Un Gran Premio d’Austria da amaro in bocca per una Mercedes che poteva sicuramente capitalizzare meglio lo strapotere tecnico dimostrato su una pista dal chilometraggio breve e sulla quale, negli ultimi anni, aveva sofferto le pene dell’inferno. Il team campione del mondo inizia comunque la stagione con una vittoria netta di Valtteri Bottas che tiene alle spalle uno straordinario Charles Leclerc e un solidissimo Lando Norris che chiude a podio per pochi millesimi. A scapito, tra l’altro, di quel Lewis Hamilton che si è parzialmente smarrito dopo tre turni di libere in cui aveva dato la sensazione di poter fare la parte del leone e sul quale, va sottolineato senza timori di sorta, i commissari hanno calato la scure con una penalizzazione di cinque secondi parsa troppo severa osservando il metro usato nel 2019 in circostanze meno “gravi”.
Proprio dal Campione del Mondo in carica parte il giro di dichiarazioni post gara degli uomini in nero. E’ un Hamilton riflessivo e analitico quello che si presenta ai taccuini dei pochi giornalisti ammessi nel paddock: “Non ho sentimenti particolari al momento. La gara è terminata da poco e voglio solo pensare alla prossima. Non è stato un gran weekend per me, questo è chiaro. Ieri è stata totalmente colpa mia, è stato strano oggi in preparazione alla gara avere la penalità. Ma bisogna accettarlo. Non è qualcosa che mi ha destabilizzato, anzi mi ha incoraggiato a fare la gara migliore che potevo. E credo di averlo fatto. Ho provato a fare tutto per riprendere Valtteri: il passo gara c’era ma è stato un peccato quello che è successo con Alex (Albon, nda), è incredibile che ci sia stato un altro incidente con lui dopo quello del Brasile dell’anno scorso. Secondo me è stato un semplice incidente di gara tra di noi. Però va bene, accetto qualunque penalità che credevano non meritassi e andiamo avanti”.
Diverso il tono delle dichiarazioni di un raggiante Valtteri Bottas che si è confermato uno specialista della pista austriaca. Il “Boscaiolo” ha gestito alla perfezione la sua Mercedes W11 durante le safety car ed è riuscito a rintuzzare tutti gli attacchi del compagno di squadra che non ne voleva sapere di mollare la preda. Un campionato iniziato col piede giusto e che potrebbe offrire, tra sette giorni, la possibilità di un clamoroso bis. “Durante la gara c’è stata una certa pressione – ha esordito il leader della classifica iridata – Una Safety Car andava bene, ma con l’ultima ho detto, ‘dai, di nuovo!?’. Potevano esserci così tante opportunità per Lewis di prendere il comando se avessi fatto un piccolo errore… Oggi è stato molto veloce, ma sono riuscito a tenerlo a bada. Ho potuto portare la gara dalla mia parte e ovviamente non c’è modo migliore per iniziare la stagione. Abbiamo dovuto gestire la macchina, ecco perchè non ho potuto usare tutti i cordoli. Ad un certo punto ero un po’ preoccupato sul fatto che sarebbe andato tutto bene, ma sono contento che siamo riusciti a finire con entrambe le vetture. Stiamo guidando la classifica dei costruttori e questo è un ottimo inizio”.
Una Mercedes che si deve sicuramente interrogare sulla gestione strategica del GP che poteva essere meglio gestito, specie quando i commissari avevano comminato la sanzione ad Hamilton. Perdere un podio per pochi millesimi è stata una leggerezza poco comprensibile che è costata punti preziosi. Tra sette giorni si replica sul tracciato che sorge tra le alture della Stiria con una particolare attenzione all’affidabilità dato che sia Williams, con George Russell, che Racing Point, con Lance Stroll, hanno sofferto con le power unit. Non un buon segnale per i motoristi di Brixworth.
Autore: Diego Catalano– @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes