Vettel doppiato, ma almeno è riuscito a portare a casa otto punti. Il tedesco della Ferrari ha concluso in sesta posizione il gran premio d’Ungheria. Una gara che l’ha visto autore di una buona partenza ma, a causa del traffico in pit lane nel corso della prima fase dei pit stop, il ferrarista si è ritrovato al 14° posto dopo appena quattro giri. Complice una vettura poco performante, il nativo di Heppenheim ci ha messo del suo per quanto meno racimolare dei punti iridati.
L’ottima progressione nello stint con gli pneumatici duri, ha consentito al pluri iridato di risalire la classifica fino alla quinta posizione. L’errore in curva 2, con coperture usurate, gli è costato la quinta posizione a favore della Red Bull del rimontate Alexander Albon. Nonostante questa sbavatura, il tetra campione del mondo è stato protagonista di un weekend solido e consistente.
Se si considera che il suo compagno di squadra Leclerc ha terminato la corsa magiara fuori fuori dalla zona punti (undicesimo) complice anche un’errata strategia, Vettel ha avuto almeno la magra consolazione di avere vinto il confronto interno col compagno di squadra sia in qualifica sia in gara. Chiaramente, dopo una gara nella quale entrambe le Ferrari sono state doppiate dalla Mercedes, c’è ben poco di cui essere ottimisti.
Nel post gara, il pilota classe 1987 si è espresso, ai microfoni di ‘Sky Sport F1’, sulla prestazione odierna della SF1000: “già prima del gran premio, era chiaro che ci avrebbe doppiato la Mercedes. Non sono sorpreso che sia successo. Comunque sia possiamo dire di essere tornati alla normalità. In Austria è stata una gara anomala, la Stiria non l’abbiamo disputata. Oggi potevo finire quinto o sesto, che è quello che ho fatto. Di più non sarebbe stato possibile” ha concluso un realista e lapidario Sebastian Vettel.
Autore: Dennis Ciracì | @dennycira
Foto: Scuderia Ferrari