Formula 1

Mekies: lavorato per massimizzare la performance

Mekies: lavorato per massimizzare la performance


La Formula Uno torna in Italia dopo appena 168 giorni da quando lo scorso 1 novembre venne disputata l’edizione 2020 del Gp d’Emilia Romagna sul circuito di Imola. Quest’anno l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è stato scelto per ospitare il secondo appuntamento stagionale sotto la denominazione di Gp del Made in Italy per rendere omaggio a tutte le eccellenze presenti sul suo territorio. Molte delle quali presenti proprio sul suolo emiliano, luogo in cui hanno sede sia il tracciato che la Ferrari, distanti tra loro appena 90 chilometri.

Ferrari SF1000, Imola, Stagione 2020

Un primo Gp di casa dunque, in attesa di Monza, al quale la Ferrari si è preparata in questo modo: “Imola è davvero una grandissimo circuito. È una delle nostre gara di casa: una delle due previste per questa stagione. Imola si trova solo ad un’ora dalla nostra factory ed è sempre un piacere andarci. È stato incredibile la passata stagione tornarci dopo cosi tanti anni. Una pista molto particolare dove ti serve una vettura molto rapida nei cambi di direzione e allo stesso tempo con una buona percorrenza nelle curve veloci” spiega Laurent Mekies nel corso di un’intervista condotta da Marc Gené per il sito ufficiale del Cavallino. “Oltre a questo ci sono dei cordoli abbastanza aggressivi, quindi in qualche modo ti serve una vettura con una assetto ‘morbido’ in grado di affrontarli al meglio. Stiamo lavorando con i nostri ingegneri e con il team per cercare di ottenere il massimo dall’assetto della vettura“.

Avendo corso su questa pista soltanto 6 mesi fa, potremmo pensare che il lavoro dei tecnici possa essere più agevolato rispetto alla passata stagione, quando la Formula Uno tornò per la prima volta a corrervi dopo 14 anni di assenza. Tuttavia, alcune squadre, come la Ferrari potrebbero anche decidere di ignorare il lavoro svolto in quell’occasione: “Il cambio regolamentare ha comportato la perdita di alcuni punti di carico aerodinamico rispetto al 2020, senza contare che anche gli pneumatici presenteranno alcune differenze. Per questa semplice ragione, più che guardare i dati della passata stagione, abbiamo scelto di prepararci in funzione di quanto emerso dal Gp del Bahrain ha commentato il direttore sportivo della Rossa. “Questo ci permetterà di capire come e dove possiamo migliorare la vettura in base alle caratteristiche del circuito di Imola“.

Charles Leclerc, SF21, Bahrain 2021

La Ferrari, dall’esito scaturito dal primo weekend di gara, sembra essere in grado di poter sfidare la McLaren nella lotta al terzo posto costruttori. Ma quali sono i sistemi che il team utilizza per rapportarsi e capire il livello delle performance degli avversari sia per cercare di migliorare le proprie performance in vista delle sessioni ufficiali che soprattutto per cercare di raggiungere gli aprifila? “Nonostante la nostra attenzione sia focalizzata totalmente su noi stessi al momento, non posso nascondere la curiosità nel guardare anche al lavoro compiuto dagli altri. Godiamo di un’innumerevole quantità di dati da poter analizzare per valutare lo stato di forma dei nostri avversari: grazie ai dati Gps e radio possiamo confrontare le nostre performance con quelle altrui e facendo questo possiamo ricavare una stima abbastanza precisa delle differenze in termini di potenza, drag, downforce e grip meccanico“.

“Riusciamo dunque a comprendere quale dei 4 parametri sia quello su cui spostare maggiormente la nostra attenzione per trarre un maggior guadagno in futuro. Ciò non significa però avere la certezza di poter migliorare facilmente in quella particolare area” la chiosa finale di Laurent Mekies. “Ci permette soltanto di avere un’indicazione dei nostri punti di forza e di debolezza per cercare di colmare più rapidamente il gap nei confronti delle altre vetture”.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari

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Marco Sassara