Formula 1

GP Bahrain 2020 vs 2021 – Il confronto dei tempi in qualifica

GP Bahrain 2020 vs 2021 – Il confronto dei tempi in qualifica


Oggi in Bahrain, sul circuito di Sakhir, sono andate in scena le prime qualifiche della stagione 2021 di Formula 1. Max Verstappen ha rispettato i pronostici, conquistando la pole position, davanti alle due Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. La Freccia Nera che quattro mesi fa aveva monopolizzato la prima fila, questo pomeriggio ha pagato quasi quattro decimi di ritardo dal poleman.

Come ben sappiamo già dai test, diverse sono le modifiche apportate alle vetture per questo 2021, che ne avrebbero conseguentemente peggiorato le prestazioni rispetto al 2020. Per quanto riguarda il Bahrain tutti i team hanno perso almeno mezzo secondo nel confronto con la passata stagione.

Chi ha sofferto meno in termini cronometrici è stata la Ferrari che con la SF21 ha perso solo 541 millesimi rispetto al tempo registrato con la SF1000. Considerando le scarse prestazioni della Rossa del 2020, verrebbe da mettersi le mani nei capelli, ma non bisogna. Oltre ad essere la squadra che ha perso meno, tra tutte, nel primo e secondo settore (nemmeno due decimi), è la seconda nel confronto per il terzo settore (sempre meno di due decimi). Il passo in avanti dei tecnici di Maranello lo si nota dal fatto che lo scorso anno non andarono oltre l’11° posto a 1.6 secondi dal miglior tempo di Hamilton nel Q2, oggi invece Leclerc è giunto 4° a meno di 7 decimi da Verstappen.

Bene anche l’Alfa Romeo che ha quasi mantenuto invariato il proprio tempo nel settore 3, perdendo appena 65 millesimi tra novembre 2020 e novembre 2021. Il problema più grosso per la squadra di Hinwil risiede principalmente nel settore centrale, dove paga 7 decimi dalla C39. Questo conferma il buon lavoro fatto in Ferrari con il motore, che ha contribuito a sistemare il disastro del 2020. La compagine svizzera è seconda con 1.2 secondi persi in pochi mesi, passando dal 16° al 12° posto in griglia a Sakhir, sempre con Giovinazzi.

Sul podio dei migliori c’è la Red Bull che oggi festeggia la sua prima pole position di apertura dal 2013. Il tempo registrato da Verstappen oggi è equiparabile a quello fatto segnare a novembre in Q1, ma questa volta è valsa la prima posizione in griglia. A Milton Keynes il settore più favorevole per tutto il week-end è stato il terzo e a confermarlo sono i dati che mostrano come rispetto alla RB16 sia quello in cui la RB16B ha perso meno tempo; solo 3 decimi.

Nel gruppetto del rallentamento di 1.3 secondi non c’è solo Red Bull ma anche l’AlphaTauri e la McLaren. Per quanto riguarda il team faentino, anche in questo caso la frazione di pista migliore è la terza, forse confermando anche un buon sviluppo da parte dei propulsori della Honda, montati anche su Red Bull. Questo gap ha comunque permesso ad AlphaTauri di migliorare, almeno in parte, la propria posizione al via della gara. Se l’anno scorso Gasly non era andato oltre l’ottava posizione, oggi ha agguantato la quinta, sognando per qualche minuto anche una partenza in seconda.

In McLaren si potrebbe dire che il lavoro svolto possa attribuirsi in parte alla squadra, in continuo miglioramento di anno in anno, ma anche e forse soprattutto al motore Mercedes montato da quest’anno. I due settori in cui, rispetto a novembre, ha perso meno sono infatti il primo e il terzo. La MCL35M paga infatti 7 decimi di ritardo nel secondo settore, contro i 7 complessivi tra primo e ultimo. A giovarne è la posizione in griglia che se lo scorso anno si limitava al 9° posto di Norris come unica vettura in Q3, quest’anno la squadra di Woking può vantare il 6° di Ricciardo e il 7° dell’inglese.

Tra la McLaren e quello che era il suo ex fornitore di motori si crea un abisso di mezzo secondo circa. L’Alpine, infatti, ha perso ben 1.8 secondi in pochi mesi e bisogna dire che parte della toppa è stata messa da Fernando Alonso. Il pilota spagnolo, al suo ritorno in Formula 1, ha infatti subito conquistato il Q3 anche se con il nono tempo. Sicuramente peggiore del 6° di Ricciardo di novembre, ma non così drastico come il 16° di Ocon, escluso al Q1. La squadra francese è quella che paga maggiormente nel primo settore, complice anche un motore che sembra non essere più al terzo posto, lasciato alla Ferrari dopo i miglioramenti di Maranello.

Si apre qui un grande blocco dei motorizzati Mercedes, con la Williams che ha pagato due secondi dal tempo della passata stagione. Due secondi che sono costati anche una posizione in griglia, dato che precedentemente Russell era partito 14°, mentre domani scatterà 15°. In entrambi i casi l’inglese ha pagato 2 secondi di gap nel Q2 rispetto al Q1. Il grosso problema della Williams continua a rimanere il settore centrale, anche se, dati alla mano, risulta quella che ha fatto peggio di tutti nel terzo settore, con il cambio di vettura.

È quindi il turno di Mercedes che dalla pole dello scorso anno ha perso ben 2.1 secondi e, come detto in precedenza, anche la partenza al palo. Per intenderci, il tempo di Hamilton di quest’anno è equiparabile alla sua pole position del 2016. La bravura di Mercedes la si nota comunque nella capacità di perdere più o meno allo stesso modo in tutti i tre settori, con una media di 7 decimi circa a settore. Ovviamente quello che ne risente di più è quello centrale, anche a causa del minor carico aerodinamico.

Il grande punto interrogativo resta l’Aston Martin che sin dai test non dà una chiara idea di cosa potrebbe riuscire a fare. Da un lato Sebastian Vettel uscito a fine Q1 a causa delle bandiere gialle, causate da Mazepin, che gli hanno impedito di salvarsi, dall’altro Lance Stroll che non è andato oltre il decimo posto del Q3. Ben 5 posizioni in meno rispetto al quinto posto di Pérez di pochi mesi fa, il quale ha anche lottato per il podio fino al cedimento del suo motore. A quanto pare il fondo troppo complesso della AMR21 è quello che crea molti problemi, dato che se nel settore 1 e nel settore 3 è sui livelli di Mercedes, in quello centrale perde un secondo.

Infine c’è la Haas che, come ben sappiamo, punta tutto sul 2021. Già lo scorso anno hanno quasi fatto da chiudi fila della griglia con Magnussen 18° e Grosjean 19°. Oggi Schumacher e Mazepin hanno monopolizzato l’ultima fila. Se il motore Ferrari aiuta a mettere una pezza nel primo e terzo settore, per non sfigurare, l’abisso è quello centrale con oltre 1.1 secondi persi, dei 2.3 totali. Probabilmente vedremo la Haas ultima molto spesso in questa classifica.

I tempi delle qualifiche in Bahrain del 2020, del 2021 e le differenze tra i due anni.

Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta

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