Essere Sebastian

Essere Sebastian: il professore e il pilota

Sebastian lavora sodo, gara dopo gara, solido e concreto, magistrale nel capitalizzare il risultato di questa F1. Dopo il podio di Baku, l’Aston Martin ritorna nei ranghi, navigando a vista a centro classifica. Ma Vettel, da bravo capitano coraggioso, sfrutta al massimo la potenzialità della sua vettura e si premia con un altro arrivo a punti. La sfortunata qualifica di Stroll e il mancato ingresso in Q3 non sono parsi certamente ottimi biglietti da visita per la domenica. Nonostante questo, le monoposto verdi sono tornate brillanti in gara grazie a una magistrale gestione delle gomme.

Vettel si mette in cattedra e fa il professore. Detta un ritmo impressionante con le hard, mostra i muscoli esibendosi in tre splendidi sorpassi. Da manuale quello su Ocon in curva otto, poderoso quello su Sainz, impeccabile quello su Alonso. Campioni che si danno battaglia sfidando il tempo e i limiti delle loro vetture, sempre pronti ad animare, a infiammare, a resistere. Sebastian parte all’assalto, cavalcando la razionalità, fiutando ogni opportunità, ma non per questo smettendo di emozionare.

Sebastian Vettel, French Gp.

Poco da inventare, non troppo da dire. Eppure Sebastian, al Paul Ricard, dà una lezione indimenticabile, di guida e di lucidità. Il ritmo, a dispetto della mescola più dura, è indiavolato, il passo svelto consente di insediare e di braccare. Certo, lontano dai piani alti, ma questo non importa. Ciò che conta è constatare l’evoluzione dell’Aston Martin, partita in sordina, e ora pronta ad affermarsi stabilmente a punti. Ciò che soddisfa è notare la confidenza sempre maggiore con Honey Ryder. La timida freddezza che ha caratterizzato le prime gare della stagione lascia ora il posto a un feeling speciale, costruito sulla fiducia, evolutosi in un perfetto accordo. Un sodalizio fruttuoso che promette altre soddisfazioni.

La P9 regala due punti e la consapevolezza che, con un pizzico di fortuna o qualche piccola variabile, si sarebbe potuto ottenere qualcosa di più. Tuttavia Vettel si dice soddisfatto del bottino, a maggior ragione su una pista che non ama particolarmente. Ma soprattutto Sebastian è felice della progressione continua e del deciso miglioramento in atto. Sensazioni positive che si potranno tradurre in nuove soddisfazioni, delicate come carezze, poiché non sanno di rivalsa, ma solo di compiaciuta affermazione.

Perché #EssereSebastian significa assaporare il bello dimenticando ogni rancore, affrontare il futuro con un sorriso fanciullo, guardare al domani con rinnovata fiducia. Vettel: professore in pista e maestro di vita, pilota razionale dall’animo ribelle.


Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco

Foto: Aston Martin Cognizant Team

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Veronica Vesco