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Verstappen e Hamilton divisi anche sul giudizio dei fatti di Baku

Ne abbiamo diffusamente parlato ieri in un approfondimento dedicato (leggi qui): il Gp di Francia coinciderà con l’introduzione di più serrati controlli sulle ali posteriori e soprattutto sulle modalità con le quali i team usano le gomme Pirelli. Un giro di vite necessario dopo gli accadimenti del Gp di Azerbaijan nel quale Max Verstappen e Lance Stroll hanno perso il controllo delle rispettive monoposto a causa del cedimento di una delle due coperture posteriori.

Problema che la Pirelli ha voluto approfondire con un’indagine che ha stabilito che non v’è alcuna correlazione con eventuali difetti di fabbrica o con la presenza di detriti in pista. Il costruttore italo-sinico, dunque, rilancia la palla nell’altra metà campo sollevando se stessa dalle responsabilità circa l’accaduto. La FIA è con la P-Lunga e per questo ha preteso verifiche più attente e puntuali.

Naturalmente, nelle consuete conferenze del giovedì, molti protagonisti sono tornati, rintuzzati dai media, su questa vicenda che potrebbe essere l’ago della bilancia in un campionato del mondo tiratissimo. Tra i primi ad esprimersi Lance Stroll che ha posto l’accento sulla questione fortuna, allontanando quelle voci che vogliano l‘Aston Martin essere tra i team sotto la lente d’ingrandimento della FIA: “E’ stato frustrante terminare la gara in quella maniera. La vettura andava molto bene e alla fine sarebbe potuto arrivare un risultato molto importante. Può succedere, sono le corse. Sono stato fortunato nell’impatto. Fisicamente – ha aggiunto il canadese – sono al 100%. Credo che Aston Martin e Red Bull non abbiamo fatto nessun errore sulle pressioni durante il fine settimana di Baku. Non ho molto da dire su Pirelli. Spero che le nuove pressioni garantiranno la giusta sicurezza“.

Sulla stessa lunghezza d’onda il compagno di scuderia che ha elogiato il fornitore di pneumatici: “Credo che Pirelli abbia fatto un ottimo lavoro, come sempre. Dalla mia parte – ha riferito un Vettel ancora raggiante per il secondo posto azero – non ho avuto nessun problema e non ho niente da dire al riguardo. Seguiremo come sempre le prescrizioni relative alle pressioni, ma quello che è importante, al solito, sarà pensare alla nostra vettura per trovare il giusto bilanciamento“.

Se nel mondo Aston Martin non c’è critica manifesta nei riguardi di Pirelli, la situazione è diversa in Red Bull. Max Verstappen è andato all’attacco, come avvenne dopo il GP di Baku e non le ha mandate a dire nel suo solito stile schietto e a tratti provocatorio. Evidentemente Helmut Marko è un ottimo insegnante. “Penso che il comunicato di Pirelli sia un po’ vagoha arringato il capoclassifica – Sulle pressioni non abbiamo fatto nulla di male, è stato tutto coerente e conforme al regolamento e abbiamo seguito le loro direttive. Siamo sicuri di non avere commesso nessun errore con le pressioni delle gomme a Baku“.

Capitolo chiuso? Non per il campione del mondo in carica che, dal suo punto di vista, scagiona Pirelli e pretende pieno rispetto delle prescrizioni della FIA: “Questa volta la Pirelli non ha alcuna colpa. Mi ha sorpreso il fatto che alcune regole siano state chiarite; è importante che tutto sia controllato correttamente. Vorrei maggior controllo su come vengono utilizzati gli pneumatici. Specie la pressione delle gomme deve essere monitorata più attentamente. Credo – ha ribadito Hamilton – che la gestione delle gomme qui in Francia avrà un ruolo molto importante. La sfida sarà trovare la giusta configurazione della vettura per riuscire a tirar fuori la massima performance dalla vettura. Ne abbiamo bisogno, anche perché le ultime due gare sono state difficili. Abbiamo imparato molto e se restiamo uniti nulla è impossibile. Arriviamo qui al Paul Ricard consapevoli del fatto che abbiamo fatto buone gare negli anni scorsi. Ma le Red Bull sono molto veloci quest’anno“.

Lewis Hamilton e Max Verstappen

Al coro si è aggiunto anche Charles Leclerc che invoca l’intervento della Federazione nel verificare l’eventuale infrazione delle norme: “La sicurezza in F1 è la prima cosa alla quale si deve guardare. Per questo è responsabilità dei team rispettare tutte le regole. Credo che sia compito della FIA, e non mio, capire se qualcuno no lo fa“.

Il giovedì è giornata di parole. E sull’argomento del giorno ne sono state proferite a fiumi. Da domani la storia cambierà perché i delegati della FIA inizieranno il loro lavoro. E se qualcuno avrà applicato il protocollo in maniera libertina lo capiremo al di là delle singole valutazioni dei protagonisti.

Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Aston Martin

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Diego Catalano