Analisi e Tecnica

GP Italia 2020-Analisi telemetrica qualifiche: Mercedes con mappature più aggressive

GP Italia 2020-Analisi telemetrica qualifiche: Mercedes con mappature più aggressive 


Le qualifiche del Gran Premio d’Italia hanno messo ancora una volta in luce l’estrema difficoltà della SF1000. Un vettura che mostra un importante deficit di cavalli, al quale si è cercato di rimediare proponendo un assetto molto scarico sommato ad un angolo che il diffusore crea con l’asfalto minore del solito, per cercare di migliorare il coefficiente di penetrazione della monoposto. Purtroppo però, un posteriore così leggero ha creato non pochi grattacapi ai piloti Ferrari, compromettendo in parte il bilanciamento abbassando la guidabilità. La configurazione utilizzata a Monza non è riuscita a limitare i danni, con la Rossa capace di beccarsi distacchi importanti in tutti i settori. (per saperne di più fatti un giro sull’analisi delle qualifiche qui)

Prima di iniziare l’analisi telemetrica, vale la pena osservare i distacchi chilometrici dell’attuale stagione. In attesa di ulteriori conferme in gara, sembrerebbe che la nuova norma sul Party Mode abbia ribadito i valori espressi in campo fino ad ora, lasciando praticamente inalterati, almeno in qualifica, il gap tra le differenti scuderie partecipanti. (per saperne di più fai un giro qui)


GP Italia 2020-Analisi telemetrica qualifiche: Ferrari

Il bagno di folla della passata stagione resterà per sempre nella memoria di tutti i tifosi. Leclerc fu capace di conquistare la pole sul circuito brianzolo, malgrado la polemica in Q3, per poi trasformala in vittoria la domenica con una gara eccezionale, difendendosi a spada tratta dl ritorno dell’agguerritissimo Lewis Hamilton

Analizzando il grafico, notiamo come  la velocità in percorrenza di curva della SF1000 risulti superiore a quello della SF90. Ciò malgrado, un propulsore che non riesce creare le velocità necessarie in rettilineo fa perdere 1 secondo negli allunghi rispetto al 2019.

Passando al confronto dei dati telemetrici sul giro in Q1 degli alfieri della Rossa, possiamo facilmente notare come sul dritto la numero 5 sia nettamente più lenta rispetto alla monoposto del monegasco. Questo fattore ci conferma l’assetto più carico utilizzato dal quattro volte campione del mondo, che da sempre predilige un posteriore più stabile. 

Interessante notare, grazie al grafico telemetrico riguardante il cambio, una piccola indecisione commessa dal tedesco nel suo primo run in Q1. All’ingresso di curva 6, Sebastian inserisce la settima marcia per una piccolissima frazione di tempo, costretto immediatamente a scalare per affrontare correttamente la prima di Lesmo.

Il grafico degli Rpm mette in luce il diverso stile di guida dei ferraristi. A differenza del tedesco, Charles Leclerc approccia l’accelerazione dopo la prima variante in maniera più cauta, affrontando invece in maniera più aggressiva le due curve di Lesmo. Il grafico ci offre un altro spunto interessante, confermando come la mappatura utilizzata dalle due SF1000 sia la medesima, sottolineando come il caos creatosi nella parte finale della Q1 sia stato l’unico fattore ad inficiare negativamente nel secondo run di Sebastian Vettel (leggi l’analisi on board per saperne di più)


GP Italia 2020-Analisi telemetrica qualifiche: Hamilton – Verstappen – Leclerc 

La nuova regola sul Party Mode prevede la scelta di una mappatura che verrà poi adotta anche in gara. Sotto questo profilo, grazie al confronto telemetrico tra Hamilton, Verstappen e Ferrari, possiamo renderci conto come Ferrari e Red Bull abbiano optato per una mappatura dell’endotermico più conservativa, cosa non fatta in casa Mercedes dove è stata utilizzata una configurazione sicuramente più “aggressive”, peraltro già testata durante il fine settimana nel corso delle prove libere di Monza.

The best I can do” ripetuto due volte da Charles appena tagliato il traguardo dopo la Q2 non lascia molto spazio a strane interpretazioni. L’impegno del monegasco è stato ancora una volta encomiabile, riuscendo ad estrapolare il massimo dalla sua vettura. Per fare la differenza, Charles ha utilizzando una marcia più alta nell’affrontare le due varianti (1-2 e 4-5),  cercando di migliorare la trazione in uscita della sua SF1000.

Il confronto delle velocità mette in luce le scelte effettuate dal team di Milton Keynes sulla vettura austriaca. Dal grafico si evince come l’assetto scelto per la RB16 numero 33 abbia premiato la percorrenza in curva a discapito della velocità in rettilineo. Analizzando la guida dell’olandese, salta alla vista la gestione non ottimale di curva 1-2-6, dove sicuramente avrebbe potuto dare qualcosa in più.

Il grafico telemetrico riguardante le prestazioni in staccata ci fa notare la superiorità della Mercedes. La W11 di Hamilton infatti, può tardare la frenata in ingresso curva. Dettaglio non trascurabile nel giro secco, consentendogli di limare preziosi centesimi.


GP Italia 2020-Analisi telemetrica qualifiche: Sainz- Perez – Ricciardo 

In ultima battuta, analizzando i dati telemetrici delle vetture che solitamente popolano il così detto midfield, notiamo il grande exploit di Carlos Sainz e Checo Perez entrambi capaci, con una grandissima prestazione, di mettere dietro la Red Bull di un Verstappen non certo in forma smagliante. Nel confronto notiamo come McLaren abbia mostrato una velocità leggermente inferiore sui rettilinei, mentre Renault palesa una minore efficienza nelle curve. Racing Point ha proposto un ottimo spunto sul dritto pagando leggermente in percorrenza di alcune curve, come possiamo facilmente notare focalizzandoci sulle due varianti del prestigioso circuito brianzolo.

Poter disporre del miglior propulsore della Formula Uno offre vantaggi non trascurabili. La maggior velocità di Checo Perez è giustificata dall’utilizzo del motore tedesco, capace di adottare una mappatura decisamene più spinta rispetto ai competitors, peraltro molto simile a quella delle Frecce Nere.


GP Italia 2020-Analisi telemetrica qualifiche: conclusioni 

In ultima analisi, sarà interessante scoprire se la nuova norma sul Party Mode sarà in grado di rimescolare le carte almeno in gara. La mappatura più aggressiva, utilizzata dai motorizzati Mercedes in qualifica, sarà altrettanto performante in gara tenendo conto della necessaria gestione di vari fattori vincolanti quali gomme e temperature, o pagherà di più la scelta più conservativa delle altre scuderie?


Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 –  Luca Bettiol – @BettiolLuca

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Pubblicato da
Zander Arcari