Il Circus di F1 si sta spostando in Ungheria, luogo dove si terrà l’ultimo impegno stagionale prima della pausa estiva. Ad analizzare le peculiarità dell’Hungaroring, per l’occasione, il team Ferrari ha scelto di schierare Riccardo Adami, ex ingegnere di pista di Sebastian Vettel, che da quest’anno vediamo affiancato alla ‘new entry’ Carlos Sainz Jr.
Come al solito si parte con un commento inerente al tracciato: “Sono oramai molti anni che ci rechiamo all’Hungaroring e tornarci è sempre un immenso piacere” ha esordito il tecnico italiano. “Si tratta di un circuito piuttosto unico nel suo genere e tra i permanenti è sicuramente quello ad avere la velocità media, in percorrenza curve, più bassa. Occorre dunque disporre di un alto carico aerodinamico con l’efficienza, che invece, non sarà così importante come in altri appuntamenti”.
“Le temperature potrebbero giocare un ruolo piuttosto importante, quindi bisognerà dedicare una certa attenzione al sistema di raffreddamento se non si vuole incorrere in problemi indesiderati lungo il percorso” ha proseguito l’ingegnere bresciano. “Nonostante la stagione estiva non è raro incontrare delle brutte giornate, con il rischio di temporali da considerarsi sempre dietro l’angolo. Per questa ragione, anche se non sembra esser prevista pioggia per il weekend, il team si preparerà comunque ad affrontare un simile scenario”.
Essendo il tecnico di pista di Sainz, per Adami è risultato abbastanza semplice andare a rilasciare un commento sul rapporto tra gli attuali alfieri del Cavallino: “Tra Sainz e Leclerc si è subito instaurato un ottimo rapporto. Lavorano molto bene assieme, c’è sinergia e noi cerchiamo di sfruttarla trascorrendo più tempo possibile assieme a loro. Promuoviamo incontri in cui possiamo discutere dell’esito della gara e degli sviluppi. Riteniamo i loro feedback essenziali per i progressi futuri”.
Lo spagnolo si dimostra all’altezza del proprio compito ogni giorno che passa ed è da tutti ritenuto il pilota che meglio ha superato la fase di adattamento derivante dal passaggio ad un’altra squadra.
Non solo, secondo il tecnico lombardo, Sainz avrebbe portato in squadra una nuova visione d’inseme derivante dalle modalità di lavoro apprese nel corso della sua, seppur breve, intensa carriera in F1: “Considerando che Sainz ha soltanto 26 anni, posso dire di essere rimasto molto impressionato dalle sue performance. Si è sempre contraddistinto per l’ottimo passo mostrato in gara. Ha avuto l’opportunità di lavorare all’interno di diverse squadre e questo gli permette di portare con sé un gran bel bagaglio d’esperienza. Abbiamo tenuto diversi meeting con tutti i gruppi di lavoro in fabbrica, incontri ai quali Carlos ha partecipato e durante i quali è stato capace di trasmetterci molte delle motodologie di lavoro apprese all’esterno“.
Esperienze dalle quali il team sta cercando di attingere fino in fondo: “Partendo dai trascorsi con McLaren, Renault e Toro Rosso, stiamo andando anche alla ricerca di quello che può essere il miglior compromesso per la nostra vettura sia a livello di set-up che di stile di guida”.
“Siamo davvero molto felici di averlo con noi” la chiosa finale di Riccardo Adami.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – Ferrari