Formula 1

Honda: mappature più spinte per un chilometraggio superiore

Honda: mappature più spinte per un chilometraggio superiore


Il successo nasce dal desiderio di vincere, mentre la tensione diretta al raggiungimento dell’obbiettivo scorta i sogni in quel lungo e severo cammino verso il trionfo. Le vetture austriache che dominavano agevolmente la scena giacciono nei soli pensieri. Ricordo sbiadito di una gloria passata. Da vincitori a vinti insomma. Ma Red Bull non ci sta. Non più oramai. Decisa a ribaltare la situazione, sfiancata dalla monotonia della sconfitta, punta decisamente a un 2020 intriso di riscatto. 

“Disponiamo di una buona vettura. Costante nel ritmo. Oltretutto, non ho mai visto Max Verstappen così pimpante alla guida. Inizieremo la seconda stagione di partnership motoristica con la Honda. Sotto questo profilo c’è un grande ottimismo.” Le parole di Christian Horner sono tutto un programma. Il sodalizio ibrido con Renault, funesto e deleterio, non ha di fatto funzionato. Al contrario della casa transalpina, il motorista nipponico ha concesso al team di Milton Keyes un grande vantaggio: la possibilità di concepire la monoposto a suo piacimento, amalgamando le caratteristiche di motore e telaio, con una riprogettazione utile a ridurre gli ingombri e ottimizzare gli spazi. “Adrian Newey quest’anno ha realizzato la sintesi perfetta tra power unit, telaio e aerodinamica. Per questo motivo penso che saremo competitivi da subito”, sostiene fermamente il team principal britannico.

Il propulsore nipponico della Red Bull Racing a nudo

L’obbiettivo della Red Bull è chiaro: puntare ai titoli iridati. Lo sviluppo del motore ha l’intento di realizzare un salto prestazionale focalizzato a raggiungere le performance di Mercedes AMG anche sui circuiti non in altura. Sebbene l’introduzione della spec. 3 verrà rimandato al 2021, uno step evolutivo della power unit, previsto per il Canada nel calendario pre Covid-19, debutterà sulle RB16 in Austria. Secondo informazioni raccolte da FunoAnalisiTecnica, il propulsore nipponico denominato Spec 1.1 2020, in quanto non comprenderà tutto lo sviluppo anteriormente deliberato per la spec. 2, prevede un ulteriore evoluzione del concetto di combustione introdotto due anni fa e aggiornato nella passata stagione. L’ambizione della casa giapponese è quella di elevare il grado di affidabilità del propulsore, potendo adottare in gara mappature più spinte per un chilometraggio superiore.


Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1PG Tech – @smilextech

Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1

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Pubblicato da
Zander Arcari