperio anche in un contesto tecnico-sportivo nuovo. Ma anche perché Ferrari, ferita nell’orgoglio, intende riaprire un ciclo vincente per provare a rinverdire l’era Schumacher. Ma bisogna anche considerare le presenza e le relative velleità della Red Bull motorizzata Honda che ha fortemente puntato su Max Verstappen che ha ben fissato nel cervello l’obiettivo: il conseguimento del titolo mondiale. Per non parlare dell’ambiziosissima Aston Martin e della rampante McLaren che potranno contare sui motori Mercedes che si stanno dimostrando di gran lunga i più efficienti. Insomma, la sfida sarà dura, ma Fernando Alonso non teme affatto di fallire.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Renault