Formula 1

Anteprima Gp Bahrain 2021: Red Bull Vs Mercedes, Ferrari lotta per il top del midfield

Anteprima Gp Bahrain 2021: Red Bull Vs Mercedes, Ferrari lotta per il top del midfield


Dopo neanche due settimane dai test, la Formula Uno, è proprio il caso di dirlo, accende i riflettori della stagione 2021 sul circuito di Sakhir. Gp che come consuetudine si svolgerà nelle ore pomeridiane quando in Bahrain sarà oramai calata la notte. I test ci hanno lasciato con dei forti dubbi su quelli che saranno i reali valori in campo che vedremo in pista a partire da questo weekend. Mercedes e Red Bull, negli ultimi giorni, si son rese protagoniste di un continuo scambio di battute su chi dei due fosse la favorita per questo inizio di stagione.

Ovviamente nessuna delle due ha voluto per il momento prendersi la responsabilità di assumersi questo importante ruolo, ma di fatto hanno al massimo rimandato il tutto solamente di qualche giorno, quando al termine dell’appuntamento barenita sapremo soprattutto se la Red Bull avrà finalmente il materiale adatto per sfidare la casa della stella a tre punte. Ci attende un weekend tutto da vivere e non esente da novità. La prima, i vari cambiamenti di line-up accompagnati da alcune ridenominazioni con i quali abbiamo già avuto modo di familiarizzare nel corso dei test.

Tra i più importanti segnaliamo il ritorno di Fernando Alonso in Alpine (ex Renault), Ricciardo in McLaren, Sainz Jr in Ferrari, Vettel in Aston Martin (ex Racing Point), Perez in Red Bull e Mick Schumacher in Haas. Team americano che si appresta ad iniziare la stagione con due rookie provenienti dalla Formula 2, con Nikita Mazepin a fare compagnia al figlio del sette volte campione tedesco. L’altro importante cambiamento, di cui potrete prendere visione anche guardando la programmazione riportata a seguire, è che per quest’anno è stato deciso di portare la durata di tutte le prove libere ad un’ora, togliendo ai team 60 minuti d’attività a weekend (sempre tutto in nome della riduzione dei costi).


Anteprima GP Bahrain 2021: orari e Televisione

Programmazione Gp Bahrain 2021

Anteprima GP Bahrain 2021: layout

Fortemente voluto dal presidente onorario della Bahrain Motor Federation, il principe Salman bin Hamad Al Khalifa, e realizzato da Hermann Tilke, il tracciato di Sakhir, come abbiamo potuto assistere anche ai test prestagionali, essendo stato costruito nel bel mezzo del deserto, può risentire di un problema molto particolare: le tempeste di sabbia. Contrariamente a quanto avviene per le intemperie di nostra conoscenza quali pioggia, neve e grandine, questo tipo di perturbazione non è facilmente prevedibile e può causare seri disagi ai piloti: dalla visibilità fino ai più seri problemi di grip meccanico. Per quanto riguarda il layout, per l’occasione si tornerà ad utilizzare la configurazione standard sulla quale i piloti hanno corso lo scorso 29 novembre (giorno dell’incredibile occorso a Romain Grosjean sul rettilineo posto dopo curva-3).

Circuito Internazionale del Bahrain

5,412 km e 15 curve (di cui 9 a destra e 6 a sinistra) compongono il tracciato. Tolti i tornanti del secondo settore, il circuito presenta esclusivamente tratti rettilinei seguiti da violente staccate. Caratteristica che lo pone nella categoria dei tracciati così definiti ‘Stop&Go’. Il circuito di fatti è essenzialmente costituito da 4 rettifili, tre dei quali danno forma al perimetro di quello che può essere assimilato ad un trapezio scaleno. Il tratto più interessante è sicuramente quello che va da curva 5 alla 10. Una chicane da affrontare in sesta marcia che porta alla staccata di curva-8. Forte accelerazione verso la 9, tornante in discesa in cui si va a scalare (cercando di evitare il bloccaggio dell’anteriore sinistra) dalla sesta alla seconda marcia fino all’imbocco della 10. Punto in cui inizia il rettifilo più corto dei quattro sopracitati.


Anteprima GP Bahrain 2021: aerodinamica e DRS

Quello del Bahrain è un tracciato che esalta le prestazioni delle vetture caratterizzate da un posteriore stabile (non è un caso che la Mercedes sia apparsa in difficoltà proprio a causa di un non corretto bilanciamento legato a quest’area della monoposto). Accelerazione, frenata e trazione sono le doti che non devono assolutamente mancare a Sakhir se si vuole far parte dei protagonisti di questo appuntamento. Trovare il corretto set-up non è mai scontato: assicurare alla vettura il giusto carico da permetterle di affrontare il tratto guidato della pista e godere della giusta efficienza sui rettilinei richiede sempre un certo sforzo da parte dei tecnici. Lavoro che potrebbe essere anche complicato dalle improvvise e inaspettate raffiche di vento a portare sabbia sul circuito.  

Max Verstappen sfreccia con il DRS aperto sul tracciato di Sakhir

Altro aspetto da tenere particolarmente in considerazione, l’usura degli pneumatici, soprattutto quelli posteriori, che potrebbe richiedere ancor più attenzione da parte dei piloti, qualora la squadra dovesse decidere di puntare su un assetto più scarico per riuscire a guadagnare un po’ più di velocità in rettilineo. Come accaduto nella passata edizione, saranno 3 le zone DRS in cui sarà possibile utilizzare l’ala mobile. I due rettifili divisi dalle prime curve (1-2-3) del tracciato sono i tratti che garantiscono le maggiori opportunità di sorpasso, mentre abbiamo visto più volte come utilizzare il dispositivo nelle parte centrale del tracciato (tratto che unisce curva-10 e 11) non dia poi particolari vantaggi. Il delta di velocità offerto dall’ala mobile si attesta su valori piuttosto elevati: 16-18 Km/h nei rettifili del primo settore e di 9 Km/h nel secondo.


Anteprima GP Bahrain 2021: power unit

Il Bahrain International Circuit, è un tracciato sicuramente molto probante per la power unit, sia per quanto concerne la parte termica che la parte ibrida. A causa della sua conformazione, i piloti riescono a mantenere la tavoletta dell’acceleratore totalmente abbassata per circa il 72% del tempo sul giro. L’impiego dell’endotermico, date anche le alte temperature ambientali, non può dunque che attestarsi tra i più severi del campionato. Ciò garantisce all’MGU-H, sistema di recupero dell’energia basato sull’entalpia dei gas di scarico, di raggiungere valori tra i più alti della stagione: pari a 1723 KJ per giro.

Il cofano che riveste la power unit Mercedes montato sulla W12

Grazie anche ad alcune poderose e lunghe staccate (curva-1, curva-8 e curva-10, trovi il report due paragrafi più in basso) anche il sistema di recupero dell’energia cinetica, l’MGU-K, garantisce una buona resa con 2531 KJ rigenerati ad ogni tornata. Somma complessiva di 4254 KJ che in termini cronometrici permettono un guadagno di quasi 3 secondi del tempo sul giro e circa 20 km/h aggiuntivi nella velocità di punta. Indicativo andare a visionare l’effetto potenza per capire l’impatto che le performance garantite dalle power unit avranno sull’esito del weekend: 0”17 ogni 10 cv.


Anteprima GP Bahrain 2021: Carburanti e trasmissione

Pur attestandosi su valori elevati, il consumo di carburante non presenta una grande problematica. A fronte di un serbatoio avente una capacità di 110 Kg di combustibile, basteranno 95/97 Kg per completare i 308.238 Km previsti da programma (lunghezza di gara: 57 giri). L’ingresso della Safety Car, variabile da tener sempre in considerazione in quel di Sakhir, potrebbe aiutare i piloti a portare a termine il Gp senza ricorrere ad una particolare gestione durante le fasi di gara. L’effetto peso per ogni tornata si aggira su valori di 0’’23 ogni 10 chili, un valore importante che potrebbe far incrementare le differenze prestazionali tra le compagini (a secondo delle scelte) soprattutto nelle fasi iniziali del Gp. Come per le altre parti meccaniche, anche la trasmissione sarà sottoposta ad un particolare stress, dovuto anche alle altissime temperature di esercizio a cui sarà sottoposta all’interno del capò delle vetture di Formula Uno.


Anteprima GP Bahrain 2021: impianto frenante

Considerato dai tecnici Brembo tra i circuiti più impegnativi del mondiale, il tracciato di Sakhir si merita un 4 su una scala di indici di severità che vanno da 1 a 5. Il che lo pone a parimerito a fianco di piste storiche come Monza e Spa-Francorchamps, e più recenti come Baku e Sochi. Rispetto alle edizioni primaverili, il Gp dello scorso anno (fine novembre) è stato caratterizzato da temperature più basse. Si torna dunque alla normalità, che data anche la vicinanza con il deserto, produrrà un elevato grip meccanico che, unito alle brusche frenate, alcune di esse poste anche a distanza ravvicinata tra loro, renderà ancor più difficile lo smaltimento termico accumulato dai dischi durante il loro utilizzo.

I freni vengono adoperati 8 volte per un totale di 15,8 secondi del tempo complessivo del giro. Tre punti in particolare possono essere considerati come i più critici, due dei quali sono posti in rapida successione e riguardano curva-8 e curva-10, con l’impianto frenante che viene impiegato in entrambi i casi per un tempo superiore ai 2,7 secondi. Proprio come Monza e Sochi, il Circuito Internazionale del Bahrain è caratterizzato da un alto valore medio della decelerazione massima: ben 4,2 G. Nell’intero arco della gara i piloti utilizzano il pedale del freno per un numero complessivo superiore alle 450 volte, con un carico totale che supera le 48 tonnellate: indicativamente si parla di oltre 510 Kg al minuto esercitati dal pilota durante le fasi del Gp.

Come dicevamo, delle 8 previste, solamente 3 punti sono classificati come molto impegnativi per i freni, mentre 4 sono stati identificati a media intensità, leggera la frenata restante. La più impegnativa per l’impianto frenante è la staccata di curva-1. Arrivando dal rettilineo del traguardo di lunghezza di 1,1 km, le vetture iniziano la fase di decelerazione partendo da una velocità di quasi 340 Km/h fino a raggiungere gli 80 Km/h necessari a percorrere la prima curva del tracciato (delta ottenuto in appena 122 metri). Il tempo necessario a compiere questa poderosa frenata si attesta intorno ai 2,44 secondi applicando un carico di 172 Kg. La decelerazione che si ottiene è di 5,5 G.


Anteprima GP Bahrain 2021: il momento della verità

Possiamo quasi affermare come il primo evento dell’anno sia quasi il più significativo della stagione. Domenica prossima cancellerà via tutti i dubbi. L’esito finale del weekend ci restituirà una classifica indicativa degli efettivi valori in campo. Resteranno i se, si continueranno a fare ipotesi sul proseguo del mondiale, ma sapremo finalmente quelle che saranno le reali capacità delle squadre e quelle che potranno essere le rispettive ambizioni. Sapremo se Red Bull avrà delle chance concrete di ostacolare o addirittura impedire a Mercedes di mettere le mani sull’ottavo titolo mondiale; se sarà ancora sfida aperta tra Aston Martin (ex Racing Point), McLaren e Alpine (ex Renault) per la corsa al terzo posto costruttori, se potrebbero anche ambire a qualcosa di più e soprattutto sapere, in tutto questo, dove poter collocare Ferrari e, l’outsider dei test, l’AlphaTauri.

Max Verstappen, Red Bull RB16B, Test Bahrain 2021

La Rossa, come gli altri team del resto, non ha potuto stravolgere la propria filosofia aerodinamica, ma ha comunque apportato alcune modifiche (leggi qui), da cui, accompagnate ad un importante upgrade di motore, ci si aspetta possano permetterle di fare un importante passo avanti rispetto alla passata stagione (conclusa al sesto posto, alle spalle delle sopracitate McLaren, Racing Point e Renault) e di poter tornare ad ambire quantomeno al gradino più basso del podio iridato. Sarà un weekend tutto da vivere e senz’altro pieno di sorprese garantite appunto dalla singolarità di questo appuntamento.

Charles Leclerc, Test Bahrain 2021, Ferrari SF21

Domenica assisteremo anche all’inizio della carriera di Mick Schumacher in Formula Uno, figlio dell’uomo che così tante gioie ha regalato agli italiani e ai fan della Ferrari sparsi per il mondo. Purtroppo il giovane talento (campione di F2 2020) in forza alla Haas, potrebbe essere costretto a compiere un lavoro extra per mettersi in mostra, dal momento che dai test, sembrerebbe che la Williams sia pronta a lasciare il fondo della griglia, proprio a scapito della compagine americana. Il Gp del Bahrain ci aiuterà a trovare una risposta anche a questa domanda.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari Mercedes – Red Bull – Brembo

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Marco Sassara