Hamilton inappagabile: “Non è ancora facile ottenere un giro dalla W11…”
Il copione che la Mercedes si appresta a scrivere in questo 2020 non sembra essere molto diverso da quello degli anni scorsi. Nelle prime tre gare sono arrivate 3 vittorie (una per Bottas e due per Hamilton) con una doppietta, indice che la monoposto creata dalla casa di Stoccarda sia ancora una volta quella da battere. In gara le prestazioni sono sui livelli più o meno dello scorso anno, auto superiore, ma che potrebbe essere battuta qualora venisse commesso un errore (vedasi Ungheria dove Bottas non è riuscito ad andare oltre la terza posizione dopo la brutta partenza al via). Quello che sorprende però è il grande passo in avanti compiuto in qualifica: vettura veloce sul dritto con un comportamento incredibilmente stabile nelle curve.
Grazie all’utilizzo del DAS nel giro di lancio, i piloti quest’anno riescono ad ottenere anche maggiore performance dalle gomme, le quali riescono a lavorare nella corretta finestra di funzionamento. Nonostante quest’aspetto però, Lewis Hamilton (attuale leader del mondiale con 5 punti di vantaggio su Valtteri Bottas) non è ancora del tutto soddisfatto: “Pensando alle vetture che ho guidato, credo che non ci sia mai stata un’auto con cui fosse facile entrare nel giusto range di temperatura delle gomme” avrebbe dichiarato secondo quanto riportato da ‘GpFans’. “Le condizioni del tracciato sono sempre diverse, le curve sono sempre diverse…”
“A secondo delle tipologie di curva la vettura può funzionare bene o meno e ci siamo ritrovati a lottare con questo comportamento più o meno sempre” ha continuato il britannico che assieme alla Mercedes ha vinto 5 titoli mondiali. “In passato abbiamo avuto un paio di macchine un po’ difficili da controllare, se ricordo bene Toto le aveva anche battezzate come ‘diva’, un nome che personalmente non avrei utilizzato, che però si son comportate bene la maggior parte delle volte”. Lewis fa riferimento alla W08 e alla W09 (rispettivamente le vetture 2017 e 2018), con le quali i tecnici hanno avuto problemi in alcuni, pochi, determinati Gp lungo la stagione. Per questo la W08 fu chiamata ‘Diva’, perché secondo Wolff ogni tanto faceva un po’ i capricci.
“Quella di quest’anno” ammette Hamilton “è più raffinata. L’anno scorso abbiamo lavorato duramente nell’individuazione dei problemi riscontrati sulla vettura 2019 e sui passi giusti da compiere per progredire. Ciò è stato possibile grazie al continuo lavoro di comunicazione tra noi piloti ed il team” il britannico non perde occasione per prendersi i meriti di tutto “la comprensione che abbiamo, la terminologia che usiamo è stata molto importante e ha permesso ai ragazzi di implementare la macchina sempre di più”. Nonostante tutto però il pilota non riesce ad essere ancora completamente soddisfatto: “Non è ancora facile ottenere un giro dalla macchina, ma penso che questo faccia un po’ parte dell’essere in Formula Uno…”
Poi proprio all’ultimo, finalmente, il britannico si lascia andare: “È la monoposto migliore che abbia mai guidato”. E ci mancherebbe altro. Forse si è un po’ condizionati, nel giudizio, dal fatto di non avere una Ferrari e una Red Bull abbastanza competitive per fare un paragone più concreto, ma i tecnici hanno fatto davvero un gran lavoro con la W11, e i meriti, scherzi a parte, sono anche di Hamilton e Bottas che negli ultimi anni (appunto dal 2017) hanno rilasciato degli ottimi feedback che hanno portato alla vettura che il team ha affidato ora nelle loro mani.
Veloce sui dritti di Spielberg e bilanciatissima nelle curve dell’Hungaroring, a Silverstone è attesa un’altra grande prova di forza dal team Mercedes e dalla W11. Vedremo nei due prossimi weekend fino a dove riusciranno a spingersi e a spostare il limite di questo splendido tracciato. Luogo, considerato dal team, tra l’altro, il secondo appuntamento casalingo… Di certo non si vorrà fare una brutta figura proprio qua.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Mercedes