Formula 1

Anteprima GP Spagna 2021: Ferrari in cerca di risposte a Barcellona

Anteprima GP Spagna 2021: Ferrari in cerca di risposte a Barcellona


La Formula Uno torna finalmente a ‘casa‘ dopo aver trasorso quasi un intero anno lontana da quel di Barcellona. È la prima volta dal 2015, o meglio dall’inverno 2014 (Bahrain), che il Circus non faceva tappa in Spagna per sostenere il programma di test invernale in preparazione dell’inizio del campionato. La pandemia, anche in questo caso, ha giocato un ruolo determinante, con i vertici della categoria che hanno preferito optare per il comunque probante circuito di Sakhir dove poi si è anche sostenuto il primo appuntamento stagionale. In questo periodo di inattività gli organizzatori del tracciato catalano però non sono rimasti con le mani in mano decidendo di avviare dei lavori volti ad una importante modifica del layout del circuito.

Luogo dei maggiori interventi la Caixa. Curva-10 che in passato vedeva una differente configurazione tra gli eventi di Formula Uno e MotoGp. Con la decisione di allargare ancor più il raggio di curvatura della parte utilizzata fino allo scorso anno dai bolidi a due ruote, da quest’anno le due categorie avranno la possibilità di mettere a confronto le proprie doti velocistiche esattamente sulla stessa parte di tracciato. Mentre per le moto la modifica potrebbe portare ad un aumento dei sorpassi, garantiti da un incremento delle traiettorie possibili, resta da vedere quello che sarà l’impatto sull’evento di Formula Uno. Ma di questo continueremo a parlare nel paragrafo poco sottostante, ovvero quello riguardante il layout.


Anteprima GP Spagna 2021: Orari e televisione

Programmazione Gp Spagna 2021: orari e televisione

Anteprima GP Spagna 2021: Layout

Il Circus torna dunque al Montmélo. Un circuito da sempre molto apprezzato da piloti e ingegneri sia per le caratteristiche sia per la sua utilità. Una sorta di cartina tornasole per i tecnici: avere una vettura performance a Barcellona è quasi garanzia di esserlo poi in nella maggior parte delle gare del mondiale. La pista si trova a meno di 100 metri sul livello del mare e a circa 30 Km dal centro città, è lunga 4.655 Km e conta la presenza di 16 curve (9 a destra e 7 a sinistra). Trovare il giusto compromesso tra velocità di punta e il giusto bilanciamento aerodinamico, garantirà ai team una maggior competitività nel primo tratto del tracciato. Riuscire ad avere una vettura molto efficiente si rivelerà importante non solo nei tratti rettilinei, ma anche per esempio in Curva-3: una particolarissima lunga piega a destra che i piloti percorrono in pieno e dove spesso si consumano i duelli più avvincenti del Gp.

Layout Barcellona

Caratteristica del secondo settore è senz’altro la parte articolata dal sinistra-destra di Curva7-8 che porta ad un’altra velocissima tornata del tracciato: la 9. Alcuni piloti lo scorso anno, potendo contare sull’elevato carico aerodinamico generato dalle vetture 2020, sono anche riusciti a percorrerla a pieno regime, ma quest’anno, con l’introduzione di alcune norme volte a ridurre il carico aerodinamico complessiovo della monoposto, sarà complicato per loro spingere con la medesima fiducia. Per i piloti si tratterà dunque di un’altra bella sfida, soprattutto nelle sessioni di qualifica. Superata Curva-9 si arriva alla 10, entrando così nel terzo settore dopo aver percorso il secondo rettifilo più lungo della pista e in cui, anche quest’anno, si potrà usufruire dell’ala mobile. E qui troviamo subito la Caixa, tornante tirato al lucido per l’edizione 2021. Il fatto che potrà essere percorsa ad una velocità superiore rispetto a quanto eravamo abituati in passato, potrebbe rendere più difficile la concretizzazione di eventuali azioni di sorpasso da parte dei ploti.


Anteprima GP Spagna 2021: Aerodinamica e DRS

Affinché le vetture possano godere di una buona stabilità nei curvoni veloci, come possono esserlo ad esempio la 3 e la 9, i tecnici saranno volti a prediligere per una configurazione da medio-alto carico aerodinamico. Guardando poi al terzo settore, un altro punto sul quale si cercherà di fare molta attenzione sarà il set-up meccanico della monoposto. Si lavorerà dunque anche sulle sospensioni della vettura andando generalmente a preferire un assale anteriore un po’ più morbido a vantaggio di una migliore trazione in uscita dalle curve lente.

Il rettifilo principale del tracciato catalano

Confermate le due zone DRS presenti, praticamente nei soli due tratti rettilinei della pista. Lungo il rettifilo principale, di estensione poco superiore al chilometro, le vetture potranno disporre, grazie all’utilizzo dell’ala mobile, di una velocità extra di 14 km/h. Sul tratto opposto invece, a causa della lunghezza più ridotta (circa 500 m) il delta potrà raggiungere al massimo i 9 km/h. Data la conformazione del tracciato, la staccata di curva-1 e curva-10 saranno probabilmente i luoghi dove si concentreranno maggiormente le azioni di sorpasso, anche se, come detto in precedenza, bisognerà vedere quale sarà il reale impatto generato dalle modifiche alla Caixa.


Anteprima GP Spagna 2021: Carburanti e trasmissione

I consumi di carburante, risentendo dell’elevato carico aerodinamico richiesto dal tracciato, saranno dunque piuttosto importanti. Tuttavia data l’efficienza dei nuovi propulsori, unita all’ottimo lavoro svolto in questi anni dai tecnici delle aziende petrolifere, ad oggi bastano all’incirca 94 Kg di combustibile per completare la distanza dell’intero Gp (capacità massima del serbatoio 110 Kg). In più considerando che un eventuale ingresso da parte della Safety-Car comporterebbe un risparmio stimato in 1 kg al giro, i piloti potrebbero riuscire a portare a termine la gara anche senza ricorrere alle usuali tecniche di fuel-saving. Grazie alle 2900 cambiate totali (44 al giro nell’arco delle 66 tornate complessive) e alle temperature certo più fresche rispetto a quelle avute nel corso del Gp dello scorso anno (agosto), per la trasmissione non si prevede un impegno particolarmente probante, con i team che potrebbero puntare sull’utilizzo di cofani motore esenti da sfoghi particolarmente ampi per migliorare l’efficienza aerodinamica della propria vettura.


Anteprima GP Spagna 2021: Power Unit

Il circuito del Montmélo non risulta nemmeno troppo severo per il motore, di cui viene sfruttata la piena potenza per circa il 53% del giro. I tratti più severi non possono che essere dati dalle due zone DRS mentre per affrontate il mix di curve lente e veloci, presenti nel secondo e nel terzo settore, è necessario raggiungere un buon equilibrio tra l’erogazione di potenza generata dalla parte elettrica e da quella termica per evitare quei fastidiosi fenomeni di discontinuità che hanno un effetto penalizzante su guida e prestazione del pilota.

Power unit Mercedes W11

Per quanto concerne il recupero di energia, dalla parte cinetica (MGU-K) si possono riuscire a recuperare fino a 1365 KJ, mentre da quella termica (MGU-H) si ricavano fino a 2110 KJ. Il guadagno stimato mediante l’utilizzo dell’elettrico è di 1”3 del tempo sul giro e di 12 Km/h in termini di velocità di punta (tanto quanto l’avere il DRS spalancato lungo la retta principale).


Anteprima GP Spagna 2021: Impianto frenante

Secondo i tecnici Brembo, il circuito catalano, ricevendo un indice di difficoltà pari a 3, su una scala di valori che va da 1 a 5, è da considerarsi come a media intensità per l’impianto frenante. Valore che lo pone sullo stesso piano dell’appena trascorso evento di Portimão e a quel che ci si attende dagli appuntamenti di Monte Carlo (Monaco) e di Spielberg (Austria). I livelli di usura delle parti in frizione sono sempre comunque piuttosto elevati nonostante sia consono per i piloti correre in condizioni di forte vento e vi sia un lungo rettilineo in cui i l’impianto frenante riesce a scaricare efficientemente l’energia termica in eccesso.

Delle 16 curve presenti, solo 8 richiedono un reale intervento da parte dei piloti, con l’impianto frenante che entra in funzione per 14,75’’ secondi al giro (ovvero per il 19% del tempo totale della gara). Fino ad ora, in nessuno dei tre eventi iniziali si era registrata una percentuale così elevata. Anche i livelli di decelerazione media si attestano piuttosto elevati nel corso di un singolo passaggio, valori che raggiungono i 4 G. Un numero che sarebbe certamente più elevato se non venissero conteggiate le blande frenate alle curve 12, 13 e 14. Lo spazio di frenata medio si attesta sui 92 metri, anche se in due occasioni ne vengoni richiesti a malapena 70. Altro aspetto a indicare il grado della prova che i piloti stanno per andare a sostenere è il carico totale a spingere sul pedale del freno: ben 52,5 tonnellate.

Di queste 8 frenate, 2 vengono classificate come impegnative, 3 a media intensità e le restanti 3 come leggere. La più complicata sarà quella di Curva-10. I piloti vi arriveranno con una velocità di 328 km/h e applicando una forza di 201 Kg spalmati sul pedale del freno in 3,04 secondi, rallenteranno fino alla velocità di 79 km/h in 136 metri e raggiungendo così una decelerazione di 5,4 G.


Anteprima Gp Spagna 2021: Team in cerca di risposte…

Con il ritorno del Circus in quel di Barcellona, i tecnici avranno finalmente l’opportunità di toccare con mano il lavoro fatto sulle vetture 2021 e di metterlo a confronto con i tantissimi dati accumulati su questo tracciato nel corso degli anni. Un test importante che dirà tantissimo sul proseguo della stagione e al quale Mercedes e Red Bull si approcciano più agguerrite che mai. In quel di Portimão abbiamo visto la casa della stella a tre punte fare un altro passo in avanti sulla conoscenza della propria vettura. Le condizioni di forte vento non hanno messo a rischio l’esito del weekend, permettendo alla squadra di conquistare la pole position al sabato con Bottas e la vittoria alla domenica con Hamilton. La vettura non sembra comunque ancora soddisfare appieno i bisogni dei piloti, lamentatisi molto nel corso del weekend del set-up e soprattutto del bilanciamento.

Lewis Hamilton guida il gruppetto di testa del Gp del Portogallo 2021. Seguono momentaneamente Valtteri Bottas e Max Verstappen.

Barcellona sarà un banco prova importante per valutare i progressi fatti nel corso di queste prime gare, e la Red Bull non resterà certo ferma a guardare. Per la prima volta nell’era turbo-ibrida, gli austriaci si ritrovano tra le mani la più ghiotta possibilità di lottare con la Mercedes per il titolo mondiale. Per questo, nonostante il budget cap e il lavoro sulle vetture 2022 spinga i team a porre fine allo sviluppo 2021 prima del tempo, la squadra promotrice della nota bevanda energetica non sembra disposta a lasciare nulla di intentato. Almeno questo è quello che si evince dalle parole recentemente rilasciate dal proprio consulente, Helmut Marko: “Non possiamo tradire la fiducia di Max proprio ora, porteremo avanti lo sviluppo della vettura almeno fino alla pausa estiva. Glielo dobbiamo. Poi vedremo come sarà la situazione nelle classifiche per decidere come muoverci nella parte finale della stagione”.

Fattori finanziari e organizzativi che ovviamente hanno un impatto su tutte le scuderie, non solo su quelle in lotta per il titolo mondiale. Per quanto riguarda la Ferrari ad esempio, i tecnici, in quel di Portimão, avevano portato un fondo (finalizzato alla raccolta dati) che nonostante al venerdì abbia ricevuto dei feedback davvero positivi dalla pista e di conseguenza anche dai piloti, non è stato possibile utilizzare nel corso delle sessioni ufficiali del Gp da nessuno dei suoi piloti: vi era un solo esemplare a disposizione. ‘Problema’ che pare persisterà anche in Spagna, dove Leclerc e Sainz sembrerebbe non potranno ancora fare affidamento su questa determinata specifica nei momenti cruciali del weekend. Non è escluso un suo ulteriore utilizzo nelle prove libere finalizzato ad una migliore comprensione della vettura.

Charles Leclerc, Ferrari SF21, stagione 2021

In tempi di ‘magra’ non ci si può permettere di sprecare un solo centesimo, quindi prima di avviare la produzione di parti dalla realizzazione complicata e costosa è essenziale verificare diano un vantaggio tale da giustificarne la spesa. Detto questo, come nel caso di Mercedes e Red Bull, la Spagna sarà certamente un ulteriore terreno di confronto anche per la McLaren e la casa del Cavallino Rampante. Finora, in questo caso, è il team di Woking a dominare la scena, anche se specialmente Leclerc è comunque sempre riuscito a terminare le precedenti gare a ridosso di quella che al momento sembra essere la punta di diamante dei competitor: Lando Norris.

Alla Ferrari non sembra mancare molto per poter raggiungere e magari superare il suo diretto competitor. Barcellona sicuramente rivelerà un quadro ancor più preciso delle chance che la scuderia italiana avrà nell’inseguimento del terzo posto costruttori. Aghi della bilancia in questo acceso confronto anche i neo acquisti delle due compagini, Daniel Ricciardo e Carlos Sainz Jr, che in queste prime battute hanno patito entrambi qualche difficoltà di troppo a causa dell’ancora scarsa conoscenza del team e della vettura. Andare ora a correre su un tracciato da loro molto conosciuto (per il madrileno si tratterà anche del proprio appuntamento casalingo), potrà certamente dargli un’ulterore spinta in avanti in questo importante processo di apprendimento.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari Mercedes – Brembo

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Pubblicato da
Marco Sassara