Leclerc: “Arrogante? La critica che mi ferisce di più”
Talento puro, veloce, non solo in pista, ma anche nel fare tesoro dei consigli a lui rivolti, Charles Leclerc in questi suoi due anni in Ferrari è già stato capace di farci emozionare più volte. Sia per eventi positivi che per altri negativi. Impossibile dimenticare le sue prime due vittorie in Formula Uno (finora anche le uniche) ottenute al volante della Ferrari nel 2019. La prima in Belgio e la seconda il weekend successivo a Monza, quando fu capace di resistere agli attacchi di Lewis Hamilton prima e di Valtteri Bottas poi.
Gioie che quell’anno in particolare sono state contrappesate da alcuni errori commessi a causa della troppa foga agonistica (Baku e Monaco su tutti) ma soprattutto da alcuni episodi dubbi nati a causa dell’accesa “rivalità” con il compagno di squadra Sebastian Vettel (si possono ricordare Brasile 2019 e Stiria 2020, Gp in cui le due Ferrari sono arrivate al contatto e hanno concluso le gare senza punti).
Eventi quest’ultimi, a prescindere da chi fosse il reale colpevole, che hanno portato alcuni sostenitori della Ferrari e appassionati della F1 a classificare Leclerc come una persona presuntuosa ed arrogante. Etichetta che il giovane pilota monegasco non ritiene assolutamente di meritarsi: “Lo ammetto. In questi ultimi anni sono cambiato sotto diversi aspetti, ma non mi ritengo una persona arrogante, non sono cambiato così tanto. Queste sono le critiche che mi feriscono di più” ha dichiarato in un’intervista rilasciata a ‘Sky Italia’.
“La mia carriera si è sviluppata molto velocemente e fino a questo momento è andato sempre tutto per il meglio” ha proseguito cercando anche di capire da cosa possano essere mosse tali critiche. “Ciononostante, sono consapevole che ho ancora molto da imparare: accetto sempre qualsiasi tipo di consiglio che sia volto a migliorare. Ecco perché mi fa molto male sapere di essere giudicato come una persona arrogante”.
Probabilmente più che per un modo di fare o un atteggiamento in generale, alcune persone hanno iniziato a vedere Charles come una persona arrogante proprio per la caparbietà con cui, una volta messosi al volante della Rossa di Maranello, sia andato subito a cercare di battere il proprio compagno di squadra. Pronti via a Melbourne 2019 è occorso subito un ordine di scuderia per tenere a bada il monegasco che altrimenti avrebbe potuto portare a casa un risultato migliore di quello raccolto da Sebastian Vettel (4° Seb, 5° Charles) nella prima gara della stagione.
Ordini che poi non rispetterà in Bahrain, quando infilato dal tedesco e da Bottas alla partenza (Charles partiva in pole), il monegasco andrà a riprendersi la posizione su Valtteri all’inizio del secondo giro per poi andare a concludere il sorpasso sul compagno poche tornate più tardi (lap 6) nonostante la squadra gli avesse negato il consenso di farlo. È in questi episodi che è emersa l’arroganza di Charles. Un pilota con in mente un solo obiettivo e che è pronto a tutto pur di raggiungerlo. Non ha importanza a chi debba pestare i piedi e non ha importanza il nome dell’avversario che gli si contrappone: se abbia sette titoli mondiali, ne abbia quattro o non ne abbia nessuno.
Questo fa di Leclerc una persona arrogante? Può darsi, ma a prescindere da ciò, prima di ogni altra cosa questo fa di Charles un combattente. Un lottatore pronto a dare tutto quello che ha senza arrendersi mai di fronte a niente e a nessuno per arrivare a raggiungere l’obiettivo finale. Certo, a volte questo suo atteggiamento ostinato ha portato anche ad alcuni errori, ma il ragazzo è giovane e, come da sua stessa ammissione ha ancora tanto da imparare. L’atteggiamento però è quello giusto. Quello che il pubblico ricerca in ogni pilota degno di tale nome.
Altrimenti non si spiegherebbero le tante critiche rivolte a chi, al contrario, invece ha sempre un atteggiamento mansueto e subordinato nei confronti del rispettivo compagno di box… Ogni riferimento a fatti cose persone è puramente casuale.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari