Formula 1

Hamilton secondo e insoddisfatto: “Le pressioni alte ci penalizzano”

La Mercedes che non ti aspetti dopo aver dominato in lungo e largo nelle prime quattro gare del Mondiale 2020. Temperature della pista più alte, pressioni di gonfiaggio aumentate rispetto alla settimana scorsa e compound più morbidi hanno sovvertito i rapporti di forza sin qui osservati. Le W11 di Hamilton e Bottas hanno sofferto le pene dell’inferno dando la sensazione di essere uscite dalla quella comfort zone entro la quale erano parse essere una schiacciasassi implacabile. A questo quadro non di certo idilliaco si è aggiunta una gestione della gara da parte del muretto rivedibile e sostanzialmente poco reattiva alla mutate condizioni che si sono presentate a distanza di sette giorni.

Lewis Hamilton può comunque ritenersi soddisfatto perché allunga su Valtteri Bottas che esce nuovamente ridimensionato dal confronto interno col campione del mondo in carica. Dopo la vittoria nel gran premio d’esordio le prestazioni del finlandese sono andate in decrescita. Un calo di tensione agonistica che determina una gap di punteggio molto severo e che, già alla quinta gara, sta indirizzando il campionato verso Stevenage. Max Verstappen permettendo.

Congratulazioni alla Red Bull ed a Maxha esordito il britannico nell’intervista sul podio – Se guardiamo alla gestione delle gomme è risultato chiaro che loro avevano qualcosa più di noi oggi. Non ci aspettavamo di avere un blistering così severo come quello che abbiamo sofferto con ogni treno di pneumatici. Sono davvero felice di essere riuscito a gestire abbastanza bene la gara. Alla fine non è il risultato che volevo però ho spinto tanto per riprendere Valtteri. In definitiva non è andata male.

Lewis Hamilton precede Valtteri Bottas

Il vero leitmotiv della gara è stato la gestione delle coperutra Pirelli che oggi non si sono adattate ad una bizzosa W11. “Blistering? Al momento non ne conosco il motivo, ma certamente la squadra lavorerà in maniera serrata per capirlo. Era tanto tempo che non ci capitava un problema del genere. La Pirelli ha avuto problemi alle gomme la settimana scorsa, hanno alzato le pressioni e questo incremento le ha rese come dei palloni. Non ho mai avuto una gomma così alta e non mi sorprenderebbe se in una pista come questa ciò abbia condizionato negativamente le prestazioni. Ma non so se altri hanno avuto i nostri stessi problemi – ha proseguito Hamilton – Dovremo esaminare i dati. Il primo stint è stato abbastanza difficile, ho sofferto. Poi sembrava che potessimo recuperare. Ma nel secondo stint ho dovuto gestire nuovamente. E’ stato incredibile, credo di averlo fatto nel modo migliore possibile. Ma non ha fatto differenza perché c’era troppo blistering. Alla fine giravo quasi senza gomme”.

Dopo cinque gare Hamilton si presenterà in Spagna con 30 lunghezze di vantaggio su un Max Verstappen sorprendentemente secondo e che può recriminare a causa del ritiro nel Gran Premio d’Austria. La tenzone interna con Bottas, fresco di rinnovo, sembra già essere incanalata in favore del “44”. Anche se il finnico non mollerà. Un mondiale che doveva essere una questione tra le due W11 si sta “complicando” per il team di Brackely che non è riuscito a capitalizzare l’enorme vantaggio tecnico sin qui palesato. La gara odierna ha fatto suonare più di un campanello d’allarme, specie in vista di domenica prossima quando troveremo temperature desertiche sul circuito catalano. Qualcosa che non fa dormire sonni tranquilli ad Hamilton.

Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes

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Diego Catalano