Formula 1

Incontro Red Bull-Honda per programmare un recupero su Mercedes…

Incontro Red Bull-Honda per programmare un recupero su Mercedes…


Le prime tre gare sono state un vero e proprio shock per il team Red Bull. Dopo aver passato tutto l’inverno e il periodo di lockdown a credere che quest’anno avrebbero avuto le loro buone chance di lottare per il titolo contro Lewis Hamilton e contro la Mercedes, la ripresa delle attività è stata per loro una doccia fredda. E alla Honda non è che sia andata meglio… Essendo il loro motorista, gran parte della responsabilità ovviamente è sua, ed oltre al fatto che le prestazioni non siano ancora all’altezza dell’unità tedesca, a preoccupare ancora una volta c’è il tema dell’affidabilità che ha visto condizionare negativamente le gare di Verstappen e Albon in Austria 1.

Se i propulsori dei piloti del team ufficiale sono stati recuperati, meno bene è andata a Pierre Gasly (AlphaTauri) che in Ungheria ha visto la sua unità (la seconda, montata proprio nel weekend) andare in fumo solamente dopo pochi giri di gara (se a Silverstone fosse costretto a montare la terza, scatterà la penalità). È chiaro a questo punto che il pacchetto RB16-Honda, non riuscirà a permettere a Max Verstappen di lottare per il titolo nel corso del 2020. Così, per i nipponici è giunto il momento di discutere, di mettersi attorno ad un tavolo, di tirare le somme e programmare gli step da fare per il futuro.

La seconda unità stagionale Honda, montata sulla vettura di Gasly, va in fumo nel corso del Gp d’Ungheria.

Passo resosi necessario per Masashi Yamamoto (direttore Honda F1), secondo quanto riferito ad ‘Auto Sport Web’: Red Bull e Honda devono incontrarsi e prendere atto di non essere in grado di contrastare la Mercedes al momento. Per questo, abbiamo deciso di organizzare un incontro con i leader del team Red Bull prima del GP di Gran Bretagna. Parleremo con loro e lo faremo all’interno dello stabilimento di Milton Keynes. Dovremmo essere in grado di svolgerlo tra il 29 e il 30 luglio”. Ovviamente la situazione in cui ci si ritrova non è ideale per nessuna delle due parti, ma nonostante il ‘fallimento’, non c’è una vera è propria necessità di svolgere il meeting con urgenza.

Più che altro, dal momento che è impossibile raggiungere il livello degli avversari nell’arco di questa stagione, è importante condividere le proprie visioni per tentare almeno un recupero in chiave 2021. “Non si tratta di un incontro di emergenza” ha precisato il manager giapponese. Quest’anno non abbiamo avuto altre opportunità di parlare a causa del coronavirus. Inizialmente, contavamo di farlo in occasione del GP d’Australia a marzo, ma poi è stato cancellato. C’era l’intenzione di fare una videoconferenza in seguito, ma poi la fabbrica ha chiuso. Vorrei discutere con fermezza della RB16, dell’evoluzione dell’unità di potenza della Honda e dei passi da fare per combattere in futuro”.

Max Verstappen in azione sul circuito Ungherese con la RB16

Sinceramente il fatto che da marzo ad oggi non si sia trovato un momento per discutere, almeno in videoconferenza, lascia un po’ basiti. Però, meglio tardi che mai… Sembra che finalmente il momento sia arrivato. I nodi verranno al pettine e tutti si assumeranno le proprie responsabilità… Questa la lista dei nomi delle persone che generalmente prende parte a questo tipo di incontri: “Asaki (capo dello sviluppo Honda), Tanabe (direttore tecnico), Aoyama, Watanabe (direttore della comunicazione del marchio) e io stesso” ha riferito Yamamoto. “Per la Red Bull, invece avremo Christian Horner e Helmut Marko che partecipano regolarmente, mentre Adrian Newey è sempre presente se occorre parlare di questioni tecniche”.


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: Honda F1

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Marco Sassara