Formula 1

GP Toscana 2020: analisi Telemetrica qualifiche

GP Toscana 2020: analisi Telemetrica qualifiche


W11. Lewis. Ancora una volta lui. Sono 95 le pole conquistate da un pilota oramai consolidato nella storia. Bottas, seppur per 59 millesimi, mastica ancora una volta amaro. Esaltata dal manico dell’olandese, la RB16 numero 33 acciuffa la terza piazza, contenendo a tre decimi e mezzo il gap con sua maestà Mercedes. Albon fa il suo. Festeggiare il 5 posto ottenuto nel millesimo Gran Premio della tua storia non dev’essere il massimo. Ma alla Ferrari capita anche questo. Talento e determinazione: caratteristiche sempre presenti nella mente di Charles capace di estrarre, approfittando dell’aiutino di Ocon che mette fuori combattimento il giro di alcuni competitors, il massimo da una vettura francamente difficile da valutare.

Prima di iniziare la consueta analisi telemetrica dettagliata delle qualifiche, vale la pena dare un’occhiata all’evoluzione del gap chilometrico. Sebbene il dato in questione riguardante Ferrari sia in leggera discesa rispetto a Monza, non possiamo di certo esaltare le prestazioni della Rossa. Infatti, la mancanza di tratti molto lenti consente agli inseguitori Mercedes di limitare i danni. (per saperne di più clicca qui)


GP Toscana 2020 analisi Telemetrica qualifiche: Vettel – Leclerc

Prendendo in esame la linea riguardante la lunga retta del bellissimo tracciato italiano, constatare la “seghettatura” del grafico significa rilevare le carenze di potenza che l’endotermico della Rossa presenta al Mugello. Grazie al confronto telemetrico riguardante il miglior giro Q2 delle vetture di Maranello, possiamo avere un riscontro equo tra le due SF1000. Ancora una volta, possiamo facilmente notare come la configurazione utilizzata da Vettel sia leggermente più carica, necessaria per cercare di adattare quanto più possibile la vettura al quattro volte campione del mondo. Malgrado l’assetto con più ala però, Sebastian non riesce a portare velocità in ingresso e percorrenza curva.

Il deficit accusato rispetto al compagno si evince maggiormente nei primi due settori, soprattutto nei tratti CasanovaSavelliArrabbiata 1-2 e Scarperia. Osservando in dettaglio i grafici riguardanti cambio, freno ed acceleratore, alcune differenze emergono chiaramente. Alla Luco, Sebastian preferisce adottare un approccio più aggressivo. Tuttavia, le alte rivoluzioni della vettura non sembrano premiare la scelta del pilota di Heppenheim, penalizzando la velocità di percorrenza della numero 5. Interessante inoltre constatare la guida del tedesco in frenata.

A differenza del compagno di squadra, Sebastian tocca leggermente il freno prima della Poggio Secco, tra la Materassi e la Borgo San Lorenzo e, perdendo parecchia velocità di percorrenza, prima di entrare alla Casanova. In questo particolare tratto della pista toscana, la mancanza di spinta verticale vieta ai ferraristi di percorrere in pieno la famosa sequenza, dovendo parzializzare l’acceleratore.


GP Toscana 2020 analisi Telemetrica qualifiche: Hamilton-Verstappen-Leclerc

Il grafico delle velocità che mette a confronto Mercedes, Red Bull e Ferrari, ci svela come la vettura di Milton Keynes abbia dimostrato un ottimo rendimento sulla retta principale, guadagnano un paio di chilometri rispetto alla W11 del 6 volte campione del mondo britannico.

Lewis non riesce ad effettuare un giro perfetto, perdendo qualcosina nel secondo e terzo settore. Una maggiore pulizia di guida avrebbe concesso al pilota di Stevenage di abbassare ulteriormente il suo crono. Ultimo settore fatale per la Ferrari. La competitività della SF1000 non è all’altezza della situazione, creando un gap di prestazione importante in termini di velocità rispetto ai competitors.

La telemetria riguardante le cambiate ci offre uno spunto di analisi interessante. Mentre l’approccio tra Max e Charles risulta pressoché simile, la guida adottata da Hamilton emerge chiaramente osservando il grafico. La bontà della W11 permette a Lewis di tardare la frenata scalando più in ritardo, utilizzando la 7° marcia in uscita dalla Biondetti.

Tra le tre vetture in esame, la sola numero 44 è stata in grado di percorrere T6, T7, T8, T9 in “full throttle”. Verstappen e Leclerc hanno infatti dovuto parzializzare in curva 6, dovendo necessariamente impostare al meglio la traiettoria. La maggiore velocità di percorrenza curva delle Frecce nere è data, oltre all’approccio utilizzato dai piloti Mercedes, anche dall’utilizzo del freno. Quanto appena detto risulta parecchio visibile in curva 10 e 15.


GP Toscana 2020 analisi Telemetrica qualifiche: Albon-Perez-Stroll

Nonostante a differenza del compagno di squadra abbia potuto approfittare dell’upgrade effettuato sulla RP20, la qualifica di Stroll non è di certo esaltante, piazzandosi addirittura alle spalle del messicano recentemente scaricato dalla scuderia con sede a Silverstone.

Analizzando la telemetria dei due rileviamo le stesse velocità nel dritto, ed una maggiore competitività in curva del canadese. Ciò nonostante, un “brutto” approccio alla T6 da parte di Lance ha compromesso il tempo sul giro della numero 18. Interessante vedere l’approccio utilizzato da Stroll alla Casanova.

Parzializzare maggiormente l’acceleratore rispetto a Checo Perez, toccando varie volte il pedale del freno in ingresso curva, ha di fatto compromesso la prestazione facendogli perdere la 6° posizione in griglia. La mappatura usata in casa Racing Point risulta la medesima per i due piloti, molto più spinta rispetto a quella scelta per la RB16 di Albon.


GP Toscana 2020 analisi Telemetrica qualifiche: Sequenza T6-T7-T8-T9

Come accennato in precedenza, solamente la grandissima competitività della vettura di Brackley consente di percorrere il tratto Casanova-Savelli-Arrabbiata 1 e 2 in pieno. Osservando i grafici ottenuti con i dati telemetrici, possiamo facilmente notare come Charles sia costretto a parzializzare un 75% alla T6, fondamentale per poter avere una traiettoria migliore per le curve successive.

Anche se in proporzione minore, lo stesso discorso vale per il talento olandese della Red Bull. Verstappen infatti, malgrado la sua RB16 disponga di un ottimo carico aerodinamico, è costretto ad alzare il piede percorrendo la Casanova al 94% della potenza disponibile. Interessante constatare la maggior velocità portata dalle Frecce Nere in T6 e T7 mentre, la Ferrari di Charles Leclerc, risulta addirittura la più rapida alle due Arrabbiata. Scopriremo solamente in gara il vero comportamento delle monoposto, tenendo particolarmente d’occhio la gestione degli pneumatici. Inoltre, essendo il Mugello un tracciato “old school”, i limiti della pista sono delimitati dalla ghiaia.

A buon intenditore…


Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 –  Luca Bettiol – @BettiolLuca

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Pubblicato da
Zander Arcari