GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale qualifiche
Sotto le luci artificiali del circuito di Manamà, Verstappen conquista la prima pole position in palio in questo 2021. Il pilota olandese ha avuto a disposizione un’ottima Red Bull, che ha saputo sfruttare al meglio. Dai test ci si poteva aspettare che il duo Max–RB16B potesse fare faville, ma di certo nessuno avrebbe mai detto che il distacco dalla prima Mercedes, quella di Hamilton, sarebbe stato addirittura di quasi quattro decimi. La monoposto austriaca sembra essersi trovata a proprio agio con le calde temperature del circuito del Bahrain, il cui asfalto ha toccato i 35°C durante queste qualifiche.
I due piloti di punta di Mercedes e Red Bull si sono dati battaglia fin dalla Q1. Sempre sul filo con intertempi “fotocopia”, divisi dal solo Tsunoda che è riuscito momentaneamente a inserirsi tra la coppia. Nel Q2, come ci si aspettava, molte vetture sono scese in pista “indossando” la gomma Media, decisamente migliore per affrontare lo stint iniziale di domani. Nelle simulazioni di ieri, la gomma Soft è risultata chiaramente inferiore col pieno di carburante e tante squadre hanno cercato di evitarla. Alpha Tauri è scesa subito in pista con la Media con entrambi i piloti, ma era chiaro che per loro sarebbe stato difficile qualificarsi con tale mescola. Queso perché, sebbene il primo tentativo era stato buono, non sarebbe stato sufficiente per passare il taglio.
Tuttavia, gli strateghi di Faenza hanno rimandato fuori i piloti per il secondo tentativo montando ancora la Pirelli con banda gialla. Esito: Gasly è riuscito a qualificarsi per il Q3 mentre il giapponese è rimasto fuori. Malgrado il discreto bilanciamento, Tsunoda si è lamentato in radio per mancanza di grip generale. La qualificazione dl francese è arrivata grazie a un buon giro, aiutato dall’evoluzione piuttosto forte del tracciato.
Le due Ferrari hanno puntato fin da subito sulla gomma soft, scartando la media, consapevoli della difficoltà di qualificarsi con la mescola più dura. Per cui domani Leclerc partirà con la Soft dalla seconda fila, a differenza della maggior parte dei piloti che ha attorno. Mercedes e Red Bull, infatti, affronteranno il primo stint, a pieno carico, con la gomma Media. La domanda è quanti stop si effettueranno domani. Beh, le temperature dovrebbero essere più fresche, per cui non escludiamo che il degrado della gomma si riduca, dando la possibilità alle squadre di allungare un po’ gli stint e tentare l’unica sosta. Parole chiave per domani saranno quindi degrado e passo gara, variabili a cui i team dovranno stare molto attenti. Non escludiamo i doppi stop, anche considerando che non è troppo complicato effettuare i sorpassi.
Immergendoci nell’analisi del Q3, possiamo dire che dal punto di vista strategico è stata una qualifica un po’ complicata dal punto di vista della gestione delle gomme. Sia la Soft che la Media richiedevano un solo giro di preparazione. Tuttavia, dopo un solo giro push, la mescola più morbida perdeva molta prestazione non consentendo ulteriori tentativi. Per capire quanto delicate fossero le calzature Pirelli, soprattutto le posteriori, bastava osservare quanto lentamente i piloti facessero l’out-lap. Questo per non portare in temperatura le posteriori, le quali sarebbero andate in overheating durante il giro lanciato. Ovviamente, uscendo dalla finestra di lavoro, la mescola non è in uno stato ottimale e perde grip.
Dalla tabella notiamo subito che l’Ideal Lap” del pilota inglese della Mercedes sarebbestato di 1 decimo inferiore al tempo con cui si è qualificato. Questo piccolo divario, tuttavia, non gli avrebbe fornito il passo necessario per andare in pole, avvicinandosi solamente al pilota olandese. Verstappen invece ha messo assieme un giro piuttosto “perfetto”, avvalendosi di una vettura molto bilanciata e composta, soprattutto col posteriore, capace di mettere giù tutti i cavalli del motore Honda. Il sette volte campione del mondo ha faticato tutto il week-end nei confronti di Verstappen, perdendo soprattutto nel settore centrale (2 decimi), proprio dove sono richieste ottime doti del telaio. L’altro pilota della Mercedes, Bottas, si è piazzato al terzo posto. Un risultato ottimo considerando che il finlandese ha faticato tutto il week end nel trovare il giusto bilanciamento della vettura, senza mai avere il giusto feeling con la macchina.
Quarto e settimo posto per delle ottime Ferrari, che come detto hanno fatto più di un passo in avanti. Il team di Maranello sembra aver trovato una direzione rispetto al disastroso 2020. Per quanto riguarda le velocità di punta, siamo tornati a livelli competitivi, ma è stato fatto un passo in avanti anche per quanto riguarda il bilanciamento della vettura. Nelle prove libere Leclerc ha fatto un po’ più di fatica rispetto a Sainz nel trovare il giusto ritmo sul giro secco. Tuttavia, ha saputo mettere assieme un ottimo giro, con un gap dal tempo ideale di soli 19 centesimi. Sainz, dall’altro lato, ha lasciato per strada 2 decimi, che però non gli sarebbero stati utili per guadagnare qualche posizione.
Come detto in precedenza, sotto le luci del Bahrain ha brillato Gasly.Ilfranceseha piazzato la sua Alpha Tauri in un buonissimo quinto posto, riuscendo a mettere assieme il suo giro ideale. Rispetto alle altre vetture del midfield, la AT02 ha fatto la differenza nel settore centrale, dove si è dimostrata molto bilanciata regalando un buon feeling ai piloti.
Un po’ sotto le aspettative la McLaren. Settima con Riccardo, la migliore delle due vetture. Il pilota di Perth era stato dietro al compagno di squadra per tutto il week end, andando spesso in overdrivesoprattutto in entrata di curva. Via radio sono gli stati proposti dei tentativi per cambiare il modo con cui affrontava certe curve rispetto a Norris. Grandissima la prestazione di Alonso, meno quella della A521. La rettai francese sembra essere in netta difficoltà in termini di prestazione pura.
Analizzando il grafico che ci fornisce il distacco chilometro di ogni monoposto, possiamo dire che il titolo di terza forza sembra essere conteso tra tre vetture: Ferrari, McLaren e AlphaTauri. Durante l’arco della stagione vedremo come si evolverà il distacco, considerando due il team si Maranello e quello di Woking hanno senz’altro più capacità tecniche.
In grande difficoltà troviamo ancora la scuderia americana Haas. La vettura di Kannapolis occupa l’ultimo posto per il momento. Si perché la Williams, anche grazie a due piloti più esperti, si ritrova ora a ridosso dell’Alfa Romeo. Aston Martin è ancora un punto di domanda. La vettura di Silverstone, come la Mercedes, soffre parecchio al posteriore. Le nove norme sul fondo scalinato hanno decisamene penalizzato questo team. Resta da capire, esattamente come per il team tedesco pluricampione del mondo, come reagiranno queste scuderie a questa partenza in salita.
Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich