Formula 1

L’importanza assoluta di Fernando

L’importanza assoluta di Fernando


A volte ritornano. No… non è il titolo di un film horror di serie b. Parliamo del due volte campione del mondo spagnolo e del suo “ripristino” in quell’habitat a lui più congeniale: il sedile di una Formula Uno. Una pausa riflessiva quella di Fernando Alonso decisamente movimentata, nella quale si è premurato di appoggiare il culo su qualsiasi mezzo da corsa a 4 ruote. Trentanove anni e non sentirli insomma, spinto da un straordinario desiderio di competere. 

Minestra riscaldata non fu mai buona idea. Una liaison, probabilmente, dalla quale è meglio prendere le distanze. Perderne le tracce insomma. Il concetto di perplessità, per molti, è stato facilmente accostabile al terzo reintegro nella scuderia francese di Alonso. Per la dubbia competitività transalpina e per le primavere sulle spalle del pilota di Oviedo. A dispetto di tale scetticismo, per il team di Enstone “El nano” era la prima scelta, battendo senza appello le nomine di Bottas e Vettel.

Le candidature erano tre: lui [Alonso], Vettel e Bottas. Le idee non troppo chiare di Sebastian lo hanno relegato ad opzione meno chiara, mentre Valtteri era al volante della migliore monoposto del lotto. Avevamo la necessita di contrattare qualcuno che conoscesse a menadito la nostra realtà, motivato a partecipare al nostro progetto, conscio della possibile stagione complicata”.

Alain Prost, presidente onorario del team Renault F1

Le parole del 4 volte campione del mondo Alain Prost chiariscono la situazione, mettendo in luce le caratteristiche di Fernando, guerriero mai domo nonostante la manifesta inferiorità tecnica del mezzo a disposizione nell’ultima parte della sua carriera. Aspetto cruciale per il team della Losanga, conscio che i tempi duri necessitano tuttavia una buona porzione di tempo per essere messi alle spalle.

L’esperienza di Alonso è molta. Successo, difficoltà, tenacia e voglia di lottare fanno parte del suo bagaglio tecnico. La sua altissima levatura era di vitale importanza nel breve termine. D’altronde, quando si lotta sul filo dei decimi, un pilota del suo calibro è fondamentale per accelerare il progresso della scuderia” conclude il Professore.

Al cospetto dell’ennesima sfida l’iberico gonfia il petto, pronto a sciorinare l’elemento non indicato da Prost che probabilmente racchiude tutto quello che serve per vincere: il talento puro…


Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1

Foto: Renault – Fernando Alonso

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Pubblicato da
Zander Arcari