Formula 1

Anteprima GP Azerbaijan 2021: Ferrari cerca l’ottimizzazione del pacchetto

Anteprima GP Azerbaijan 2021: Ferrari cerca l’ottimizzazione del pacchetto


La Formula Uno è pronta di nuovo a tornare in pista ed affrontare un altro circuito cittadino a due settimane di distanza da quel di Monte Carlo. La domenica di pausa è servita a ricaricare le batterie. Energie che inizieranno ad essere messe a dura prova nella seconda parte del mese quando il Gp di Francia, fissato per il weekend del 18 – 20 giugno, darà inizio al trittico di eventi che si concluderà il 2-4 luglio con la doppietta austriaca. Tornando a concentrarci sull’attualità, purtroppo, dopo aver avuto modo di ritrovare alcuni tifosi andati ad occupare le tribune del Principato, a Baku torneremo ad avere il vuoto a cui il 2020 ci abituato. La decisione di correre a porte chiuse presa dagli organizzatori del Gp d’Azerbaijan a marzo non ha subito ripensamenti, preferendo di riaprire al pubblico quando la situazione sarà migliorata.


Anteprima GP Azerbaijan 2021: Orari e televisione

Gp Azerbaijan 2021: programmazione e orari del weekend

Anteprima GP Azerbaijan 2021: Layout

Il fatto che quello azero sia un circuito cittadino, non deve trarre in inganno. Baku e Monaco hanno ben poco in comune, se non il fatto di essere appunto delle piste ricavate tra le stradine di due ben note cittadine. La capitale dell’Azerbaijan, è posta sulle rive del Mar Caspio ad un’altitudine davvero insolita: a -28 metri sul livello del mare, depressione caratteristica dei bacini endoreici. Ormai presente nel calendario di F1 dal 2016 (unica stagione in cui l’evento venne disputato sotto la denominazione di Gp d’Europa), il tracciato di recente realizzazione, è giunto alla sua 5° edizione in sei anni (vi si è dovuto rinunciare nel 2020 a causa del Covid).

Layout circuito di Baku

Gli elementi che lo contraddistinguono (estensione 6,003 Km e articolato da 20 curve, 12 a sinistra e 8 a destra) sono essenzialmente tre: la prevalenza di curve lente a 90°, la suggestiva cornice offerta dal Castello e il lunghissimo tratto di 2 km a collegare Curva-16 a Curva-1 che i piloti percorrono in pieno quasi fosse un rettilineo (anche se snodato da 4 curve, queste vengono percorse tranquillamente in pieno). La quasi totalità dei tornanti viene affrontata in terza marcia, fatta eccezione per la 02, la 07 e il tratto della tortuosa città vecchia (Castello) che va da curva-08 alla 11, in seconda marcia. La carreggiata alterna spazi ampi, dove le possibilità di sorpasso sono più che garantite, ad alcuni davvero strettissimi: la larghezza di queste vetture permette a malapena il transito delle stesse nel tratto medioevale.


Anteprima GP Azerbaijan 2021: Aerodinamica e DRS

Mentre per le stradine del Principato era d’obbligo puntare sull’alto carico aerodinamico, in Azerbaijan le squadre tenderanno a ricercare la minor resistenza possibile per andare a sfruttare la velocità sul lunghissimo rettilineo che porta al traguardo (il più lungo della stagione). Tuttavia data la massiccia presenza di curve a 90°, si tenderà ad utilizzare un pacchetto da medio/medio-basso carico: compromesso necessario per dare un minimo di precisione d’inserimento soprattutto in ingresso del lentissimo tratto in salita che porta al Castello. Trovare il corretto bilanciamento aerodinamico sarà una delle maggiori sfide del weekend. Ovviamente come spesso avviene in questi casi, ne uscirà avvantaggiata la monoposto che godrà del corpo vettura più efficiente. Novità invece per quanto riguarda gli pneumatici con la mescola C5 al debutto sull’asfalto della capitale azera (leggi qui). Questo, oltre a far pensare ad un abbassamento dei tempi sul giro, dovrebbe aiutare i piloti a sopperire (in parte) alla mancanza di aderenza data dalla scelta aero-meccanica effettuata.

La W12 di Valtteri Bottas con il DRS aperto tra le stradine del Principato di Monaco

Driver che potranno contare sull’uso dell’ala mobile in due diverse circostanze. Il primo tratto DRS è posto tra Curva-2 e Curva-3, un breve allungo in piena accelerazione dalla seconda all’ottava marcia. Mentre l’altro è posto alla fine del lunghissimo rettilineo del traguardo. Seppur osservando dalla mappa le due zone siano di lunghezza equiparabile, il delta maggiore di velocità tra avere o no il dispositivo mobile azionato lo si avrà in corrispondenza del rettifilo principale, quando le vetture vi arriveranno oramai lanciate a tutta velocità. Differenza generalmente compresa tra i 15 e i 18 km/h, con valori più bassi nel secondo tratto. Ovviamente, queste rappresentano anche le zone in cui si concentreranno le principali azioni di sorpasso durante la gara.


Anteprima GP Azerbaijan 2021: Power Unit

Da un punto di vista tecnico, spostando l’attenzione sulla Power Unit, il circuito di Baku (insieme a Spa) è il tracciato dove la parte ibrida avrà il peso maggiore di tutto il mondiale. Sarà determinante per i piloti poter contare su un efficiente recupero dell’energia elettrica da parte dei due motogeneratori montati sulla propria vettura. Con la farfalla che resterà completamente aperta per oltre il 70% del tempo sul giro, l’apporto dell’MGU-H si rivelerà alquanto importante, anche se non verrà meno neanche l’MGU-K: in ben quattro occasioni i freni entreranno in funzione per oltre due secondi permettendo al motogeneratore cinetico di caricare le batterie anche in quelli che sono i tratti più lenti del tracciato.

Power Unit Honda

Anteprima GP Azerbaijan 2021: Carburanti e trasmissione

Il consumo di carburante è forse il fattore tecnico più critico. Per percorrere i 51 giri da 6.003 chilometri servirà imbarcare oltre 100 kg di combustibile a fronte dei 110 concessi da regolamento. Trovandoci a Baku, anche se nel 2019 non si è reso necessario ricorrere a un suo utilizzo, l’intervento da parte di una o più Safety Car è sempre da ritenersi molto probabile. Fattore che potrebbe permettere ai piloti una migliore gestione del carburante senza dover ricorrere alle tecniche di fuel saving.

Seppur la pista, con la sua estensione di 6 km e le sue 20 curve obblighi i piloti ad utilizzare i paddle dietro al volante circa 70 volte al giro, nell’intero arco della gara la trasmissione viene sollecitata un po’ meno rispetto al Gp di Monaco. 3600 scatti contro i 3900 dell’evento monegasco. Il lungo rettilineo, inoltre, permetterà di agevolare il raffreddamento di tutte le componenti e questo permetterà di utilizzare dei cofani motore un po’ più chiusi così da andare a favorire l’efficienza aerodinamica della monoposto.

Gli uomini Ferrari al lavoro attorno alla SF21

Anteprima GP Azerbaijan 2021: Impianto frenante

La pista azera viene classificata dai tecnici Brembo tra le più impegnative per i freni. Su una scala da 1 a 5, ha guadagnato un 4 sull’indice di difficoltà, lo stesso del circuito di Sakhir. Subito dopo la linea del traguardo il tracciato prevede quattro curve a 90°, molto impegnative per i freni, seguite da altre in cui l’angolo cambia continuamente e, di conseguenza, anche l’uso dei freni. La pista presenta diverse curve tecniche come ad esempio la 8, ovvero colei che dà inizio alla sequenza posta in prossimità del Castello.

Lunga 6 km, le sue 11 frenate azionano i dischi per poco meno di 20 secondi al giro: il doppio rispetto alla pista di Imola e 1,2 secondi in più rispetto a Monaco. Nonostante questo, il carico complessivo sul pedale del freno risulta essere minore di quello registratosi nel precedente appuntamento: 53,5 tonnellate. In 5 di queste 11 frenate la forza che il pilota deve imprimere non raggiunge nemmeno i 90 kg. Il più basso livello di decelerazione raggiunge a malapena i 3,8 G, con un impegno di 1,86 secondi. In 4 occasioni, invece, l’impianto frenante resta in funzione per oltre 2,13 secondi, il carico sul pedale del freno raggiunge un picco di 166 kg, non superando mai i 140 kg negli altri casi.

Delle 11 frenate, 4 sono dunque classificate come molto impegnative, 4 a media difficoltà e le restanti 3 come leggere. La più impegnativa non può che essere quella che i piloti affrontano alla prima curva: le monoposto vi entrano a 334 km/h, rallentano fino a 125 km/h in soli 1,85 secondi applicando una forza di 131 kg sul pedale del freno. In questo frangente subiscono una decelerazione di 5,5 G. Distanza di frenata: 107 metri.


Anteprima GP Azerbaijan 2021: Circuito più adatto a McLaren piuttosto che a Ferrari

Benché a Monte Carlo la Ferrari abbia ottenuto la sua prima pole position con Leclerc e conquistato un ottimo secondo posto grazie alla prestazione convincente di Sainz, le aspettative per Baku non sono altrettanto alte. Sebbene il secondo settore del tracciato azero potrà esaltare le buone caratteristiche della vettura, i tratti ad alta velocità di percorrenza metteranno in difficoltà la Rossa. Il deficit di cavalli rispetto ai propulsori Honda e Mercedes si farà sentire parecchio nel T3, dove la sezione di 2,2 Km da affrontare in flat out per raggiungere curva 1 risulterà cruciale per ottenere un buon tempo sul giro.

I tecnici di Maranello hanno preferito concentrasi sulla comprensione dell’auto in questo 2021, consci che il poco tempo a disposizione per sviluppare la monoposto non avrebbe portato risultati migliori. Con la maggior parte degli sforzi profusi verso la nuova era regolamentare, gestione delle mescole e ottimizzazione del pacchetto forniscono quindi vantaggi superiori. Malgrado la SF21 condivida il telaio con la “sfortunata” cugina SF1000, i gettoni spesi al retrotreno hanno decisamente migliorato le cose. Il bilanciamento rispetto alla passata stagione non è più una chimera, con i piloti che sono in grado di fornire i feedback necessari per la messa a punto della vettura.

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21, Monaco 2021

Dopo la parentesi monegasca, in cui Norris è comunque riuscito a limitare i danni giungendo sul gradino più basso del podio, McLaren è pronta a lanciare il contrattacco. La lotta con Ferrari per aggiudicarsi il terzo posto finale è appena iniziata. Potendo disporre dei cavalli e dell’efficienza della PU tedesca, sulla carta la MCL35M parte con i favori del pronostico in questa particolare sfida. Gli uomini del Cavallino dovranno essere bravi a trovare il giusto compromesso, per garantire una buona velocità sugli allunghi pur mantenendo alta la competitività nei settori guidati. Oltre al bilanciamento aero-meccanico sarà cruciale scegliere la corretta configurazione dell’ibrido, per “spalmare” i cavalli proporzionati dall’elettrico. Al riguardo, la minore potenza dell’ICE in relazione ai competitor ha reso la coperta spesso troppo corta. Malgrado l’approccio molto cauto trapelato dalle parole di Mekies (clicca qui per saperne di più), in casa Ferrari sono convinti di poter disputare un ottimo fine settimana.

Decisivo nella lotta al terzo posto anche l’apporto di Daniel Ricciardo, pilota che finora non ha certamente brillato al volante della McLaren e che a Monte Carlo ha toccato il picco più basso di questa sua esperienza. Urgono risultati da parte sua.

Daniel Ricciardo, McLaren MCL35M, Monaco 2021

Anteprima GP Azerbaijan 2021: Al vertice nessuno accetta si essere il favorito

Discorso diverso per Red Bull che invece è decisa, ora che ha una vettura in grado di lottare per il titolo a spingere almeno fino alla pausa estiva per non lasciare nulla di intentato. Galvanizzata dalla vittoria ottenuta a Monte Carlo e dall’essere in testa in entrambe le classifiche iridate, per il team austriaco è il momento di spingere sull’acceleratore. Mercedes dopo la sonora battuta d’arresto ora è più determinata che mai a riprendersi quanto perso nel precedente appuntamento, ma nessuna di loro è disposta ad assumersi il ruolo di favorita per la vittoria finale dell’evento. La coppia Wolff-Hamilton come quella data da Horner e Verstappen continua ad indicare nell’altro il pacchetto con il maggior potenziale. Baku manderà in archivio il primo quarto di campionato. Ritrovarsi in vantaggio alla fine di questo evento garantirà, a chi vi riuscirà, di trarne una buona spinta emotiva per affrontare la restante parte dell’anno.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari – Mercedes – Red Bull

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Marco Sassara