Formula 1

GP Austria 2020-Analisi Fp2: Mercedes conferma di essere al top

GP Austria 2020-Analisi Fp2: Mercedes conferma diessere al top


Mercedes W11: l’auto da battere. Dopo la prima giornata di libere stagionali è questo il segnale. Sorprende la Racing Point, capace di mettere dietro Red Bull e Ferrari con Perez. Il team di Milton Keynes, dopo tanti proclami, non ha rispettato le attese deludendo in parte. Problemi di bilancio hanno condizionato il rendimento delle RB16. Ferrari ha confermato quello che si era osservato nei test. Pur migliorando il rendimento in pista, la perdita di prestazione sui rettilinei è troppo grande. Aspettando gli aggiornamenti dell’Ungheria, al momento vedremo una Rossa in difesa. Renault e McLaren confermano un trend in crescita osservato in inverno.

Simulazione di qualifica – Mercedes al top in ogni settore della pista

I tecnici di Brackley hanno presentato un W11 aggiornata aerodinamicamente in Austria (clicca qui e per saperne di più), dando prova di un’ottima resa in pista. I tre best sector dimostrano come le frecce nere siano estremamente competitive. Il sistema DAS, utilizzato durante i giri di lancio, aiuta a portare gli pneumatici nella giusta finestra di funzionamento, fattore importante in questo tracciato. Questo sistema sta creando grosse discussioni nel paddock e Red Bull, dopo le prove libere, ha inviato alla Federazione una protesta ufficiale contro questo sistema in quanto credono che non sia conforme al regolamento tecnico. Secondo i responsabili tecnici del team di Milton Keynes, questo sistema, va a violare ben 2 articoli:il 3.8 e 10.2.3 del regolamento tecnico di Formula 1.

Il primo stabilisce che l’aerodinamica della vettura non deve cambiare durante la guida e secondo Red Bull quando viene azionato modificato la convergenza questo influisce anche sull’altezza del veicolo. Il secondo, invece, stabilisce che le sospensioni della vettura non possono essere regolate durante la guida. Difficile che questa protesta abbia un risultato positivo visto che, il team anglo-tedesco, ha sviluppato questo sistema in stretta collaborazione con i tecnici della Federazione che ha sempre indicato come conforme questo particolare sistema. Nel caso venisse dichiarato illegale, Hamilton e Bottas, finirebbero per essere esclusi dalle libere di venerdì ma potrebbero partecipare alle sessioni di sabato e alla gara di domanica senza incorrere in nessuna penalizzazione.

Ritornando a parlare di prove libere e di Mercedes bisogna segnalare che l’unica nota dolente continua ad essere l’affidabilità. Malgrado siano stati risolti i problemi invernali legati al MGU-H e ai cuscinetti, Bottas è stato costretto a fermarsi anzitempo. Hamilton, al termine delle libere, si è dichiarato molto soddisfatto della sua W11: “L’aspetto positivo emerso oggi è indubbiamente quello di aver sentito subito un buon feeling con la monoposto, si sente che è una vettura migliore rispetto a quella dello scorso anno, a conferma che il lavoro è stato fatto nella giusta direzione“.

Troppo presto per bocciare la Red Bull, tenendo in conto gli evidenti problemi di assetto riscontrati nella prima giornata di libere. Il nuovo propulsore Honda potrà garantire un plus di potenza per più tempo in gara, oltre inalzare le prestazioni sul giro secco in qualifica. Verstappen, al termine delle prove, ha spiegato che non è riuscito a sfruttare al masismo il potenziale delle gomme rosse a causa di un problema sull’ala anteriore: “Penso che sia andata bene come giornata, i tempi non dicono realmente nulla perché nel mio giro veloce ho rotto l’ala anteriore. “.

E la Ferarri come è messa? Diciamo che non ci dovevamo aspettare delle grandi permormance dopo quello che abbiamo visto durante i test di Barcellona. Il team di Maranello deve guardarsi le spalle dalla Racing Point che, almeno nella giornata odierna, sembra avere il passo per impensierirla sia in qualifica che in gara. La SF1000 non ha dimostrato di avere il ritmo per giocarsi le proprie chances con Mercedes e Red Bull. Se osserviamo i best sector la nuova vettura di Maranello sembra non eccellere in nessuna zona della pista. Ma la cosa più preoccupante è che ha perso lo strapotere che aveva nel 2019 sui lunghi rettifili. Nei soli 16 secondi di percorrenza che compongono il primo settore , la SF1000 si è beccata ben 3 decimi dalla Mercedes, pagandone altri 3 nel secondo.

Riflettendo su questo fattore, possiamo facilmente intuire come la vettura italiana abbia preso il grande vantaggio di motore della scorsa stagione. Anche lo speed trap dimostra che non si vedono più le velocità massime incredibili del 2019. Nella giornata odierna, i piloti della Rossa, hanno pagato 8 Km/h rispetto alla Mercedes. Questo è dovuto essenzialmente a due motivi. Il primo è dovuto al “Power Unit gate” che è costato sicuramente qualche Cv ma anche la vettura soffre di un maggior drag rispetto alla SF90 dovuto principalmente ad un blocco aerodinamico (zona fiancate) ma anche al fatto che è costretta ad utilizzare aun’ala posteriore più carica perchè il fondo non genera i valori di downforce che i tecnici di Maranello si attendevano.

Problemi che sono stati spiegati molto bene da Sebastian Vettel :“In termini di velocità e competitività, penso che sia stata una giornata interessante, abbiamo visto che non siamo ai vertici e abbiamo visto che la Mercedes è molto forte, come previsto. I riscontri di domani saranno ovviamente più importanti, cercheremo di essere i leader del gruppo in cui ci troveremo. In questo momento non abbiamo possibilità di recupere il gap sul leader, ma sta a noi lavorare e svilupparla in modo che l’auto diventi più veloce. È quello che dobbiamo fare, rispetto ai nostri avversari diretti ci manca l’aderenza e carico aerodinamico, ed anche un qualcosa nei rettilinei perché abbiamo più drag. È un mix di tutte questi problemi“.

Simulazione gara – Mercedes veloce ma Racing Point sorprende

Il passo gara conferma sostanzialmente le simulazioni di qualifica, con Mercedes molto a suo agio con soft e medie, essendo i più rapidi davanti alla Red Bull di Verstappen. Segue la sorprendente Racing Point di Perez, capace di avvicinare il ritmo della RB16

In casa Ferrari si è differenziato il lavoro sulla simulazione. Leclerc ha montato le soft mentre Vettel e sceso in pista con le gomme hard. La SF1000 ha dimostrato una maggiore competitività con le mescole più dure, ottenendo con Sebastian gli stessi tempi di Charles.

La strategia ad una sosta sembra essere la più papabile, visto la bassa usura degli pneumatici. Malgrado la combo soft e hard dovrebbe essere la migliore secondo Pirelli, qualche team potrebbe tentare di qualificarsi in Q2 con la mescola media per sfruttarla durante il primo stint.


Autore e grafici: Sponton Cristiano – @spontonc

Foto: MercedesFormula Uno

Condividi
Pubblicato da
Cristiano Sponton