Formula 1

Mercedes: le frecce nere non temono le alte temperature?

Mercedes: le frecce nere non temono le alte temperature?


Per razza e origine etnica, di genere, religiosa o di orientamento sessuale. Parliamo della discriminazione, una parola che descrive un disturbo della mente. Un abomino capace di produrre una distanza fittizia, superflua, che generalmente sfocia nell’odio. Lontana dall’umana comprensione che dovrebbe caratterizzare l’indole umana. Vigoroso portavoce nella lotta contro il razzismo, Lewis Hamilton ha sensibilizzato il mondo dorato della Formula Uno, contribuendo alla crescita dell’iniziativa #WeRaceAsOne. Finalizzata a contrastare le discriminazioni, il provvedimento coinvolgerà tutto il paddock durante l’intera stagione.

Intelligente e opportuna, l’idea Mercedes fa centro con una mossa semplice ma efficace: una nuova ed elegante livera, tutta nera, per sostenere la lotta contro razzismo e discriminazione. Un gesto brillante di una scuderia attenta, geniale, sempre un passo davanti a tutti. Tralasciando il notevole aspetto umano della faccenda, un’analisi di natura differente nasce da un una mera considerazione. D’accordo, sembrerebbe una banalità. Ma il colore nero attira il calore, nemico numero uno delle attuali power unit. A tal proposito, risulta opportuno ricordare una delle pochissime lacune osservate sulle frecce d’argento nelle due ultime stagioni: il surriscaldamento eccessivo. In determinati Gran Premi, le alte temperature hanno inficiato negativamente sull’efficienza delle monoposto grigie, forzando la diminuzione di rendimento dei propulsori made in Brixworth, prima di compromettere la salute delle parti ibride.

Lewis Hamilton a bordo della sua Mercedes W11

Ma un colore può davvero incidere cosi tanto? E sopratutto perché lo fa?

Senza inoltrarci in troppi tecnicismi, possiamo cercare di semplificare la questione partendo da un presupposto fondamentale: il colore di un qualsiasi oggetto corrisponde al tipo di radiazioni visibili che esso stesso emette o riflette, restituendone e diffondendone una parte, tutta o nessuna. Mentre il bianco riflettere la radiazione elettromagnetica nella sua interezza, il colore nero è in grado di assimilarla completamente. Conseguentemente, una monoposto scura tenderà a surriscaldarsi di più

Per ovviare questo fenomeno, oltre a collocare fogli isolanti d’oro o d’argento all’intento del cofano, utili a schermare il calore assorbito per irraggiamento in arrivo dalla parte esterna, i tecnici concepiscono dei capò che assumono una forma “a megafono” nella parte terminale. Inoltre, esistono delle vernici specifiche con una struttura molecolare particolare, in grado di contenere l’irraggiamento diminuendo la trasmittanza termica sulle varie componentistiche.

la nuovissima livrea della Mercedes W11

Tenendo presente questa riflessione, sembrerebbe che la W11 non tema affatto il calore, potendo indossare tranquillamente una raffinata e attraente mise tutta nera. L’estrema fiducia dei tecnici di Brackley ci porta a pensare che il lavoro svolto in fase di progettazione, concependo una power unit con un layout differente e un turbo maggiorato, abbia effettivamente dato i propri frutti. Se anche la pista confermerà le speranze Mercedes, tenendo a mente l’elevata competitività documentata durante i test invernali, le frecce nere non faranno certo rimpiangere quelle grigie.


Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1

Foto: Mercedes AMG F1

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Pubblicato da
Zander Arcari