Formula 1

Tutti contro la Racing Point: McLaren, Renault e Red Bull la considerano una minaccia

Tutti contro la Racing Point: McLaren, Renault e Red Bull la considerano una minaccia


Come di certo saprete, nelle ore successive al Gp di Stiria, la Renault ha inviato una richiesta di chiarimento formale ai giudici sportivi per verificare la legalità della Racing Point (successivamente approvata dagli uomini della FIA che hanno richiesto anche alcune parti della RP20 e della Mercedes 2019 per condurre l’indagine). Le ragioni già le conoscevamo: la vettura di rosa vestita non appare solamente come la copia sputata della W10, ma è anche performante quanto la W10!! Tralasciando i problemi avuti da Stroll e Perez sotto la pioggia di sabato, domenica scattano rispettivamente dalla 12° e dalla 17° posizione. I due risalgono la china molto facilmente, mettendo in mostra nel secondo stint (soprattutto con il messicano) un passo estremamente veloce, anche migliore del leader della gara Lewis Hamilton. Ritmo che ha permesso a Checo di attaccare Albon dalla quinta posizione nelle fasi finali.

Perez però negli ultimi giri porta l’attacco, calibra male e finisce per danneggiare gravemente il proprio alettone anteriore. Il pilota Red Bull riesce così a mantenere il quarto posto, mentre la vettura numero 11 dovrà anche cedere la quinta piazza all’arrembante Lando Norris, autore di un’altra grande prestazione al Red Bull Ring. Risultato a parte, era ovvio che qualche team alzasse la voce contro la Racing Point… Raggiunti da ‘Autosport’, sull’argomento si sono espressi tre esponenti di Renault, McLaren e Red Bull, team che sin dai test di Barcellona avevano palesato il proprio malcontento.

Perez raggiunge Ricciardo, Gp Stiria 2020

Dal momento che il team francese è quello che per primo si è mosso ufficialmente contro la squadra di Lawrence Stroll, andiamo a sentire cosa ne pensa Daniel Ricciardo (pilota Renault) dello straordinario passo gara della RP20: “Ho appena terminato di vedere il ‘lap chart’ con tutte le linee e tutta quella roba lì… Perez ha avuto un ritmo impressionante. Quando il team mi ha detto che Perez era dietro di me, pensavo che stessimo facendo una buona gara. Invece anche se partito molto indietro, stava arrivando. Sono veloci. Quanto? Un po’ troppo per i nostri gusti. Guardando gli onboard, quella è una macchina da seconda posizione. La RP20 sta funzionando molto bene in questo momento”.

Anche se al contrario della Renault non ha ancora compiuto un atto ufficiale, quello che ha parlato con ‘Autosport‘ è un Andreas Seidl (team principal McLaren) molto polemico: “È un dato di fatto che la Mercedes di un anno fa sia ancora un’auto veloce” ha detto senza mezze misure riferendosi alla RP20 “oltretutto gestita da una grande squadra. Da parte nostra, abbiamo lavorato duramente durante l’inverno con lo sviluppo per arrivare al livello mostrato dalla Mercedes lo scorso anno. Tuttavia, se (in Racing Point) riuscissero ad estrarre ancora della performance da questa vettura, sarà difficile per noi competere con loro”.

Lando Norris in battaglia con la Racing Point

Una RP20 che fa paura a tutti esclusa la Mercedes. Eh sì… Avete letto bene. Ache la Red Bull è tra i team che si sentono minacciati dalla sua competitività. Questo quanto riferito da Christian Horner (team principal della compagine austriaca) al termine della gara: “Penso che tutti in questo momento guardino alle prestazioni della Racing Point con preoccupazione. Perez è stato più veloce della Mercedes nel secondo stint di gara. Se si tiene conto che Bottas aveva anche pneumatici più vecchi di solamente un giro (in realtà lo erano di 4) rispetto a Perez, il messicano era tre o quattro decimi più rapido. Hanno avuto un ritmo impressionante”.

Ora non resta che attendere il verdetto da parte della FIA in merito alla prima protesta ufficiale presentata dalla Renault, che secondo ‘Autosport‘ sembrerebbe incentrarsi soprattutto sui disegni di prese d’aria e cestello dei freni anteriori. La sensazione però che questa potrebbe essere solamente la prima di una lunga serie di proteste, a cui ad oltranza prenderanno parte anche le sopracitate McLaren e Red Bull. Tuttavia, la Formula Uno ci insegna che dobbiamo attenderci un po’ di tutto, anche delle sorprese, quindi… Aspettiamo.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Racing Point – Formula Uno

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Marco Sassara