Le Rosse a Monaco fanno sul serio. Come di consueto nella stagione 2021, le vetture italiane scendono in pista da subito ben bilanciate. Quello monegasco è un percorso molto particolare, dove la confidenza con la vettura arriva poco a poco. Ciononostante Carlos e Charles si sono trovati a proprio agio fin dalle primissime curve. Senza il traffico di Latifi in curva 10 che ha rallentato Sainz e la grande correzione alle piscine di Leclerc, entrambi avrebbero ottenuto prestazioni migliori. Neanche a dirlo Mercedes e Red Bull non vanno dimenticate. Sappiamo quanto queste scuderie tendano a nascondersi durante il venerdì. A Monte Carlo l’importanza delle qualifiche è superiore rispetto a qualsiasi altro round del mondiale, con le FP3 che assumono un ruolo fondamentale nell’arco del fine settimana. Per questo, prima di trarre conclusioni affrettate, aspettiamo domani per capire il vero rendimento.
Gp Monaco 2021- Analisi telemetrica Fp2: Ferrari
L’adattamento di Carlos alla SF21 sembra completato. Giusto esaltare la sua prestazione che gli ha permesso di stare al passo del proprio compagno di squadra. Dando un’occhiata alla telemetria della Speed, notiamo come l’iberico abbia performato meglio di Charles nel primo e nel terzo settore. Mentre nel secondo sono ben 4 decimi che Leclerc rifila al madrileño. Sainz percorre la Sainte Devote 6km/h più rapido mentre il monegasco, interpretando meglio curva 3 e 4, raggiunge una velocità di percorrenza superiore alla Massenet (+9km/h) senza sacrificare la curva del Casinò. Stessa velocità nelle curve lente 5 e 6. La numero 55 accumula un ritardo in curva 7 che si traduce in un migliore spunto in approccio di curva 8.
Le velocità rilevate nel tunnel risultano le medesime. Mentre alla Nouvelle Chicane il monegasco prende un leggero vantaggio sul compagno, per poi fare una grande differenza al Tabaccaio con un delta di 11km/h. In uscita dalle piscine, anche grazie all’errore di Charles, lo spagnolo gode di una migliore trazione con un beneficio di 5km/h alla Rascasse. Alla Anthony Noghes restano 3 i Km/h di vantaggio per l’iberico, chiudendo il giro a poco più di un decimo da Leclerc.
Prendendo in esame la traccia relativa alla trasmissione, notiamo come l’approccio di Carlos alla Sainte Devote sia migliore. L’iberico stacca più tardi, riesce ad essere più rapido in percorrenza e allo stesso tempo registra una velocità di punta più alta sul rettifilo principale. Nonostante il delta alla Massenet le marce utilizzate e l’approccio in curva 3 sono pressoché identici. Leclerc riesce a guadagnare sul compagno in curva 6 e 8, grazie a una migliore trazione evidenziata dall’inserimento anticipato delle marce.
Staccando prima dopo il tunnel il monegasco esce meglio dalla Nouvelle Chicane. La capacità di Charles nel gestire la monoposto nel lento favorisce la trazione, come si evidenzia dalle cambiate in curva 12 e in uscita di curva 19. In questi punti il ferrarista riesce ad avere un vantaggio grazie all’inserimento anticipato delle marce rispetto a Sainz. Da notare come alla Rascasse il monegasco inserire la terza nel brevissimo allungo.
Sono tre i punti importanti che possiamo prendere in esame grazie alla telemetria relativa all’acceleratore: curva 3, uscita di curva 12 e 19. Molto interessante notare come Leclerc utilizzi il pedale del gas per controllare la sua Ferrari in percorrenza della Massenet. Al contrario Sainz lascia scorrere la sua monoposto senza utilizzare il gas, per poi riaprirlo momentaneamente prima di curva 4. La tecnica di Charles tramite la quale punta l’acceleratore per l’intera percorrenza di curva 3 lo favorisce, riuscendo ad accumulare un importante vantaggio sull’iberico.
Alla curva del Tabaccaio e alla Rascasse il monegasco predilige una guida più spigolosa, che di fatto gli permette di ruotare la vettura più velocemente e aprire il gas in anticipo. Tuttavia questo stile non paga, risultando più lento di Carlos in percorrenza. L’interpretazione nel T3 dello spagnolo garantisce un terzo settore più competitivo.
Gp Monaco 2021- Analisi telemetrica Fp2: confronto triplo
Esaminando il grafico della Speed, salta alla vista come nel primo settore il tempi di Leclerc e Hamilton siano pressoché i medesimi. Verstappen invece è leggermente più staccato. Il pilota Red Bull mette da parte questo ritardo in percorrenza di curva 3, dove paga un delta di circa 2km/h. Il miglior tempo delle FP2 per il monegasco arriva grazie ad un ottimo secondo settore, dove Charles raccoglie un vantaggio di 3 e 2 decimi rispettivamente su Lewis e Max. Benché il ferrarista in curva 7 e 12 riesca a portare più velocità all’apice, dove veramente riesce a marcare la differenza è al Tabaccaio, dove il ferrarista è più rapido sia in percorrenza che in uscita. Mentre in curva 8 è in ritardo rispetto ai competitor che mostrano la medesima velocità.
Verstappen mette da parte un leggero gap in percorrenza di curva 5 e 12 e Hamilton risulta il più lento dei tre alla Nouvelle Chicane. Alle piscine è Leclerc il migliore, con un delta di 12 Km/h sugli avversari. In questo punto Max riesce a essere più veloce di Lewis. Britannico che recupera molto terreno nelle ultime due curve, grazie a una grande interpretazione della Rascasse data dalla buona trazione in uscita.
Dal grafico delle cambiate è possibile notare come Leclerc riesca ad avere una migliore trazione in uscita della Sainte Devote, evidenziata da un anticipo nell’inserimento delle marce rispetto a Verstappen e Hamilton. Lewis ha un approccio diverso in curva 3 e 4. In percorrenza della Massenet l’inglese tiene la quinta marcia per poi scalare in quarta per l’approccio al Casinò. L’ottima trazione in uscita della Ferrari si evidenzia alla Nouvelle Chicane. In questo punto il ferrarista anticipa le cambiate, tanto che risulta l’unico dei tre capace di inserire la sesta nell’allungo che porta a curva 12. Alle piscine il monegasco lascia scorrere la monoposto affrontano i cambi di direzione in sesta.
Verstappen accumula un ritardo in trazione in uscita da curva 15-16. L’olandese arriva alla Rascasse con una marcia inferiore rispetto a Hamilton e Leclerc che, nel breve tratto che porta alla Anthony Noghes, inserisce la terza per gestire la potenza della sua Ferrari.
Valutando la traccia relativa all’acceleratore, rileviamo come Leclerc parzializzi l’acceleratore in percorrenza di curva 3, al contrario di Hamilton e Verstappen che rilasciano il pedale in entrata per poi riaprirlo in uscita prima di curva 4. Molto simile l’utilizzo del gas da parte dei tre piloti nel T2, fatta eccezione per curva 12 dove Charles e Lewis lo aprono in anticipo rispetto a Max.
Il ferrarista interpreta l’uscita dalle piscine in modo diverso. Tenendo il gas puntato alla 15 è il più veloce dei tre alla corda, per poi spalancare prima il gas. Tuttavia la maggiore velocità gli fa perde il posteriore controllato con un grande riflesso.
Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 e Umberto Stassi – @umberto_697
Telemetrie: Luca Bettiol – @BettiolLuca