Alpine

Brivio non prevede problemi con Alonso: “È esigente, ma mi piace…”

Brivio non prevede problemi con Alonso: “È esigente, ma mi piace…”


Ieri è stato il grande giorno della presentazione della vettura con cui Alpine (nota casa automobilistica francese rilanciata dal gruppo Renault nel 2012, dal quale ha ereditato, in un certo senso, know how e strutture) effettuerà il suo debutto in F1 nel corso della stagione 2021. La cerimonia diciamo che ha deluso un po’ le attese. Tra i problemi con il sito in manutenzione, il video che andava a scatti e la vettura presentata solamente sotto forma di render, possiamo dire che ci si attendeva di più, soprattutto da un team che di certo non vuole limitarsi al ruolo di semplice comparsa (la cura sta nei dettagli).

Comunque, nulla di grave. La cosa importante era prendere visione della A521 e lo abbiamo fatto (qui la gallery). Ora non ci resta che andare a riassumere quelli che sono state le dichiarazioni rilasciate dal management della Scuderia, e lo facciamo iniziando dal CEO del gruppo Renault, Luca De Meo: “È una grande gioia per me vedere il vibrante, potente ed evocativo brand Alpine su una vettura di F1. Nuovi colori, nuovo organigramma a livello manageriale e obiettivi ancor più ambiziosi. Il 2021 rappresenta per noi un nuovo inizio se guardiamo ai 40 anni di storia che siamo riusciti a metterci alle nostre spalle. Questo progetto riassumerà concetti di autenticità, eleganza e audacia facenti già parte nel DNA Alpine. Correre in Formula Uno in veste di costruttore significa ritrovarsi ad affrontare i più grandi marchi dell’automobilismo mondiale ed io non vedo l’ora che inizi questa nuova avventura”.

Luca De Meo, CEO gruppo Renault

A tracciare in modo ancor più nitido quelli che sono i traguardi che il team vuole prefissarsi di raggiungere è intervenuto il CEO del marchio Alpine, Laurent Rossi: “Quest’anno i nostri obiettivi sono più che mai chiari: dobbiamo proseguire sulla scia della passata stagione e cercare di portare la vettura a lottare con più costanza per il podio. Se pensiamo che lo scorso anno Ricciardo, con la RS18 ha ottenuto due terzi posti, in Germania e ad Imola, con Ocon che è arrivato secondo nell’appuntamento di Sakhir, ‘andare a meta’ potrebbe non essere poi così utopistico… Il nostro desiderio più grande, guardando a lungo termine, è quello di vedere il nome Alpine sul gradino più alto del podio”.

Terminato il tema delle ambizioni, il discorso si sposta sui piloti e sulle aspettative nutrite per la coppia Alonso-Ocon: Non ci sarà un pilota numero uno in squadra. Non fa parte della nostra filosofia. Avremo due piloti che vorranno sfidarsi e motivarsi a vicenda. Il campionato di F1 è una competizione che non guarda in faccia ai compagni di squadra: è una sfida che non prevede gerarchie. Le condizioni fisiche di Fernando? Incidente e intervento alla mascella a parte sta bene. È in forma. Siamo rimasto persino sorpresi dalla sua capacità di recupero. Alonso ci ha confermato quasi subito dopo l’incidente che non ci saremmo dovuti preoccupare e che sarebbe stato pronto per calarsi in macchina in Bahrain”.

Laurent Rossi, CEO Alpine

Per ultimo, ma non certo per importanza, riportiamo il commento di Davide Brivio, racing director del team Alpine, che prima di tutto ha voluto parlare dell’impatto avuto passando dalla Moto Gp alla Formula Uno: “Per cercare di comprendere velocemente il reale funzionamento di un team di F1 ho incontrato virtualmente un discreto numero di persone. Vi sono aspetti molto simili alle esperienze maturate in altre categorie, mentre altri sono del tutto nuovi. Entro in questo nuovo mondo con la volontà di dare il mio contributo. Tutto al momento è organizzato con la massima precisione. Il nostro obiettivo sarà quello di massimizzare il potenziale dalla vettura prodotta tra Enstone e Viry Chatillon”.

“La scuderia ha svolto un ottimo lavoro negli ultimi anni” ha proseguito l’italiano. Dobbiamo proseguire su questa strada cercando di portare la vettura al limite, non solo a livello di performance, ma anche attraverso l’ottimizzazione delle procedure all’interno del box. Se devo fare un confronto con la Moto Gp, posso dire che in quell’ambiente si procede un po’ più lentamente… In Formula Uno, tutto è volto a migliorare le performance in un lasso di tempo molto più breve”. In ultima battuta, un commento su Alonso e su quella che sarà la gestione piloti in pista: Fernando è un campione del mondo e uno dei piloti più forti che vi sono in Formula Uno. Porterà al team esperienza e competenza”.

Davide Brivio, racing director Alpine

“Il fatto che abbia lasciato la F1 per poi tornare arricchito di altre esperienze, evidenzia il suo irrefrenabile desiderio di successoha proseguito l’ex numero uno Suzuki in MotoGp. “Avrebbe potuto avere una brillante carriera altrove, ma ha preferito ritornare a confrontarsi nell’ambiente più competitivo in assoluto per rimettersi nuovamente alla prova. Esteban, d’altro canto, è un pilota della nuova generazione e devo dire che l’ho trovato molto interessante. L’anno scorso è cresciuto molto e ha raggiunto un buon livello di preparazione per affrontare quest’anno con maggiore fiducia nelle proprie capacità. Sono curioso di assistere all’evoluzione del loro rapporto professionale. Spero che riusciranno a spronarsi a vicenda, perché credo che il miglior connubio si raggiunga in un ambiente di sana competizione”.

Se prevedo un rapporto difficile con Fernando? No non credo che lo sarà la chiosa di Brivio. “Ho già avuto modo di parlare con lui, mi è parso un ragazzo normale anche se molto motivato. Vuole aiutare il team a crescere ed ottenere il massimo dalla sua vettura. È tornato in Formula Uno per distinguersi dalla massa, vuole togliersi ancora delle belle soddisfazioni. È un pilota esigente e questa è una caratteristica che apprezzo molto in un pilota”.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Alpine

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Marco Sassara