Binotto: “Migliorati in molte aree rispetto al 2020”
L’ultima giornata di test della Ferrari è quasi filata liscia come l’olio. Charles Leclerc ha avuto una mattinata davvero prolifica. Il passo gara non è stato dei più belli che sia stato in grado di mostrare, però quell’1’30”486 realizzato con mescola C3 ad inizio sessione è stato un bel guizzo. Difficile dire dove si ritroverà la Ferrari tra due settimane (Gp del Bahrain, 26 – 28 marzo). Le speranze sono quelle di vedere una SF21 capace di lottare per il terzo posto costruttori, ma forse è più realistico attendersi una Rossa capace di tener testa ad Alpine e AlphaTauri. Ripetiamo, fare pronostici con così pochi dati a disposizione è un gioco complicato, quindi ci limitiamo a riportare solamente i fatti. A prescindere dalla posizione in classifica, al termine della giornata la vettura di Maranello è stata in grado di girare per 159 tornate (80 realizzate da Charles, 79 da Sainz).
Lo spagnolo ci aveva fatto un attimo impensierire quando a circa un’ora dal termine, dopo un giro veloce con gomme C3 è stato visto rientrare ai box in 4 marcia con il cambio bloccato. Un problema idraulico risolto dai meccanici in una ventina di minuti (destino più crudele è toccato all’ex Ferrarista Sebastian Vettel, il quale ha dovuto fare i conti con problemi ben più gravi che non hanno permesso a lui e all’Aston Martin di prendere parte alle prove di qualifica finali, leggi qui per più info). Le migliori notizie di giornata in casa Ferrari sono arrivate dal ritmo sul passo gara mostrato dal madrileno nel pomeriggio, non così ‘mangiagomme’ come quello avuto da Charles al mattino e dalla buona velocità sul dritto, che a detta di Binotto (team principal) non dovrebbe più rappresentare un problema nel 2021.
Mattia Binotto, che al termine della sessione di test ha dichiarato: “Sono stati tre giorni di prove intensissimi. Una delle priorità era sfruttare al massimo il poco tempo a disposizione per cercare di capire il comportamento della SF21 e questo obiettivo è stato raggiunto. Rispetto alla scorsa stagione credo che siamo migliorati in molte aree“. Una di queste, intervistato ai microfoni di Sky alle 13:00 di questo pomeriggio, il tecnico italiano ha ammesso essere proprio la power unit, causa principale delle brutte prestazioni mostrate dal Cavallino nel 2020.
“È difficile dire dove siamo rispetto alla concorrenza” ha chiosato l’italiano. “Sono stati dei test ancor più difficili da interpretare rispetto al solito. Mi ha fatto particolarmente piacere vedere come Charles e Carlos hanno lavorato con la squadra e come si sono relazionati fra loro, il che sta facilitando il veloce inserimento dello spagnolo nella sua nuova squadra. Da parte nostra dobbiamo analizzare con molta attenzione i dati raccolti così da prepararci nel miglior modo possibile al via del campionato. Sappiamo che c’è molto da lavorare ma c’è tanta voglia di far bene.”
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari