Horner: dal 2022 il nostro motore si chiamerà Red Bull!
Il team Red Bull, dopo aver incassato l’approvazione del congelamento delle power unit fino al prossimo cambiamento regolamentare (2025) dalla F1 Commission, ha avviato le procedure per la fondazione di una nuova azienda, la Red Bull Powertrains Limited (leggi qui se ti va), che avrà il compito di gestire i motori e il know how Honda che il costruttore nipponico si è impegnato a consegnare alla squadra al termine della stagione 2021.
Se però, in una fase iniziale pensavamo che il team fosse obbligato ad utilizzare tali propulsori sotto falso nome, raggiungendo accordi di sponsorizzazione con enti esterni, come fatto ad esempio con Renault nel recente passato (chiamandoli Tag Heuer nel triennio 2016-2018, le motivazioni in tal caso furono del tutto diverse), in quest’ultime ore si è potuto apprendere dell’intenzione della casa austriaca di correre completamente sotto la denominazione Red Bull, comportandosi quasi come un ‘normale’ costruttore.
A riferirlo è stato il team principal, Christian Horner, che a ‘RaceFans.net‘ ha affermato: “Si tratterà a tutti gli effetti di un motore Red Bull. Non discuteremo ancora in merito a quest’aspetto. C’è ancora qualche dettaglio da definire, ma posso garantirvi che sarà così. Ci comporteremo al pari di qualsiasi altro costruttore che non ha il nome del proprio fornitore incorporato nella denominazione della squadra corse. Come Mercedes, tanto per fare un esempio. Per noi sarà più o meno lo stesso. Correremo sotto un unico nome: Red Bull”.
“Honda continuerà a lavorare con lo stesso impegno profuso nel corso della nostra partnership fino al termine di quest’anno. Ci hanno garantito il loro supporto fino al 31 dicembre” ha chiosato Horner. “In questo periodo lavoreranno a stretto contatto anche con il nostro fornitore di combustibile ExxonMobil e, assieme, svilupperanno il nuovo carburante E10: uno dei più grandi cambiamenti del 2021”.
Apriamo una piccola parentesi sui carburanti. Quest’anno la Formula Uno inizierà a correre con un carburante avente al suo interno il 10% di bioetanolo (da qui la sigla E10), dando il via ad una transizione che in futuro vedrà un’introduzione sempre più marcata di biocarburanti all’interno della camera di combustione dei motori di F1. Qualche attento lettore avrà sicuramente già notato la presenza di questa sigla anche in molti dei nostri distributori sparsi sul territorio. Avrà potuto osservare anche che il costo di questa benzina sia maggiore rispetto alle miscele E5 ed (in alcuni casi anche) E7. Approfondendo un po’ però (chiudiamo la parentesi con un consiglio pratico) abbiamo potuto apprendere che non sempre spendere di più è sinonimo di prendersi cura del proprio motore. Infatti il combustibile E10 sarebbe consigliato solamente nel caso di vetture immatricolate dopo il 2010…
“Il nostro rapporto di lavoro con Honda proseguirà senza alcune differenze per tutto l’arco della stagione 2021” ha rassicurato ancora una volta il team principal Red Bull terminando l’intervista. “Quando si concluderà entreremo in possesso della loro proprietà intellettuale in modo da farci trovare pronti per i test invernali del prossimo anno”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Red Bull – Honda
