33 anni dei quali 14 in Formula Uno. Spesi al volante senza alcun livore verso i compagni di squadra che lo hanno messo dietro. La cultura dell’invidia non vive nella testa di Sebastian, capace di instaurare un rapporto più che sincero con chi ha diviso il box. Certo è, prendendo in esame le ultime annate, che la sola correttezza non fa di Vettel un pilota felice. Il cronometro che tante soddisfazioni ha regalato in passato ora risulta ostile. Ricercarne i motivi non è affatto semplice. In esclusiva per FUnoAnalisiTecnica ci ha provato Leo Turrini. Il maestro, senza rinunciare alla consueta ironia insita nel suo dna, ha spiegato il suo punto di vista.
“Vettel è un problema. Bisogna dire che la Aston Martin, ex Racing Point, quest’anno evidentemente ha copiato male (ride), perché anche guardando alle prestazioni di Stroll la vettura risulta estremamente deludente. L’anno scorso, senza la penalizzazione di 15 punti per la questione dei particolari clonati, sarebbe arrivata terza nel mondiale. Mentre nella stagione attuale non si trova nemmeno tra le prime 5”.
Accantonata la doverosa premessa generale sulla monoposto, il giudizio deciso nei confronti del tedesco non tarda ad arrivare: “Detto ciò, risulta molto strano e anche imbarazzante che Vettel sia stato praticamente sempre dietro al canadese. In qualche maniera legittima, Lance ha questa nomea di figlio di papa, dove gli comprano prima la Williams, poi la Racing Point e infine la Aston Martin. Secondo me più avanti gli compreranno anche la Tesla…Non la macchina proprio l’azienda (Ride). Al di là di questo c’è sicuramente un problema con Seb. Benché Stroll non sia certo un pilota fermo Vettel sta andando troppo piano rispetto a lui. Bisogna capire se si tratta di un adattamento a una vettura comunque modesta o se il tedesco si trova in una crisi non reversibile.”
È inulte girarci attorno: il team mate è il primo “nemico” da battere. Se ci riesci il favore di tecnici e meccanici sarà sempre dalla tua parte, anche se le performance di entrambi risulteranno deludenti. Quanto detto è un po’ quello che sta succedendo in Aston Martin. Benché il rinomato marchio inglese punti molto sulle doti del cittadino più famoso di Heppenheim, avvolto dall’elegante British racing green Vettel sta vivendo la stessa situazione del 2020. Se tale scenario si protrarrà per tutto l’arco della stagione, secondo Turrini l’epilogo più sensato prevederebbe il ritiro dalle corse.
“Sebbene nel 2020 la Ferrari non fosse competitiva Leclerc qualcosa ha fatto vedere. Sebastian invece è stato asfaltato dal monegasco in una maniera devastante. Se gli succede la stessa cosa anche quest’anno con l’attuale compagno di squadra forse significa che è arrivato il momento di smettere. Dopo quattro campionati del mondo, essendo un personaggio che comunque fa parte della storia della F1, non può continuare a correre se dopo Leclerc vieni asfalto anche da Stroll.”
Saggio, l’ultimo ragionamento di Leo tiene in conto la prematurità del contesto “Tuttavia aspettiamo ancora un po’ perché quattro gare non sono molte. C’è tutto un campionato davanti e i giudizi appena espressi potranno senz’altro essere oggetto di revisione se cambieranno le cose”.
Per accedere all’intervista integrale dove l’opinione di Turrini svaria su diversi argomenti attuali e non, potete visitare il nostro canale Youtube tramite questo link.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
foto: Aston Martin