La F1 punta sulla sostenibilità: carburanti ‘drop-in’ dal 2025
Carburante al centro della Formula Uno del futuro. Come abbiamo avuto modo di vedere già questa mattina, la massima serie del motorsport non si pone solamente l’obiettivo di ridurne i consumi (leggi qui se ti va), ma si sta impegnando molto anche sul fronte della sostenibilità attraverso l’impiego di combustibili a bassa emissione di CO2. “La nostra massima priorità in materia di sostenibilità ora è costruire una tabella di marcia per motori ibridi in grado di ridurre le emissioni e offrire vantaggi reali nelle auto di serie” il pensiero centrale di Ross Brawn (direttore generale sportivo) pone i paletti necessari a stabilire quelle che dovranno essere le priorità in termini di regolamenti tecnici, soprattutto quando si entra nel merito della prossima generazione di propulsori.
Nonostante i team abbiano già iniziato ad utilizzare un E10 nel corso di questa stagione, carburante contenente il 10% di bioetanolo (qui trovi quanto riferito da Horner in merito), la Federazione avrebbe consegnato ai costruttori i primi barili di carburante 100% sostenibile per trarne delle prime valutazioni in vista di una sua possibile introduzione a partire dal 2025.
Prime analisi, che però non avrebbero dato, secondo Pat Symonds (direttore reparto tecnico della FIA), gli esiti sperati: “Il carburante non sta funzionando come avremmo sperato. Non ci aspettavamo certo un livello prestazionale simile all’attuale, tuttavia siamo ancora abbastanza distanti e questo significa che abbiamo ancora del lavoro da fare. L’obiettivo iniziale era quello di avere dei combustibili sostenibili entro il 2023, ma con il rinvio dei regolamenti, anche lato motore, abbiamo deciso di spostare in avanti l’intero progetto al 2025”.
“L’idea di base, per il futuro, è quella di miscelare accuratamente assieme alcune sostanze chimiche, piuttosto pure, per creare un carburante ‘drop-in’ (per definizione miscela tra carburanti rinnovabili e prodotti petroliferi). Un combustibile pulito a bassa emissione, se non addirittura neutra, di CO2” ha chiosato Symonds andando ad esporre la propria idea. “Un altro dei nostri obiettivi è quello di introdurre nel 2025 un regolamento in grado di controllare anche le emissioni uscenti da un propulsore di F1. Porremo la nostra attenzione sul particolato, soprattutto sugli ossidi d’azoto”.
Linea sostenuta anche dal responsabile reparto powertrains della FIA, Gilles Simon, il quale però afferma che oltre a guardare all’innovazione dei nuovi propulsori, occorrerà fare particolare attenzione ai costi, soprattutto se si ha l’intenzione di voler attirare nuovi costruttori: “Da un punto di vista tecnologico ci sono diverse sfide da superare. La prima è senza dubbio quella di migliorare l’efficienza dei motori riducendo la quantità di emissioni, mentre l’altra sarà quella di ridurne i costi. Un aspetto importante per garantire l’ingresso a nuovi costruttori e mantenere gli investimenti entro limiti ragionevoli”.
L’ultimo ad aver rilasciato un proprio commento è Nikolas Tombazis (responsabile della vettura FIA), il quale si è anche lasciato sfuggire qualche dettaglio in più in merito a quella che potrebbe essere la tabella di marcia da qui alla definizione del nuovo motore: “Il nostro obiettivo e quello di arrivare ad una prima bozza riguardante il propulsore entro l’estate, per giungere ad una definizione più concreta durante il 2022. Siamo convinti che l’utilizzo di carburanti completamente sostenibili sia la strada giusta da perseguire. Il mondo si sta muovendo verso l’ibrido e questo dovrebbe riflettersi anche sulla F1. Abbiamo intenzione di fare un grande passo avanti nell’utilizzo di questa tecnologia nel corso della prossima generazione”.
“L’altro step sarà quello di garantire al pubblico delle gare entusiasmanti muovendoci verso la sostenibilità. L’intenzione” si appresta a concludere il proprio pensiero anche Tombazis, “è quella di diventare completamente carbon-neutral passando all’utilizzo di combustibili totalmente sostenibili. Probabilmente riusciremmo a mantenere anche un regime di rpm molto simile ai livelli attuali così da avere un sound compatibile o leggermente migliore a quello che siamo abituati ad ascoltare oggi”.
Infine un altro progetto, attualmente in fase preliminare, al quale la FIA starebbe lavorando sempre in ottica 2025, sembrerebbe riguardare una possibile trazione integrale, su cui Gill Simon ha svelato qualche particolare: “Una vettura a quattro ruote motrici sarebbe molto più efficiente in termini di ripresa, sterzata e dunque di prestazioni assolute. Tuttavia porterebbe maggiori complessità a quelle già presenti… Le nostre valutazioni sono appena iniziate, non stiamo escludendo nulla in questa fase. Valuteremo la direzione da prendere assieme ai vertici della categoria e ai costruttori“.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – FIA