Formula 1

Anteprima F1 2021 – Statistiche Mercedes

Anteprima F1 2021 – Statistiche Mercedes


Mancano poco più di quattro settimane alla prima “race week” di Formula 1 del 2021. Rispetto alla passata stagione, le novità che vedremo sulle vetture non dovrebbero così numerose, date anche le modifiche contingentate permesse in questo anno di transizione. Se fino al semaforo verde di Sakhir, però, non possiamo avere la certezza delle prestazioni di ogni team, di certo c’è sicuramente il fatto che Mercedes continua a essere il team da battere, ma non solo. Non manca la curiosità verso la nuova line-up di Red Bull con Pérez ad affiancare Verstappen, oppure per la McLaren che tenterà di mantenere il terzo posto dopo il ritorno alla motorizzazione Mercedes, ma anche nei confronti di una Ferrari che deve rinascere dopo il deludente sesto posto del 2020.

Per avvicinarci alla settantaduesima stagione della massima categoria del motorsport, vi proporremo una serie di articoli conditi dalle più varie statistiche legate ad ognuna delle dieci squadre al via del campionato 2021. Per iniziare, non possiamo far altro che dedicare questo primo spazio alla Mercedes “schiacciasassi” che dal 2014 non fa altro che abbattere record su record. Eppure, c’è qualche primato che ancora sfugge alle Frecce d’argento e ai suoi piloti.

Partendo dal team, come visto nel 2020, la Mercedes ha ottenuto il settimo titolo costruttori consecutivo, battendo il record di 6 che apparteneva alla Ferrari dal 2004. Nel caso in cui dovesse conquistare l’ottavo, oltre a migliorare il proprio primato, andrebbe a smuovere anche altre classifiche. Prima di tutto scavalcherebbe la Lotus, ferma a 7 titoli, andando ad eguagliare gli 8 della McLaren che per ora occupa il terzo posto nella classifica all-time. Con entrambi gli allori in tasca, la Mercedes salirebbe a quota 18 (10 piloti + 8 costruttori) mettendosi dietro solo a Ferrari (31) e McLaren (20). La vittoria di questo ottavo titolo andrebbe però a ritoccare un record che è rimasto imbattuto per 46 anni, ovvero i 7 mondiali consecutivi conquistati da Ford come motorista tra il 1968 e il 1974, fornendo i propulsori a Lotus, Matra, Tyrrell e McLaren.

Numeri e record importanti potrebbero essere battuti anche nell’ambito della coppia di piloti. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si apprestano ad essere compagni di squadra per la quinta stagione consecutiva. Finora, l’unico duo che in un quinquennio ha vinto tanto quanto loro è Schumacher-Barrichello negli anni della Ferrari. La coppia tedesco-brasiliana, nelle 5 stagioni da mondiale, ha ottenuto 57 vittorie su 85 gare, registrando una percentuale di successi del 67%. Nei primi quattro anni di convivenza, Hamilton e Bottas hanno conquistato 51 trionfi su 79 corse. Nel caso in cui il calendario di 23 gare dovesse essere confermato, i due dovrebbero ottenere almeno 18 gare per superare la percentuale degli ex piloti Ferrari. Se dovessero riuscirci, questa diventerebbe la terza coppia più vincente della storia negli anni della conquista del mondiale. Prima di loro ci sono HamiltonRosberg (86% di vittorie nel triennio 2014-16) e SennaProst (78% nel biennio 1988-89). Ovviamente, ultimo dato ma non per importanza, vincendo il titolo piloti e costruttori, andrebbero a pareggiare il primato stabilito da Michael e Rubens sulla Rossa.

Passando quindi ai dati legati ai singoli piloti, c’è una netta differenza tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Da un lato si parla di record distrutti, e quindi da migliorare, e dall’altra di record negativi. Partendo dall’anglo-caraibico sappiamo già che questo è l’anno in cui può scavalcare quel record che quasi tutti pensavano irraggiungibile: i 7 titoli mondiali. Dopo aver pareggiato il primato di Michael Schumacher a Istanbul, quest’anno potrebbe renderlo tutto suo con la conquista dell’ottavo mondiale,eguagliando anche i cinque titoli consecutivi del tedesco. Al numero 44, inoltre, mancano due pole position e cinque vittorie per diventare il primo pilota nella storia ad avere la tripla cifra nelle rispettive classifiche. Vincere il titolo vuol dire vincere almeno una gara nel corso della stagione. Così facendo consoliderebbe il suo primato di unico pilota ad aver vinto almeno una corsa all’anno, oltre a raggiungere le 15 stagioni con almeno un trionfo. Tante quante quelle registrate da Schumacher. I record del pilota di Kerpen, frantumabili da quello inglese non finiscono qui. 

Con la nona pole in Australia, supererebbe le 8 di Ayrton Senna a San Marino e le 8 di Schumi in Giappone. Inoltre, con il nono successo in Ungheria, batterebbe il primato di 8 del tedesco in Francia. Il predecessore di Hamilton in Mercedes probabilmente perderà anche il record di giri al comando: 5111. Al 44 ne mancano solo tredici per diventare il primo anche in questa classifica. Come se non bastasse vacilla anche il record di podi con lo stesso costruttore, attualmente detenuto da Schumacher con Ferrari e Hamilton con Mercedes. Al britannico ne basterà quindi solo uno per arrivare a 117 e al primato assoluto.

Lewis Hamilton festeggia il settimo titolo in Turchia

Due record un po’ particolari che potrebbe migliorare il sette volte campione del mondo sono legati ai circuiti e ai Gran Premi. Nel primo caso, vincendo a Zandvoort e Jeddah, salirebbe a 31 differenti tracciati su cui ha trionfato almeno una volta (Schumacher è fermo a 23). Sarebbero invece 32 i Gran Premi diversi con almeno un successo se dovesse vincere proprio nei Paesi Bassi, in Arabia Saudita, ma anche in Messico e Brasile dato che questi ultimi due prenderanno rispettivamente il nome di GP di Città del Messico e GP di São Paulo.

Se i record che Hamilton potrebbe conquistare sono così tanti e così positivi, allo stesso modo non si può parlare di Valtteri Bottas. Il finlandese, infatti, oltre ad essere protagonista della terza miglior coppia di piloti, come spiegato in precedenza, non può ambire tanto più in alto. Sono due le statistiche che potrebbero contraddistinguerlo a fine stagione, nel caso in cui non dovesse vincere il mondiale. Conquistando almeno tre pole position, diventerebbe il pilota con più partenze al palo (18) senza mai aver vinto un mondiale, battendo René Arnoux che lo detiene dal 1983. Ottenendo invece 13 podi, supererebbe i 68 di Barrichello, che attualmente è il pilota con più piazzamenti in top-3 senza aver conquistato un titolo.

Nico Rosberg al volante della Mercedes W07

In conclusione, troviamo alcuni record generici che, nonostante tutti questi anni di dominio, sia la Mercedes, sia Hamilton non riescono proprio ad agguantare. Lato team, le Frecce d’argento sia nel 2016 (in due occasioni) sia nel 2018-19 si sono fermate a dieci vittorie consecutive, mancando di una lunghezza il record delle 11 della McLaren MP4/4 del 1988. Dal lato del pilota, invece, nonostante i suoi 7 titoli Hamilton non è mai riuscito a vincere le prime due gare della stagione. Schumacher lo ha fatto ben quattro volte. Infine, l’inglese non ha mai conquistato più di cinque successi in fila, rimanendo lontano dai 9 del record di Vettel. Persino Rosberg ne ha ottenuti sette tra il 2015 e il 2016.


Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta

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Marco Colletta