Formula 1

Il ritorno della McLaren Mercedes e le speranze 2021

Il ritorno della McLaren Mercedes e le speranze 2021


Sette anni dopo, rieccoci col binomio McLaren Mercedes. Quello dei trionfi iridati di Mika Hakkinen, del titolo sfiorato da Kimi Raikkonen, dello sfavillante debutto di Lewis Hamilton. Come si suol dire, c’eravamo tanto amati… D’altronde il tempo che stiamo vivendo non agevola grandi fantasie o mirabolanti prospettive, almeno nel breve termine, dunque meglio lasciarsi andare alla nostalgia dei tempi che furono. E per essere chiari, la stagione che ci apprestiamo a vivere sarà ancor più unica della precedente. Non tanto per le inevitabili incognite sul numero di gare e sui tracciati che verranno affrontati, quanto per le limitazioni regolamentari sugli sviluppi che la rendono di fatto un 2020 bis. Il che sarebbe anche interessante, se solo avessimo un sostanziale equilibrio fra i top team… O almeno due piloti realmente equiparabili a bordo della monoposto di riferimento. Niente di tutto ciò, dunque nell’anno dell’ottavo titolo di Hamilton la fonte principale di interesse rischia di essere proprio la McLaren, per una serie di motivi.

In primis, dopo il fragoroso fallimento dell’esperimento McLaren Honda, la casa di Woking sta vivendo una nuova giovinezza sotto la guida di Zak Brown: al netto dell’operazione simpatia, la squadra si è mostrata in costante crescita ed ha concluso la scorsa stagione in un insperato terzo posto finale (con tanti saluti alla SF1000). Fare di meglio sarà difficile, eppure l’arrivo del motore Mercedes ha permesso a James Key e soci di lavorare sulla vettura 2021 ben più di quanto consentito ai competitor. Quella della casa della stella a tre punte resta la power unit ibrida per eccellenza, dunque è lecito aspettarsi un passo avanti concreto dalla McLaren. Se sarà sufficiente a mantenere il terzo posto, o addirittura a rivaleggiare con la Red Bull, ce lo dirà soltanto il tempo. Ci sarà in ogni caso un elemento extra capace di farci divertire: Daniel Ricciardo. L’Honey Badger non è soltanto uno dei piloti maggiormente sottovalutati della griglia, è anche uno dei più affamati e desiderosi di tornare alla ribalta.

Daniel Ricciardo a bordo della McLaren MCL35M

I due anni di purgatorio in Renault gli hanno concesso ben poche occasioni per mettersi in mostra, con i due podi raggiunti lo scorso anno che hanno comunque lasciato un segno indelebile (e si, mi riferisco proprio a quelli sulla pelle di Abiteboul). Ricciardo è uno di quelli che con la giusta vettura ed il giusto supporto potrebbe tranquillamente ambire al titolo, laddove purtroppo a differenza di altri piloti non ha la carta d’identità a suo favore. Senza nulla togliere al manico di Lando Norris, sul cui futuro scritto da campione mi riservo ancora un pizzico di dubbio, credo che sarà proprio l’australiano a farci divertire in questa stagione 2021. E si tratterà di un campionato in cui i motivi di interesse probabilmente ce li dovremo costruire da soli, aggrappandoci a due mani alla nostra passione per questo sport, con buona pace della nuova dirigenza che sarà chiamata a portare davvero la Formula 1 in una nuova era. Bentornata McLaren (e bentornato Stefano Domenicali).


Autore: Marco Santini

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