Dichiarazioni

Domenicali alla guida della F1 da gennaio 2021: il benvenuto dell’ex collega Binotto

Domenicali alla guida della F1 da gennaio 2021: il benvenuto dell’ex collega Binotto


L’indiscrezione lanciata nei giorni scorsi da ‘RaceFans.net‘ è stata oggi confermata e ufficializzata: Stefano Domenicali assumerà la guida della categoria regina del Motosport. Il 1 gennaio 2021, le mansioni di presidente e di CEO della F1 saranno definitivamente trasferite nelle mani del manager italiano, con Chase Carey che accetterà la carica onoraria di presidente non esecutivo. Farsi largo brillantemente tra tutti i problemi nati in questo periodo non è bastato all’americano per mantenere la propria posizione. Esser riuscito a mettere in piedi un mondiale di F1 in tempo di covid e aver aiutato le squadre a trovare un’intesa per arrivare alla firma del ‘Patto della Concordia‘ sono solo alcune delle difficili prove che Carey ha dovuto superare quest’anno.

Secondo voci di corridoio ciò che ha pesato è stato il fallimento (forse l’unico, ma dipende dai punti di vista) nel non riuscire ad ottenere quel livellamento prestazionale tra le vetture tanto voluto e ricercato. I nuovi regolamenti 2022 vanno certamente in questa direzione, ma non abbastanza.

Dunque, sarà Stefano Domenicali il ‘nuovo volto’ della Formula Uno: un italiano, un ex team principal della casa di Maranello (periodo 2008-2013), l’ultimo manager ad aver vinto un titolo con il Cavallino Rampante (campionato costruttori nel 2008). E chi meglio di Mattia Binotto, attuale numero uno del box Rosso, poteva dargli il benvenuto, in quanto amico ed ex collega: “Finalmente l’ufficialità è arrivata. Sono molto contento, sia per lui che per la F1” ha riferito il tecnico intercettato dai microfoni di ‘Sky Sport F1‘. “Prima di parlare di Stefano ci terrei a ringraziare Chase. Credo abbia compiuto un lavoro straordinario: è stato sempre molto corretto. Ha avuto un bel dialogo con tutti i team, li ha messi insieme e ha avuto un ruolo importante nella firma del un nuovo Patto della Concordia“.

Stefano Domenicali, futuro presidente e CEO della Formula Uno

Sono certo che Stefano darà continuità a questo percorso” ha proseguito Binotto. “Lui è un uomo di sport e conosce molto bene la F1. Una persona corretta che conosce i regolamenti, gli equilibri e la governance. Ritengo sia la persona giusta al posto giusto. Non solo per la sua esperienza in F1 ma anche per quella successiva nell’automotive con Lamborghini e per il suo carisma nel paddock (ricordiamo che Stefano Domenicali ha maturato un’esperienza di oltre un anno nelle vesti di Vicepresidente New Business Initiatives Audi e ricoperto il ruolo di CEO e presidente Lamborghini dal 2016 ad oggi, ndr). È piaciuto a tutti, a maggior ragione piace anche a noi”.

Inoltre conosco Stefano molto bene. Non nascondo che è anche un mio amico. È una persona con cui ci si sente spesso, ci troviamo. È anche una persona corretta bilanciata, equilibrata. Ha un buon fiuto per quelli che sono gli interessi commerciali, di promozione e networking. Sa parlare alla gente, sa coinvolgere. Saprà dare una bella spinta alla F1 a livello commerciale e di immagine. Avvicinerà e coinvolgerà i più giovaniallo sport. È la persona, come dire, ‘azzeccata’ per quel ruolo chiosa un Binotto estremamente felice della notizia.

Tuttavia prima che Mara Sangiorgio potesse chiedere delucidazioni in merito a questioni più inerenti al weekend russo (leggi qui se ti va), Federica Masolin (giornalista di ‘Sky Sport F1‘) decide di porre al tecnico un’altra domanda. Toto Wolff (team principal Mercedes), in una precedente intervista aveva riferito, dopo aver manifestato il suo compiacimento per la nomina di Domenicali, di come la Ferrari gli avesse impedito, nel recente passato, di poter ambire in prima persona a rivestire quell’importante posizione

Mattia Binotto a colloquio con Toto Wolff

Così la domanda dalla ‘regia’ è giunta pressoché spontanea: ‘E’ vero che il Cavallino ha impedito a Wolff di diventare CEO della Formula Uno, o si è trattato semplicemente di una battuta? Sì è così, non è stata una battuta ha risposto secco il team principal della casa di Maranello. “Abbiamo posto il veto. Ci è permesso farlo, è un nostro diritto porlo sulla successione al ruolo di CEO della F1. Ma non vi è nulla di personale, riteniamo che anche lui possa essere tra le persone adatte a rivestire quel ruolo”.

Semplicemente non lo trovavamo giustoha concluso il suo pensiero Binotto. “Volevamo che fosse scelto qualcuno ad oggi non coinvolto direttamente in F1. Stefano è una persona molto più neutra. Si trova al di fuori da questo ambiente da molti anni. Per esempio anche un Christian Horner o io stesso non saremmo andati bene. Semplicemente a causa del nostro coinvolgimento. Il ‘no’ è stato guidato da questo principio”.


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: Ferrari – Lamborghini

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Marco Sassara