Formula 1

Binotto esalta il team

Mattia Binotto analizza la prestazione di oggi, che ha visto Charles Leclerc giunto quarto ai piedi del podio e Carlos Sainz settimo. Il primo pensiero del team principal va al monegasco, autore di un brillante start che lo ha portato in terza piazza ai danni di Bottas: “Charles ha disputato una bellissima gara con un’ottima partenza e una buona gestione complessiva.”

Il focus di Binotto, però, va a sottolineare l’insieme della squadra: “Credo che vadano riconosciuti i progressi della squadra: questo è un risultato del team, non solo dei piloti. La macchina è decisamente migliorata rispetto allo scorso anno: sapevamo che sarebbe stata una corsa difficile sul fronte dell’usura gomme, ma è stata gestita bene da tutti, ingegneri, piloti. I progressi compiuti sono evidenti: basti pensare che qui a Barcellona nel 2020 fummo doppiati. In questo contesto, quindi, credo che non siano appropriati commenti che non diano atto ai passi in avanti della squadra, dando i meriti solo al pilota.”

L’obiettivo di questa stagione, per il valore espresso, è il terzo posto in classifica costruttori e il contendente più diretto è McLaren: “Credo che su questo tipo di circuiti, in cui il carico aerodinamico è importante, Ferrari abbia qualcosa in più rispetto a loro. Ora andremo a Monaco e poi vedremo anche sulla piste successive; poi, anche se poco, conterà anche lo sviluppo che si farà nel corso della stagione.”

Mattia Binotto, team principal Ferrari, stagione 2021

Oggi McLaren ha potuto contare anche su Ricciardo, finalmente più competitivo: “L’australiano è un grandissimo pilota, non lo scopriamo oggi, dovremo fare i conti anche con lui. Anche noi, però, possiamo contare sui nostri due piloti: sono entrambi molto forti. Oggi è stato un vero peccato per la partenza di Sainz, perché aveva anche lui un buon ritmo di gara.”

Il pensiero non può che correre verso le strade del Principato; un buon viatico sono stati i riscontri nel terzo settore della pista di Barcellona: “In questa porzione di tracciato, in cui sono importanti le basse velocità e l’uso dei cordoli, la vettura si è comportata bene, Lo scorso anno accusavamo solamente lì un secondo di ritardo. A Monaco, vedremo: di certo lì fa molta differenza anche il pilota e la sua confidenza con la vettura. Evidentemente, sarà un’opportunità disputare una buona gara, ma questo vale per tutti: il nostro obiettivo sarà far meglio degli altri.”

Si torna sulla partenza di Leclerc, il fiore all’occhiello del GP odierno targato Cavallino Rampante:Charles è sempre stato straordinario nel corpo a corpo, sia nel trovare il varco, che nel difendersi. Oggi non solo è stato autore di una gran partenza, ma si è tenuto dietro Bottas per tutti  il primo stint. Sapevamo che la nostra gara qui non era sul finlandese: quando si è fermato, abbiamo continuato sulla nostra strada.”

Leclerc, in radio, però, chiedeva riferimenti sui tempi di Bottas, non quelli di Ricciardo, sperando nel podio: “E’ giusto sia così da parte sua, così come dalla nostra, che vediamo tutti i dati, fornirgli quelli corretti. La sua attitudine è buona, è la voglia di vincere, cosa che di certo a Charles non va insegnata.”

La conclusione di Binotto punta, ancora una volta, i riflettori sul team nella sua interezza: “Oggi è stato un buon risultato di squadra: non solo per la vettura, ma per la comunicazione, il muretto, i piloti, la gestione delle gomme. Con Leclerc, eravamo orientati a finire la corsa con un unico stop, solo quando Perez si è fermato, abbiamo deciso di rifarlo anche noi, per sicurezza. Essere in grado, comunque, di terminare con un solo pit stop, significa aver ben interpretato i dati di telemetria, con numeri e modelli che consentono di gestirli correttamente.”

Anche sul fronte strategia e efficacia nei pit stop il bilancio è positivo: Se guardiamo a tutte le quattro gare fin qui disputate, la nostra squadra si è sempre ben comportata, mentre altre hanno commesso errori sulle strategie, seppure si sia trattato di GP sempre molto complessi, con condizioni particolari. Questo vale anche per i pit stop: magari non siamo i più veloci, ma siamo sempre i più consistenti ed oggi è l’aspetto più importante.”


Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys__

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Elisa Rubertelli