GP Imola 2021- Analisi Telemetrica: Ferrari fa sul serio, Mercedes testa le mappature
Imola. Una tracciato ben differente rispetto al Bahrain. Nella prima giornata di prove libere sono parecchi gli spunti di analisi (clicca qui per leggere l’analisi prestazionale). Una classifica molto corta fa presagire una grande lotta per il fine settimana. Mercedes sembra aver risolto parte dei problemi che affliggevano il bilanciamento delle vetture. Sotto questo aspetto, le basse temperature hanno aiutato le Frecce Nere nella gestione degli pneumatici. Stesso discorso vale per Ferrari. La SF21 si è vista molto a suo agio nel circuito del Santerno. Le indicazioni al momento sono davvero positive. Molto bene anche AlphaTauri, capace con Gasly di piazzarsi addirittura al terzo posto nelle FP2. Non pervenuto Max Verstappen. La RB16B ha lasciato a piedi l’olandese, impedendogli di partecipare alla seconda sessione del venerdì. Sebbene la potenzialità delle Red Bull sia alta, l’affidabilità sta mettendo in seria crisi il team di Milton Keynes.
L’ultima nata in casa Ferrari (clicca qui per le novità tecniche del fine settimana) si conferma lontana parente della SF1000. La facilità nel marcare un buon crono al primo tentativo utile si spiega facilmente: nel 2021 la correlazione tra simulatore e pista funziona. Presentarsi al venerdì con una messa a punto valida sulla quale costruire l’assetto per il fine settimana è di fondamentale importanza per estrapolare la massima performance dalla vettura. Per realizzare l’analisi telemetrica delle Rosse abbiamo preso in considerazione il best lap di Leclerc, cancellato per aver superato i track limits alla Piratella.
Abbiamo deciso di utilizzare questa tornata in quanto molto significativa visto che, analizzando i dati, Charles non ha ottenuto un guadagno significativo andando largo in curva 9. Osservando il grafico relativo alle velocità, notiamo dei valori praticamente identici negli allunghi. Al contrario, in percorrenza dobbiamo registrare alcune differenze in curva. Alla Villeneuve e alle Acque Minerali il monegasco riesce a girare più rapidamente, mentre il suo spunto nel terzo settore risulta decisamente inferiore.
Prendendo in esame la traccia relativa alla trasmissione scoviamo due differenze. La vettura numero 16 scende fino in terza marcia alla Tosa. In questo caso, Leclerc preferisce una vettura più reattiva come possiamo vedere dal grafico degli rpm. L’altra variazione si trova nel terzo settore. A differenza di Carlos, il monegasco inserisce l’ottava prima dell’ultima staccata alla Rivazza. Più basse le rivoluzioni del motore Ferrari di Sainz nelle curve 12-13-14-15.
Spostando la nostra attenzione sul grafico telemetrico dell’acceleratore dobbiamo soffermarci sul terzo settore: Rivazza 1 e 2. Si può infatti notare come Leclerc decida di tenere leggermente pigiato il piede sul pedale rispetto al compagno di squadra. Tuttavia questo fattore non influisce nella velocità di percorrenza. Si tratta di un comportamento legato allo stile di guida che, dati alla mano, non ha portato i propri frutti. Queste situazioni vengono solitamente analizzate durante i briefing di fine sessione. Lo scopo è quello di correggere determinate tecniche di pilotaggio.
In ultima battuta, concludendo l’analisi su Ferrari, vale la pena spendere due parole su di un test molto interessante svolto a metà della seconda sessione sulla vettura di Sainz. L’ingegnere di pista del madrileño, Riccardo Adami, ha chiesto al ferrarista di mantenere acceso l’overboost del K1 per un numero specifico di secondi in uscita da un paio di curve. Ovviamente abbinandolo alla mappatura Soc 8 per massimizzarne l’utilizzo. Questa operazione è servita per quantificare la proporzione tra rilascio energia e recupero, utile per mappare l’utilizzo dell’ibrido in previsione della gara di domenica.
Per la consueta comparazione tra più scuderie, abbiamo deciso di prendere in considerazione Leclerc, Bottas e Gasly. La tornata del finlandese è su gomma Medium. Osservando gli allunghi notiamo subito come l’AlphaTauri disponga di un ottimo potenziale. Sfruttando la potenza del propulsore “size zero” Honda (leggi qui per saperne di più), la vettura di Faenza spicca nella top speed. Tuttavia, pecca leggermente in percorrenza. Mercedes e Ferrari si alternano le velocità in curva. L’andatura della Rossa si dimostra superiore nelle curve rapide, mentre la W12 di Bottas detta legge a basse velocità.
Dal grafico telemetrico estrapolato dagli RPM notiamo il lavoro Mercedes. Secondo le informazioni apprese da FunoAnalisiTecnica, sono stati eseguiti dei test per trovare la mappature ideali da utilizzare in qualifica. Nel caso di Valtteri, per compensare l’utilizzo di una mescola meno prestazionale come la Pirelli a banda gialla, le rivoluzioni del propulsore salgono. Con Lewis invece, dorato delle “calzature” Soft per la simulazione di qualifica, non sono andati su così tanto di motore.
Le prove sono state realizzate per diversificare la raccolta dati. L’obiettivo era quello di trovare la miglior configurazione possibile, per poi impostare al meglio la parte ibrida della monoposto. Questo perché Mercedes ha deciso di focalizzarsi sin dal venerdì sulla gara, tenendo a mente il ruolo fondamentale che la qualifica ricopre in questo fine settimana.
Passando alle cambiate, possiamo constatare alcune differenze tra i competitor presi in esame. Gasly preferisce percorrere la variante del Tamburello in quarta, mentre Bottas sceglie di utilizzare una marcia più bassa alla Piratella.
Anche in questo caso tale scelta non sembra pagare, visto che perde leggermente velocità in percorrenza. Rispetto a Leclerc, Valtteri e Pierre usano una marcia più bassa nelle curve dell’ultimo settore per aver una maggior velocità. Infine, esaminando la telemetria relativa all’acceleratore, andiamo a realizzare le consuete considerazioni relative allo stile di guida. Grazie al grafico notiamo come Charles abbia alzato maggiormente il piede dal pedale del gas in uscita dal Tamburello.
Altra differenza va sottolineata alla Villeneuve, dove Gasly e Bottas hanno uno stacco sul pedale più lineare rispetto a Leclerc, il quale molla l’acceleratore per poi puntare leggermente il piede. In ultimissima analisi, dal confronto triplo si denota come Mercedes abbia scelto di usare una configurazione leggermente più carica rispetto a Ferrari e AlphaTauri. Questo fattore potrà essere determinante in gara, incidendo positivamente sulla gestione degli pneumatici.
Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 – Luca Bettiol – @BettiolLuca