Analisi e Tecnica

Analisi Tecnica McLaren MCL35M: tanta Mercedes in questa McLaren…

Analisi Tecnica McLaren MCL35M: tanta Mercedes in questa McLaren…


Una vettura tutta nuova. Così apostrofata nelle ultime settimane dalla dirigenza, la McLaren MCL35M è frutto di un duro lavoro. Con il cambio di somministro delle power unit passando ai motori Mercedes, la storica scuderia britannica ha potuto usufruire della clausola presente nel regolamento tecnico 2021. Previa comunicazione alla FIA infatti, il paragrafo 22.08.06 (clicca qui per saperne di più) concede ulteriori modifiche alla vettura per dare la possibilità alla squadra di integrare al meglio il nuovo componente. Le modifiche per “adattare” la monoposto al propulsore tedesco hanno pertanto coinvolto telaio, sistema di raffreddamento, parte dell’elettronica, cambio e sospensione posteriore. Tutto ciò ha necessariamente “stravolto” progetto e approccio al lavoro. Logicamente, analizzando l’aspetto squisitamente sportivo, l’occasione per realizzare un salto prestazionale in avanti rispetto agli avversari è senz’altro ghiotta, considerando le diverse aree dove i tecnici di Woking hanno potuto operare per rafforzare la già buona competitività della MCL35.


Analisi Tecnica McLaren MCL35M: avantreno

Dalle primissime immagini rilasciate tramite la presentazione on line dell’ultima nata in casa McLaren, notiamo come il muso sia pressoché similare a quello omologato nella scorsa stagione, utilizzato in rare occasioni durante qualifiche e gara. Rispetto alla versione 2020 la “punta” del muso è stata ulteriormente affusolata. La filosofia aerodinamica perciò resta la medesima, privilegiando il passaggio d’aria esternamente ai piloncini di sostegno. Convogliando il flusso al di sotto e ai lati del naso, la gestione dello stesso è demandata direttamente all’ala anteriore e dagli scivoli scuola Mercedes. Si può infatti vedere dall’immagine in alto come la MCL35M continui ad utilizzare, nella parte iniziale del muso, le classiche “zanne”. Componenti aerodinamici che vanno a sostituire in tutto per tutto i turning vanes e fungono da convogliatori utili ad incanalare il flusso diretto verso i bargeboard. Queste soluzioni di fatto incrementano la downforce sopperendo alla perdita di carico generata dell’ala anteriore, parecchio scarica per ottenere un effetto outwash.

La sospensione anteriore è stata ulteriormente estremizzata per ragioni aerodinamiche. Confermato il push rod all’anteriore. Il puntone è molto inclinato in avanti e si infulcra al telaio in una zona piuttosto alta. Osservando l’immagine, notiamo come la meccanica sia stata messa al servizio dell’aerodinamica per cercare di ottenere la maggior pulizia di flusso possibile. Confermato anche in questo 2021 la soluzione con “pivot”, ormai sfruttata da gran parte dei team di Formula 1. Sarà davvero interessante vedere come si comporterà questa nuova sospensione con le nuove mescole anteriori della Pirelli che, nella passata stagione, erano piuttosto difficili da portare nella giusta finestra di funzionamento.

Da notare una piccola modifica sul marciapiede esterno agli endplate dell’ala anteriore. La nuova specifica presenta una forma più arcuata, ispirandosi chiaramente alla versione vista sulla Red Bull RB16 della passata stagione. L’intenzione è quella di aumentare l’effetto outwash prodotto dall’ala.


Analisi Tecnica McLaren MCL35M: zona centrale 

Confermata la posizione ribassata del cono anti intrusione superiore. L’ingresso di raffreddamento dei radiatori, rimasto posizionato in alto, è stato ulteriormente ridotto così come la svasatura nella parte bassa, ora molto più estrema rispetto a quella presente sulla vettura 2020. Questo fattore aiuterà senza dubbio gli aerodinamici di Woking a portare verso la zona posteriore della monoposto un maggior flusso d’aria utile alla generazione di downforce.

La configurazione dei retrovisori, sebbene con qualche piccola modifica, resta quella della passata stagione, peraltro adottata dalla maggior parte delle vetture del Circus. Carenati e “soffiati”, gli specchietti sono collegati direttamente al cockpit con un supporto, ora in posizione più ribassata, allacciato direttamente all’appendice posizionata a novanta gradi sul deviatore di flusso a ponte degli sidepod. I direzionatori di flusso dei sidepost sono stati aggiornati mentre i bargeboard, seguendo lo stesso concetto aerodinamico, presentano un “boomerang” differente.

Anche l’Airscope risulta molto simile alla specifica vista sulla W11 dello scorso anno. Rispetto ai 4 elementi presenti sulla MCL35, ora abbiamo solo tre ingressi ben distinti, che vanno ad alimentare il compressore e il raffreddamento del sistema ibrido. Sotto questo aspetto, si capisce facilmente come il sistema di raffreddamento e di alimentazione Mercedes sia differente rispetto a quello Renault.

Altrettanto interessante il “rigonfiamento” apparso nella zona dove l’Halo si aggancia alla scocca. In questo punto dove solitamente sono presenti gli sfoghi aperti, probabilmente si nasconde un radiatore. Potrebbe fare parte del raffreddamento per il sistema ibrido oppure incaricarsi di abbassare le temperature di esercizio delle batterie.


Analisi Tecnica McLaren MCL35M: retrotreno 

Senza dubbio, la modifica più importante che si può apprezzare sull’ultima nata in casa McLaren riguarda le pance. Il disegno è stato estremizzato parecchio rispetto alla vettura del 2020, trovando una compattezza degli elementi sotto il capò davvero ottima. Grazie alla power unit tedesca, il team britannico segue le linee intraprese da Mercedes con la W11 con un nuovo sistema di refrigerazione.

Spostandoci verso la parte posteriore della vettura, analizzando il fondo scalinato, constatiamo come rispecchi alla lettera il nuovo regolamento 2021. La porzione che staziona difronte alle ruote posteriori è stata ridotta e sono scomparsi slot e feritoie. Questo fatto peggiora il rendimento aerodinamico della monoposto, diminuisce il sigillo e complica il controllo del “tyre squirt”. Da non dimenticare la riduzione della flessione di questo elemento, ridotto ad un range massimo di 2 mm. Confermata anche la soluzione a doppio pilone con il collo di cigno per sostenere l’ala posteriore.

Gli endplate dell’ala posteriore sono molto più lavorati rispetto a quelli visti alla presentazione dello scorso anno, ulteriormente rivisitati rispetto a quelli utilizzati durante la stagione. Le diverse soffiature nella zona centrale, anche queste scuola Red Bull, sono state create per cercare di incrementare la differenza di pressione tra ventre e dorso dell’ala stessa, con la chiara intenzione di massimizzare il carico aerodinamico. Il diffusore è stato volutamente tenuto nascosto per non dare informazioni agli avversari. Anche questa parte delle monoposto ha subito modifiche regolamentari, con l’obiettivo di diminuire il carico aerodinamico. Solo durante i primi test vedremo le soluzioni trovate dalla scuderia diretta da James Key.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageizCristiano Sponton – @csponton 

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Pubblicato da
Zander Arcari