L’obbiettivo nascosto di Sainz: battere Leclerc
Anche se per ora i risultati non lo dimostrano del tutto, il pilota spagnolo sta arrivando. Il Gp del Portogallo l’ha già messo in qualche modo in evidenza. Protagonista di una qualifica impeccabile, in cui ha ottenuto il quinto posto alle spalle delle sole Mercedes e Red Bull, Carlos Sainz Jr si è anche messo in mostra per l’ottima partenza in cui è riuscito anche ad avere la meglio di Sergio Perez.
Aspetti che il madrileno, resosi recentemente protagonista all’evento organizzato dallo sponsor ‘Estrella Galicia’ ha così analizzato: “Aver battuto Charles nella qualifica di Portimão non significa che riuscirò sempre a replicare questo risultato da ora in avanti. Mi sento ancora come se fossi un passo indietro rispetto a dove vorrei essere. Tuttavia, quella qualifica è stato un buon feedback per me, il segnale che il duro lavoro sta dando i suoi frutti. Dobbiamo continuare su questa strada. Per quanto riguarda la lotta interna con Charles, non ho bisogno di aggiungere altro. Sapete tutti quanto sia forte e veloce. Sarà molto difficile riuscire a terminare una gara davanti a lui, su qualsiasi pista”.
Tuttavia, dopo aver avuto uno stacco molto buono al via, il pilota della SF21 #55 non è riuscito a ripetersi poi alla ripartenza dalla Safety Car, perdendo così la posizione nei confronti del messicano della Red Bull e di Lando Norris (McLaren). “Mi sono preso dei rischi, sia in qualifica che in partenza. Forse avrei potuto fare qualcosa di più durante il riavvio dal regime di Safety Car” ammette lo spagnolo, “ma devo ancora capire come poter gestire al meglio la monoposto. Ho ancora bisogno di tempo per essere impeccabile in tutte le possibili situazioni che possono verificarsi durante un weekend di gara. Fa parte del processo di apprendimento. Abbiamo ancora 20 appuntamenti davanti a noi e la progressione sarà costante. Avere delle gare complicate fa parte del gioco e prima riuscirò ad affrontare queste difficoltà, prima sarò in grado di affinare il mio modo di lavorare affinché determinate situazioni non si ripetano più in futuro”.
Carlos ha poi finito con il concludere il Gp del Portogallo in 11° posizione, ritrovandosi così a lasciare Portimão a mani vuote. Una seconda parte di gara piuttosto deludente, determinata più che per demeriti suoi, dall’utilizzo inefficace della gomma Media. Compound che il solo Norris (oltre ai top team) sembra esser riuscito realmente a far funzionare a dovere. “Strategia? Abbiamo pensato a diverse soluzioni, ma poi, andare sulla Media ci è sembrata la scelta più logica” ha commentato il madrileno. “Nessuno era a conoscenza di quello che sarebbe potuto essere il rendimento della Hard. Poi ovviamente, con il senno di poi adesso sembra tutto semplice. Ciò che stiamo cercando di fare al momento è analizzare le ragioni che hanno compromesso il nostro rendimento sul compound medio. Abbiamo sofferto un comportamento troppo sottosterzante da parte della vettura, sicuramente più di quanto non l’abbia avuto Norris”.
“A quando la prima vittoria in Ferrari?” La domanda cercata e allo stesso temuta non solo dai piloti, ma anche dai tifosi della Rossa. Costretti ad una sofferenza a cui sembra non vi sia fine. “Non so quando riusciremo a lottare per questo obbiettivo” la risposta sincera di Sainz. “Penso che la squadra quest’anno abbia dimostrato uno step prestazionale davvero importante. Siamo sicuramente sulla strada giusta e ora abbiamo bisogno soltanto di tempo per fare in modo di avere di nuovo in futuro la possibilità di lottare per la vittoria. Per quest’anno l’obbiettivo più realistico credo possa essere il podio, e se ne avremo occasione, vi assicuro che lotteremo per ottenerlo. Per quanto mi riguarda, non conosco la vettura ancora come vorrei. Cerco di trascorrere ogni minuto a mia disposizione assieme agli ingegneri a studiare la telemetria e a cercare il modo di capire come poter riuscire ad estrarre la massima performance dalla vettura”.
Quel che traspare da quest’analisi è certamente un pilota che ha molta consapevolezza di sé. Carlos non ha paura (proprio come Leclerc) di ammettere i propri errori. Affronta i problemi, cerca di comprenderli e spinge verso ad una ulteriore crescita personale. L’immagine che trapela di lui è quella di una persona infaticabile e dedita al lavoro. Le ultime sue parole unite a quanto dichiarato da Binotto al termine delle qualifiche portoghesi: “Ha trascorso l’intera settimana a curare ogni minimo dettaglio” dimostrano con quanto impegno il pilota abbia iniziato questa avventura in Ferrari.
Lo scopo, non detto e non ammesso, per ovvie ragioni, vista la difficoltà dell’impresa, è senza dubbio quello di battere Leclerc. Non sarà facile. Carlos lo sa bene, tuttavia è incredibile quello che una persona può riuscire a fare se spinta da una grande motivazione. E sembra che lo spagnolo ne abbia da vendere.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari