Formula 1

Gp Ungheria 2020-Gara: Domina Hamilton, tanti i problemi da risolvere a Maranello…

Gp Ungheria 2020-Gara: Domina Hamilton, tanti i problemi da risolvere a Maranello…


Nemmeno il tempo di iniziare che la giornata di Max Verstappen parte subito male. O meglio sembrava esser partita male. L’olandese, che stava provando le intermedie, alla pari degli altri, nel corso dei consueti giri che precedono l’allineamento sulla griglia di partenza, va a sbattere contro le barriere in curva-12. Rotta ala anteriore e braccetto della sospensione anteriore sinistra. Grandi davvero i meccanici a sistemare tutto in circa 15 minuti di tempo. Max riesce così a prendere parte alla gara! Il Gp inizia (qui il live) in condizioni umide, con i piloti che scattano tutti con le intermedie. Tutti ad eccezione delle Haas che decidono di andare subito ai box per montare le Medie. Strategia che paga perché dopo tutti i cambi gomma che avvengono nei primi giri, le Haas si trovano in terza e quarta posizione.

Leclerc invece paga lo scotto della scelta di montare la Soft nelle fasi iniziali, la gomma perde velocemente di prestazione, ma si attende la pioggia che però non arriva. Così quando Leclerc rientra ai box al 22° giro la gara è completamente andata, si ritrova 15° e con una passo gara che diventerà nuovamente deludente dopo poche tornate. Non pioverà più da quel momento in avanti. Prestazione complessiva delle Rosse comunque deludente. Anche se Vettel ha ottenuto la sesta posizione finale, i problemi di mal gestione degli pneumatici sono emersi anche sulla sua vettura, che nel finale si è vista superare da Albon e ha rischiato molto con Perez. La vettura numero 5 risulterà a fine gara la prima tra i doppiati...

Bottas invece dopo una partenza disastrosa, al pari di Perez, riesce lentamente a recuperare posizioni e al 50° giro raggiunge Max al secondo posto (l’olandese scatta bene al via e dopo pochissimi giri è già alle spalle di Lewis Hamilton, peccato che non avrà mai il ritmo per impensierirlo). A quel punto Valtteri tenta la stessa strategia attuata da Hamilton un anno fa, va ai box mette le Hard (nel 2019 il britannico aveva scelto le Medie) e inizia a spingere. Il finalndese raggiunge la Red Bull nel finale ma non riuscirà mai a portare un attacco deciso.

Buona gara di Stroll, un po’ meno quella di Perez danneggiata da una brutta partenza. Si riscatta Albon che dopo esser partito 13° chiude 5°. Ricciardo e Sainz portano a casa punti preziosi, ma mai quanto Magnussen che si porta a casa due punti grazie al guizzo avuto durante il giro di formazione. Male ancora le Alfa Romeo che chiudono almeno davanti alle Williams, ma soprattutto male la Honda che si ritira con l’AlphaTauri di Gasly, dopo avergli montato un motore nuovo di zecca nel corso della scorsa notte (continuano i problemi di affidabilità per loro).

Grazie alla vittoria e al giro veloce siglato oggi (1’16”627, nuovo record della pista), Lewis Hamilton si prende la leadership del mondiale con un vantaggio di 5 punti sul compagno Valtteri Bottas.


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno

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Marco Sassara