Formula 1

Binotto: “Leclerc ha tutte le qualità del leader…”

Binotto: “Leclerc ha tutte le qualità del leader…”


Molto probabilmente quando Charles Leclerc ha posto la sua firma sul contratto che lo vincolava alla casa di Maranello nel 2018 (esteso poi a fine 2019), non credeva che ad attenderlo ci potessero essere delle stagioni così deludenti. Che difficilmente avrebbe avuto chance di lottare per il titolo magari lo aveva messo in conto, ma farne di ogni per entrare all’interno della top ten, questo sicuramente non lo aveva preventivato. Ciononostante nel 2020 è riuscito ad ottenere molto più di quello che era ottimisticamente pronosticabile: due podi (tra cui un secondo posto nel Gp inaugurale) e tre quarte posizioni.

Al di là delle prestazioni maturate in pista (non si vuole fare il confronto con Vettel, messo alla porta molto prima dell’inizio del campionato e costretto a guidare una vettura molto distante dalle caratteristiche a lui congeniali), Leclerc ha dimostrato anche altri doti che hanno contribuito, secondo quanto riferito da Mattia Binotto a farne un leader all’interno del box del Cavallino: “Penso che il 2020 si sia rivelato un anno importante per Charles avrebbe esordito il team principal Ferrari secondo quanto riportato dal sito ufficiale della Formula Uno. “Molto difficile sul piano delle performance dell’auto, ma questo gli ha permesso di fare molta esperienza in termini di leadership all’interno della squadra. Charles non ha assolutamente bisogno di dimostrare di essere un pilota veloce: tutti sanno di cosa può essere capace in qualifica, in gara e in condizioni avverse”.

Mattia Binotto, Charles Leclerc e Sebastian Vettel, Gp Sakhir 2020

“Quindi ha sicuramente fatto un buon lavoro come dimenticarsi le qualifiche del Mugello e di Sakhir, dove riuscì a scattare rispettivamente dalla quinta e dalla quarta posizione. “È sempre stato molto attento nel capire quando era il momento di supportare la squadra, quando doveva spingere e quando sarebbe servito anche un miglioramento da parte sua”. Caratteristica che è stato possibile apprezzare sin dal suo primo anno al volante dell’Alfa Romeo-Sauber. Il giovane talento monegasco non è esente da errori, ma non appena si rende conto di un problema è capace di affrontarlo in modo molto autocritico, per alcuni fin troppo. Un suo tratto distintivo che nonostante le difficoltà gli permette di emergere e dare sempre il meglio di sé.

“È assolutamente consapevole prosegue Binotto di quanto i risultati futuri dipendano in qualche modo dal suo contributo”. Non potrebbe essere altrimenti. Ritrovatosi bloccato in questo difficile contesto, è naturale che possa sentirsi il peso di chi attraverso i suoi feedback deve aiutare il team a risalire la china e tornare a competere nelle posizioni di sua competenza. Fallire in questo significherebbe comportare un ritardo sulla tabella di marcia con tutte le conseguenze che ne deriverebbero…

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Stagione 2020

“Detto questo” conclude il team principal “credo che abbia maturato tutte le qualità di un vero leader. Come pilota è migliorato molto in termini di guida: gestione gomme, ritmo gara e credo che le sue capacità si stiano affinando ancora Gp dopo Gp… Per questa ragione credo che in futuro sarà un duro avversario per chiunque, un pilota davvero molto forte. Lo è già, ma lo sarà ancora di più a partire dalla prossima stagione”.

Ora per quanto si voglia dire che Leclerc e Sainz avranno le stesse opportunità e inizieranno la stagione alla pari, senza prima guida per intenderci, è naturale che Charles parta già con un discreto vantaggio. Conoscendo bene pregi (pochi) e difetti (tanti) della vettura, gli uomini, e avendo già dimostrato di saper essere un buon leader, è normale che la squadra tenderà, almeno inizialmente, ad ascoltare e soddisfare le richieste del monegasco più che quelle di Carlos. Lo spagnolo dovrà essere molto bravo a fare il suo, con caparbietà e determinazione. Dovrà pian piano riuscire ad ottenere la fiducia dei suoi facendo vedere di saper portare anche dei nuovi spunti in grado di poter aiutare il team proprio come fatto da Leclerc nel corso delle ultime due stagioni.

Compito non semplice se si pensa a come Charles sia riuscito a conquistarsi l’ambiente Ferrarista dopo un solo anno trascorso all’interno della Scuderia… Tenendo anche conto che dall’altro lato del box c’era un quattro volte campione del mondo di nome Sebastian Vettel.


AutoreMarco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari

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Marco Sassara