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La Ferrari supporta la visione di Binotto: nessuna testa verrà tagliata

La Ferrari supporta la visione di Binotto: nessuna testa verrà tagliata


In Ferrari si respira aria di tempesta. Dopo le continue delusioni regalateci dal comportamento altalenante della SF1000 il popolo Rosso è in rivolta. Le richieste? Che salti qualche testa e si cambi direzione… Il vero problema della vettura 2020 sono questi continui alti e bassi che contribuiscono ad inabissare la stima che i tifosi nutrono nei tecnici del Cavallino. Non che gli aspetti positivi siano chissà cosa, però per esempio se guardiamo all’ultima gara, cos’è che veniva ipotizzato alla vigilia? Di essere sicuramente in difficoltà in qualifica, certi di star dietro a Mercedes, Racing Point e Red Bull. L’obiettivo era quello di entrare in Q3 con entrambi i piloti nonostante la lotta con McLaren e Renault sarebbe potuta essere intensa. Una volta sopravvissuti alle qualifiche si sarebbe tentato di salvare il salvabile in gara dove il comportamento della SF1000 sarebbe dovuto essere migliore.

Cosa è successo invece? Tutto l’opposto. Qualifica da sogno considerando il potenziale a disposizione: terza fila Rossa davanti anche a Verstappen. Poi alla domenica il disastro. Passo gara compromesso da una pessima gestione delle gomme con Vettel che è riuscito ad arrivare sesto solamente grazie alla sua esperienza nel saper sfruttare al meglio la conformazione del tracciato (all’Hungaroring non si riesce a sorpassare facilmente, fortunatamente). Solo Latifi ha avuto un ritmo molto peggiore rispetto ai piloti Ferrari… Anche le Haas giravano meglio delle Rosse, il che è davvero tutto dire. Queste sono le ragioni per cui domenica scorsa si è davvero toccato il fondo.

Muretto box Ferrari sotto la pioggia all’Hungaroring

Tutti aspetti che portano le persone a pensare che i tecnici di Maranello non ci stiano proprio capendo nulla. Magari è anche vero, però sarebbe realmente opportuno mettere in discussione Binotto e i tecnici in questa fase del mondiale? Non molto tempo fa avevamo pubblicato un pezzo che parlava proprio di come in Mercedes siano riusciti a realizzare tutti i loro successi grazie alla stabilità aziendale, puntando sulla continuità (leggi qui). Parole non più presenti nel vocabolario Ferrari oramai da troppo tempo… Forse sarebbe meglio, almeno per adesso, continuare a dare fiducia alle persone coinvolte nel progetto per cercare di attuare un’inversione di tendenza, poi se non vi si riuscirà, magari si potranno prendere le giuste contromisure.

Pensiero supportato anche dallo stesso Mattia Binotto (ovviamente direte voi: che si dà la zappa sui piedi da solo?) che, nel consueto debriefing del lunedì pubblicato sul sito della Scuderia, ha cercato di motivare il team ad impegnarsi ancora più duramente per attuare quella che si potrebbe definire ‘operazione resurrezione’: “Dopo tre gare è chiaro che ci troviamo in una situazione peggiore rispetto quelle che erano le nostre aspettative. Bisogna reagire, senza alcun indugio. Seppur consapevoli dei vincoli regolamentari esistenti dobbiamo intervenire al più presto: il progetto complessivo della vettura va rivisto”.

Sebastian Vettel, SF1000, Ungheria 2020

“Nessuno ha la bacchetta magica, ma dobbiamo cambiare marcia per invertire questa tendenza, nel breve e nel lungo periodo.” Per riuscire in questa impresa, secondo il team principal, occorre effettuare un’opportuna programmazione, che potrebbe vedere anche qualche cambiamento di ruolo: “Se necessario, si potrà rivedere anche l’organizzazione per migliorare e rinforzare il metodo di lavoro dove ce n’è più bisogno. Per questo, come squadra, dobbiamo capire quali sono le dinamiche che ci hanno portato alla situazione attuale”.

Ma guai pensare a dei licenziamenti. Molto probabilmente ci sarà da fare un riassestamento ma Mattia Binotto è chiaro, nessuno è messo in discussione, lui compreso: “Ho fiducia nelle persone che lavorano in GeS. Abbiamo iniziato un percorso che ha un chiaro obiettivo: permetterci di riaprire un ciclo vincente. C’è ancora molta strada da fare, ma tutta l’azienda ne è consapevole e supporta questa visione. Per questo mi fanno sorridere certe notizie che si leggono in giro: non è tagliando teste che si fa andare una vettura più veloce…

Da ciò che si legge, è abbastanza evidente a questo punto che Binotto goda anche del sostegno del presidente Elkan e dell’amministratore delegato Camilleri. Se così fosse, non lasciamoci impressionare dai brutti risultati che la SF1000 raccoglierà lungo questo cammino e vediamo a cosa porterà realmente questo lungo percorso. Con la stabilità regolamentare in vigore fino a tutto il 2021, quella di confermare la fiducia nello staff attuale sembra la cosa migliore da fare… Poi se verso il termine di questa stagione la situazione sarà ancora più o meno questa, allora si potrà anche pensare a delle vere e proprie sostituzioni.


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: Federico Basile – Ferrari

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  • Mi pare sensato aspettarsi che il 2020 sarà un anno in cui vedremo diverse versioni aerodinamiche della macchina. Un anno di test in pista. Mi pare anche ovvio che i pochi aggiornamenti possibili per i due campionati verranno spesi per il 2021. Sarà un anno di sofferenza e di speranza. A Maranello sanno fare macchine di formula 1, ma evidentemente un progetto mal riuscito in questo periodo storico ė la cosa peggiore che gli poteva capitare. Adesso testa bassa e al lavoro, come diceva Arrivabene, ma non nel senso che intendeva lui, piuttosto nel senso di grande umiltà e dedizione.

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Pubblicato da
Marco Sassara