Wolff: “Dobbiamo proteggere l’integrità della F1”
Siamo entrati nel ‘race week’ del Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, circuito di Imola, che oltre ad essere il palcoscenico del secondo appuntamento della stagione 2021, potrebbe essere anche una tappa significativa anche nel percorso che porterà alla definizione del format comprendente le ‘Qualifiche Sprint’ e le date per i primi possibili test. Sappiamo oramai da tempo che i luoghi prescelti, a meno di ripensamenti, sono Silverstone (16 – 18 luglio), Monza (10 – 12 settembre) e Interlagos (5 – 7 novembre).
Per quanto riguarda il format c’è ancora qualcosa da rivedere. Le ultime indiscrezioni a riguardo parlano di un venerdì composto da una sessione di libere (60 minuti) al mattino, seguita dalle classiche tre sessioni di qualificazione (Q1, Q2 e Q3) al pomeriggio; una seconda sessione di libere (60 minuti) al sabato mattino in preparazione della ‘Qualifica Sprint’ pomeridiana, una gara di 100 chilometri che darà origine alla griglia di partenza dell’evento domenicale e che vedrebbe assegnare 3 punti al primo classificato, 2 al secondo e 1 al terzo.
Ci teniamo a ribadire di come queste siano soltanto delle indiscrezioni al momento e che se tutto andrà per il meglio potremo avere delle indicazioni ufficiali già nel corso del prossimo weekend. Tutto dipenderà dal raggiungimento o meno di un accordo tra tutte le parti coinvolte (management F1, FIA e responsabili dei team).
In attesa di conoscere quello che sarà l’esito finale dei prossimi incontri, Toto Wolff pur definendosi in favore di alcuni possibili test, ha comunque invitato gli addetti ai lavori a mantenere un atteggiamento prudente… Le motivazioni sono semplici: “La Formula Uno è uno sport a cui piace fare affidamento su dei dati concreti o comunque vicini alla realtà. Conduciamo molti test/simulazioni e le ‘Qualifiche Sprint’ sono un qualcosa mai provato prima: non c’è un programma in grado di prevedere cosa potrebbe accadere realmente una volta che ci ritroveremo a fare i conti con questo nuovo format. La nostra intenzione non è quella di bloccare l’iniziativa, siamo disposti ad effettuare dei test, tuttavia credo si debba stare molto attenti a non compromettere l’immagine che la Formula Uno si è creata nel corso degli anni”.
“Abbiamo accettato di sperimentare tale format perché crediamo garantisca comunque la vittoria a chi riesca comunque a mettere in pista il miglior pacchetto auto-pilota” ha chiosato il team principal, al quale avrebbe dato inevitabilmente ‘fastidio’ vedersi approvare qualcosa che avrebbe potuto danneggiare il rendimento dei propri piloti e conseguentemente della propria squadra (come la griglia invertita ad esempio). “Inoltre, vogliamo conservare una mentalità purista mantenendo il Gp della domenica l’evento di maggior rilievo. Fino ad ora siamo sempre stati tutti piuttosto restii dal discostarci dal format tradizionale, ma ho avuto modo di assistere a degli esperimenti simili anche in altre categorie e ho riscontrato davvero molto interesse da parte del pubblico nei confronti della gara del sabato”.
Fortunatamente, proposte come quella della griglia invertita sono andate in archivio senza neanche ricorrere a dei test. Non sarebbe più stata Formula Uno… Poi se si vuole spostare il discorso su come alcuni team principal cerchino sempre di portare acqua al proprio mulino, lo si può anche fare, ma oggettivamente in questo caso non ce la sentiamo di discostare dal pensiero del manager austriaco, che a concludere è tornato a parlare dell’importanza di difendere il DNA della categoria: “Dobbiamo ricordarci che nulla è più importante dell’identità della Formula Uno, quindi dovremo comunque prestare attenzione a quanto emergerà alla fine di questi test…”
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes