James Key sui regolamenti 2021: “Gran parte del carico sarà recuperato entro inizio stagione”
La McLaren MCL35M è solo la prima delle 10 vetture presenti in campionato ad essere stata presentata al pubblico della Formula Uno (domani alle 09:00 sarà il turno dell’AlphaTauri). Modifiche destinate ad accogliere la power unit Mercedes a parte, ciò che è saltato maggiormente all’occhio è la linea del nuovo fondo, ridimensionato rispetto al passato a causa dei nuovi regolamenti atti a ridurre del 10% il carico aerodinamico che le monoposto erano capaci di generare nel corso della passata stagione. Il tutto per cercare di limitare una volta di più gli effetti dannosi scaturiti dalla scia e andare a togliere un po’ di sicurezza ai piloti, ormai capaci di affrontare molte curve di alcuni tracciati quasi come fossero in rettilineo.
Ovviamente c’è tanta attesa intorno agli esiti prodotti da questo ‘mini’ (ma pur sempre importante) cambiamento. Qualcuno crede che comporterà anche una sensibile riduzione dei tempi sul giro, mentre alcuni, come James Key (direttore tecnico McLaren) ritengono che alla fin fine, comporteranno soltanto un breve stop, con i team che avranno già recuperato quasi tutta la downforce persa entro l’inizio della stagione. “Probabilmente gli effetti scaturiti dall’ultima modifica regolamentare saranno sostanzialmente un arresto all’incremento prestazionale a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni”.
“Un arresto che tuttavia ci offre ancora molto potenziale di sviluppo, soprattutto nelle parti, rimaste intaccate, della vettura” (le più colpite sono state il diffusore – opportunamente nascosto il giorno della presentazione dalla McLaren – e il fondo con la rimozione degli slot posti davanti alle ruote posteriori). “Per questa ragione” prosegue Key, “credo che la maggior parte dei team sarà stata in grado di recuperare tutto il carico perso già entro l’inizio della stagione. Ora che si tratti con certezza del primo appuntamento è molto complicato da dire… Forse in Bahrain non saremo ancora al 100% del recupero”.
Nonostante l’attuale filosofia aerodinamica sia destinata a morire nel 2021, con lo sviluppo realizzato che sarà conseguentemente fine a se stesso, lavorare su nuovi concetti è sempre qualcosa di molto stimolante per gli ingegneri, con James Key che è andato a spiegare ciò che di buono è stato possibile ricavare da questa ulteriore esperienza. “Lavorare su queste nuove norme è stata una sfida che dovrebbe permetterci di fare un’accurata riflessione” riferisce colui che nel periodo in cui era in forza alla Toro Rosso, veniva etichettato da molti come il possibile erede di Adrian Newey. “Le geometrie imposte da queste normative sono uniche nel loro genere, qualcosa che non avevamo mai affrontato in passato… La riduzione del carico al posteriore ci ha costretto a toglierne un po’ anche dalla parte anteriore così da impostare il corretto bilanciamento aerodinamico della monoposto. Il che ha portato ad una riduzione globale più che localizzata…”. Una considerazione che può apparire scontata, ma che si è comunque rilevata determinante nel proseguo dello sviluppo della vettura.
“Per quanto ci riguarda” conclude il direttore tecnico della McLaren, “le specifiche con le quali abbiamo effettuato il lancio della vettura, vanno proprio in questa direzione (recupero del deficit prestazionale). Stiamo anche lavorando su alcune parti che verranno adottate solamente a partire da gara-1 e che sono ancora in fase di definizione. Non so dirvi con esattezza quanto del deficit saremo stati in grado di recuperare allora, ma comunque si tratterà di una percentuale molto buona”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – McLaren