Binotto: “Sono certo che la vettura possa darci delle soddisfazioni”
La Ferrari lascia il Bahrain con un sesto e un ottavo posto finale. Se qualcuno non avesse visto il campionato 2020 avrebbe ragione di criticare il lavoro della Ferrari, ma purtroppo, chi la passata stagione l’ha vissuta sa che ottenere questo risultato oggi, sul tracciato dove 4 mesi fa Leclerc era riuscito a raccogliere solo un punto chiudendo 10°, non era scontato.
Dunque, quello che appare davanti ai microfoni di ‘Sky Sport F1‘ è un Mattia Binotto soddisfatto dei progressi fatti ma anche determinato ad invertire la rotta per riportare la Ferrari nelle posizioni che le competono. Il concetto espresso più e più volte dal tecnico italiano è quello di vedere il risultato odierno non come un punto d’arrivo, bensì come un punto di partenza da cui trarre le opportune considerazioni: “Credo che se guardiamo ai migliori ci sia ancora tanta strada da fare. Questo deve essere il nostro obiettivo: continuare a migliorarci per raggiungerli. I nosti piloti sono stati molto bravi e combattivi: Charles ha duellato a lungo con Norris, mentre Carlos è arrivato a ridosso di Ricciardo nonostante in qualche modo la sua gara sia stata compromessa dalla posizione di partenza. In generale è andata bene, ma c’è ancora tanto altro da fare. Restiamo concentrati pensando già ad Imola“.
“Sono molto contento delle prestazioni dei piloti“ prosegue il team principal con entusiasmo. “E’ bello sapere di poter contare sull’apporto di entrambi. Carlos ha fatto una buon agara in termini di ritmo. Questo ci da fiducia. Fa bene allo spirito, alla squadra che ritrova la voglia di crescere, di spingere insieme, unita. Abbiamo scelto Carlos per le sue buone capacità in gara e oggi l’ha dimostrato. Si sta ambientando molto bene in squadra e lavora a fianco di Charles. Charles ieri si è perfino complimentato con lui in radio durante la qualifica, dopo che lo aveva spinto a fare quel buon giro. Quindi sì, sono molto contento di entrambi e dello spirito che stanno portando dentro la squadra. Sono certo ci regaleranno molte soddisfazioni. I nostri avversari non sono Carlos e Charles, sono i piloti davanti. Il giorno in cui saremo in testa avranno il via libera a battersi tra di loro“.
“Ci troviamo solamente alla prima gara“ continua l’ingegnere. “Via via entreranno in gioco altri fattori: indicazioni, sensazioni che ci permetteranno di comprendere bene la macchina e le aree in cui migliorare come anche pit stop e strategia. Dobbiamo guardare ad ottimizzare tutto il pacchetto, soprattutto a fronte di una stagione in cui non potremo sviluppare molto il pacchetto a nostra disposizione perché costretti a guardare al 2022. Qualche sviluppo lo porteremo, dovremo fare soprattutto in modo che questi sviluppi siano utili, positivi e vadano nella giusta direzione“.
Invitato a dare un voto alle prestazioni della SF21 però, Mattia Binotto non ha voluto ancora sbilanciarsi: “Non vorrei già dare un voto alla vettura. Siamo solamente alla prima gara. Credo comunque possa darci delle belle soddisfazioni, ancora forse maggiori di quelle avute oggi. Dobbiamo lavorare assieme e lavorare ancora di più e meglio. Exploit? Non lo chiamerei un Exploit, però eravamo coscenti da dove venivamo. Abbiamo analizzato i dati della nuova vettura, abbiamo visto una crescita in galleria, al simulatore e venendo qui a fare i test, la cosa più importante era verificare una buona correlazione con i dati della pista. Ora possiamo dirlo: la vettura si comporta come ci aspettavamo. Questo, rispetto all’anno scorso è stato il primo vero passo avanti. Abbiamo una base solida su cui lavorare per i prossimi sviluppi e anche in vista della vettura 2022. Sarà una monoposto completamente nuova, ma adesso sappiamo che la nostra metodologia di lavoro è buona e funziona. La buona qualifica di ieri non è assolutamente un punto di arrivo, ma un punto di partenza perché dobbiamo certamente far meglio”.
Infine un giudizio sulle decisioni che potranno prendere i team in lotta per il titolo nella gestione del budget cap con uno sguardo a quelle che potranno essere i circuiti più adatti alle potenzialità della SF21: “Non so cosa faranno Red Bull e Mercedes. Sarei sorpreso nel vederli sacrificare lo sviluppo 2022 per cercare di vincere il campionato 2021. Credo che la loro priorità sarà comunque guardare alla vettura del prossimo anno. Queste due vetture son più forti di noi e lottare per il podio è impensabile senza che queste abbiano problemi tecnici o quant’altro. Noi possiamo ambire sicuramente al terzo posto nei costrutttori e oggi lo abbiamo dimostrato lottando alla pari con McLaren. Su questa pista l’anno scorso pagavamo molta diffrenza in termini di motore e questo crea molte aspettative in vista di quelle piste in cui siamo riusciti a raccogliere qualche bel risultato già con la SF1000. Adesso è difficile fare un pronostico riguardo alle piste su cui andremo meglio. Saremo sempre molto vicini con i nostri competitor, non solo con McLaren, ma anche con Alpine, Aston Martin e AlphaTauri“.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari