Formula E Accelerate – Il primo sigillo di Rasmussen
Dopo un mese di pausa si torna a parlare di eSport nel mondo della Formula E. Il tracciato del quarto appuntamento, che apre la seconda parte della stagione, risulta familiare agli appassionati del mondo full-electric. Stiamo parlando del circuito cittadino di Diriyah, sede dei primi due round della nuova stagione 2021.Per i meno avvezzi a questa categoria, facciamo il punto sulle principali cose da conoscere. 24 simracers provenienti da tutto il mondo competono per un montepremi finale di centomila dollari. Inoltre, il vincitore avrà la possibilità di provare una vera monoposto di Formula E.
Ai blocchi di partenza, numerosi volti conosciuti nel panorama eSport mondiale danno prestigio a questa competizione. Proprio come succede nella controparte reale, i simracers dovranno essere abili a gestire la vettura tra i muretti, senza esagerare con l’usura della batteria.Per quanto riguarda la qualifica è previsto un unico giro lanciato, suddividendo i piloti in 4 gruppi da 6 persone ciascuno, ordinati in base alla classifica. Sfruttando il software di simulazione rFactor 2, è possibile ricreare le condizioni di pista che si evolvono durante la sessione.
Dunque, come succede nella realtà, il primo gruppo è generalmente quello più sfavorito. Nonostante ciò, i 3 contendenti al titolo nel primo gruppo riescono a guadagnare le prime 3 posizioni in griglia. Ad ottenere la pole sul tracciato molto completo di Diriyah è Frederik Rasmussen, pilota Red Bull da 2 stagioni a questa parte nell’F1 Esports Series. Alla sua prima esperienza su rFactor 2, il pilota danese ha faticato nelle prime fasi a capire i meccanismi di gestione gara. Tuttavia, si trova in terza posizione in classifica, in piena lotta per il titolo.
Il pilota danese sembra molto a suo agio, poiché rifila ben 3 decimi al leader di campionato Erhan Jajovski, pilota appartenente al team R8G, gestito dall’ex pilota di Formula 1, Romain Grosjean. Come spesso accade in Formula E, la gara è molto lineare nella sua prima parte. Questo è dovuto alla gestione della batteria, per dar modo ai piloti di spingere nelle fasi finali. A differenza della Race At Home Challenge, i simracers avranno a disposizione 2 attack mode: la potenza massima sarà aumentata per 2 minuti, allo scopo di favorire i sorpassi.
Tuttavia, proprio come avviene realmente, per attivare questa mode si perde del tempo. Dal momento che bisogna uscire dalla traiettoria ideale per sbloccare l’extra power. Non essendoci pit stop, l’attack mode gioca un ruolo strategico fondamentale. Lo si può attivare “prematuramente” per tentare un undercut oppure, tardando il suo utilizzo, si va a cercare un overcut per attaccare i piloti che lo hanno già utilizzato.
Nel caso di Diriyah, i piloti al comando hanno deciso di adoperarlo nelle fasi finali, quando la gara è entrata nel vivo. Infatti, a soli dieci minuti dal termine, Kevin Siggy prova un attacco sul leader Rasmussen, arrivando peraltro al contatto. Ciò comporta una perdita di posizioni per il pilota del team Redline, retrocedendo fino al quarto posto. Frederik prende così il largo e riesce ad acciuffare il suo primo successo nella categoria dopo 4 appuntamenti.
Siggy conclude comunque al terzo posto, unico pilota sempre a podio nelle competizioni fino a qui disputate. Nel post-gara, lo sloveno ha dichiarato di non essere affatto contento, volendo rivedere con calma il contatto che di fatto ha cambiato le sorti della sfida. Tuttavia, si descrive fiducioso e contento per i punti presi.
Jajovski, dopo aver vinto le prime due gare, mantiene salda la sua leadership con il secondo posto ottenuto. Allungando a 12 le lunghezze proprio su Siggy. Da segnalare la prestazione dei piloti Mercedes. Huis chiude quarto, in lotta per il podio fino alla fine. Gara negativa, invece, per il campione F1 Esports 2020 Jarno Opmeer. Nonostante un buon passo, l’olandese ha sofferto con la gestione dell’energia, riuscendo comunque a portare a casa un punto.
Autore: Antonio Fedele – @_antoniofedele_