Ferrari: importanti investimenti sulla PU
Sicuramente, il 2020 passerà alla storia e sarà dunque ricordato da tutti, come l’anno in cui il mondo fu messo in ginocchio dal coronavirus. I fan della Formula Uno lo ricorderanno invece anche per essere stato l’anno che portò la Mercedes e Hamilton a battere (quasi) tutti i record conquistati da Michael e dalla Rossa tra il 1999 e il 2004, e per la stagione più brutta mai vissuta dal popolo Ferrarista, almeno negli ultimi 30 anni.
Lewis è oramai prossimo ad eguagliare Schumacher per numero di titoli conseguiti (7), cosa che potrebbe accadere già in Turchia anche nel caso Bottas vincesse e Hamilton dovesse arrivare secondo. Valtteri potrebbe mantenere vivi i propri sogni iridati nel caso vincesse e ottenesse anche il punto addizionale dato dal giro veloce, oppure attraverso una vittoria con un risultato che non vada oltre il terzo posto da parte del britannico. Ma insomma, il settimo titolo per Lewis è vicino, e gli basterebbe conquistarne solamente un altro per poter dire di aver battuto ogni record detenuto in passato da Michael.
Molto probabilmente, qualora dovesse decidere di continuare a gareggiare per la Mercedes (contratto ancora in fase di definizione), non dovrebbe essere poi così difficile riuscirci. Gli unici che possono realmente ‘impensierirlo’ nel 2021, saranno nuovamente Bottas (compagno di squadra già da tempo confermato) e Verstappen, se Red Bull e Honda saranno in grado di mettergli a disposizione un pacchetto in grado di competere con i campioni del mondo. In tutto questo, ci sarà nuovamente un grande assente: la Ferrari. Per rialzarsi da una stagione come questa serve tempo e non sarà facile venirne a capo in fretta.
Sono tante le cause che hanno portato allo scenario a cui stiamo assistendo oramai da luglio: la somma di alcuni difetti telaistico/aerodinamici aggiuntisi ad un propulsore gravemente ridimensionato dalle norme che la FIA ha predisposto tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Avevamo visto come nella passata stagione, anche se non muniti di un pacchetto perfetto il motore Ferrari riuscisse a fare la differenza in alcune gare. In attesa di poter esprimere tutto il suo estro sulla nuova filosofia di vetture che entrerà in vigore nel 2022, così a Maranello si è deciso di correre ai ripari almeno sul fronte power unit.
“Al momento non godiamo del miglior motore” ha affermato Mattia Binotto (team principal del Cavallino) secondo quanto riportato dal sito ufficiale della Formula Uno “ma l’anno prossimo potremo fare affidamento su uno completamente nuovo. Il regolamento ci permette di farlo.” Attualmente, il termini di potenza, secondo alcune fonti, l’unità Ferrari risulterebbe il fanalino di coda tra le quattro presenti in campionato. Stravolgere i concetti ed apportare migliorie non sarà semplice durante il prossimo inverno, a causa delle limitazioni pensate a ridurre i costi per i team in previsione della crisi finanziaria determinata dal coronavirus.
La power unit comunque è una delle aree soggette a meno restrizioni e questo ha permesso ai tecnici di avviare un piano di recupero in vista del futuro: “Come Ferrari abbiamo investito molto sullo sviluppo del propulsore in chiave 2021 e 2022. Il motore sta girando al banco già da qualche tempo e i dati che ci giungono, in termini di prestazioni e di affidabilità, sono molto positivi” chiosa il responsabile della Scuderia. Aspetto importante, dal momento che nel 2020 pare abbia molto influenzato l’impossibilità tempistica per i motoristi di adottare i giusti correttivi tra la pubblicazione delle direttive da parte della FIA e l’inizio del mondiale…
“Tuttavia, anche in questo caso” come avviene per l’aerodinamica “dobbiamo sottostare ad alcuni vincoli e limitazioni in merito all’utilizzo del banco” ha proseguito Binotto. “Spetta a noi dunque essere efficienti e creativi ogni qual volta che ci accingiamo ad effettuare un test. Credo comunque che, nonostante tutte queste limitazioni, ci sia ancora margine di miglioramento. Ad oggi, da quel che posso vedere al banco, sono contento dei risultati.” Recuperare performance dall’unità propulsiva potrà sicuramente mettere la vettura 2021 in una posizione migliore rispetto a quanto avvenuto quest’anno.
Non bisogna pensare ad una Ferrari in grado di lottare con la Mercedes (scusate ma è importante ribadirlo), però uno step deciso in avanti, quello possiamo attendercelo. I primi segnali di crescita, anche se piccoli, sono giunti anche dalle migliorie introdotte negli ultimi Gp e questo dà fiducia che si possa proseguire su questa linea anche in inverno. Il processo di ricostruzione è stato avviato… Ora bisogna attendere che il frutto maturi prima di essere colto.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari – Mercedes – F1 – Alessandro Arcari – @berrageiz