Wolff non delude mai. Ogni sua dichiarazione è tagliente come una lama, ogni frase ha la potenza di un tuono. Mai banale, a metà tra profetico e sarcastico, si scaglia contro il malcapitato di turno senza concedere sconti. Ultimamente, come è facile immaginare, il bersaglio prediletto è la Red Bull. Non bastassero le polemiche relative all’ala posteriore della vettura di Milton Keynes, (per approfondire leggi qui) ora l’irriverente Toto parla di manifesta superiorità dei rivali ed emette sentenze anche riguardo ai piloti.
Secondo il caustico Wolff, la Red Bull ha tutte le carte in regola per essere la favorita nella lotta al titolo. C’è spazio anche per una stoccata degna di questo nome, poiché, a detta di Toto, la RB16B avrebbe dovuto centrare tutte le pole position dall’inizio della stagione. Velocità ed efficienza sarebbero le armi micidiali dei bibitari: “La Red Bull non può negare il ruolo di favorita, questa è la realtà. In verità la Red Bull avrebbe dovuto conquistare la pole in ogni gara perché hanno il pacchetto più veloce.“
Senza tanti giri di parole Wolff sintetizza il suo pensiero riguardo a un presunto vantaggio degli avversari, ma allo stesso tempo sottolinea il fatto che abbiano sprecato parte del loro potenziale, anche a causa di qualche défaillance di troppo da parte dei piloti. Toto non fa sconti a nessuno, neppure al fresco leader del mondiale Max Verstappen. L’olandese, a suo dire, ha un talento innegabile, ma sbaglia ancora. Si tratta di piccoli errori, di sviste, di minuzie, ma quanto basta per complicarsi la vita nella rincorsa al titolo. Specie se l’avversario è un campione infallibile del calibro di Lewis Hamilton.
Verstappen dunque può pensare di vincere il mondiale? Secondo Wolff è un’ipotesi plausibile, in quanto finalmente dispone di una vettura abbastanza competitiva. La Red Bull, quest’anno, pare in grado di assecondare il suo pilota di punta e Max appare determinato come non mai. Toto è convinto:
“Verstappen può farcela, ma commette ancora alcuni piccoli errori perché è giovane. La sua velocità e il suo controllo della monoposto risultano eccellenti, ma non può più permettersi di commettere errori visto che Lewis è al top della forma. Per Max si tratta di una nuova sfida che non ha mai sperimentato prima d’ora in Formula Uno. Quindi la situazione risulta conveniente per noi.”
Un pugno e una carezza, in perfetto stile Wolff. Toto riconosce l’abilità dell’olandese, ma rimarca quanto Lewis, grazie anche all’esperienza, sia uno scomodo cliente. La morale della favola si deve leggere tra le righe, come spesso ci ha abituato l’attitudine sorniona del direttore esecutivo Mercedes. Le Frecce Nere hanno perso un po’ del loro smalto e, per la prima volta nell’era turbo ibrida, si trovano a rincorrere, ma possono comunque contare sull’eccellenza di Hamilton e sulla concretezza di Bottas, il che rappresenta un’ottima assicurazione. Red Bull ha forse il vantaggio di una maggiore potenza, che, in alcuni casi, si traduce in supremazia. Tuttavia non sempre e non continuativamente.
Inoltre Max è alle prese con la sua prima vera sfida e questo potrebbe, secondo Wolff, rappresentare un’arma a doppio taglio. Per l’olandese volante non si tratta più di centrare un podio oppure di conquistare una vittoria occasionale. In una lotta mondiale servono costanza e raziocinio: grinta e ambizione possono non bastare. Soprattutto bisogna bandire la foga, il fuoco sacro che agita gli scalpitanti campioni. Essenziale nell’ispirare, può rivelarsi brutale nel condannare. E chi si gioca la partita contro Mercedes e contro Hamilton non si può permettere il minimo inciampo. Pena scomparire, ancora una volta, dal firmamento iridato.
Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco
Foto: Mercedes – Red Bull