Per la prima volta nella storia della F1 assistiamo alla Sprint Race. Che piaccia o no ha offerto più spunti di analisi in vista della gara di domani. A prendersi la pole è stato ancora una volta Verstappen, a cui si è accodato Hamilton. Formidabile la Ferrari di Leclerc, ma aspettiamo le conferme durante ‘la vera’ corsa.
Importante da comprendere è l’approccio che i team hanno deciso di avere per la sprint race. Per questa sorta di gara del sabato i piloti in pista hanno tenuto un ritmo quasi da qualifica, girando a quattro secondi dalla pole di ieri. Una grossa incognita era la gomma con cui affrontare questa qualifica. Le squadre avevano scartato con decisione la Hard questa mattina. Quasi tutte le simulazioni portate avanti nelle ultime prove libere sono state effettuate sui compound Soft e Medium.
In particolare, per simulare la sprint race, in molti hanno testato la gomma rossa. Mescola che è stata poi scartata al via da quasi tutti. Largamente utilizzata la gomma Media. Gli strateghi di alcuni team hanno deciso di scommettere sul compound Soft montandolo su uno dei due piloti. Bottas, ad esempio, è stato uno di questi. Detto ciò, ricordiamo che tale gomma corrisponde all’incirca alla Soft del 2018. Parliamo quindi di una High Working Range, dotata di una finestra di funzionamento piuttosto alta, che si sposa bene con le caratteristiche del tracciato inglese. Silverstone è piena di curve veloci ad ampio raggio in cui viene immessa molta energia negli pneumatici. Di conseguenza sono alte le temperature che si generano.
Non a caso verso il tredicesimo giro molti piloti hanno cominciato ad accusare del blistering sulle proprie F1, fenomeno che si può riscontrare una volta che le mescole vanno in overheating e superano la finestra ottimale. Il fenomeno è apparso sulle due vetture in testa che montavano gomma Medium, ma anche sulla vettura di Bottas, avente mescola Soft. La differenza tra le due non è quindi risultata essere decisiva ed entrambe hanno dimostrato di essere in grado di affrontare la distanza di questa mini corsa.
Un vantaggio della sprint race è che ci offre degli stint molto puliti su cui poter portare avanti delle analisi. Non ci sono stati degli avvenimenti tali da influenzare il dato ‘puro’ sul passo gara.
Come ci si poteva aspettare i dati confermano l’enorme forza dei due piloti in testa. Non a caso la qualifica si decisa alla partenza. I due contendenti al mondiale di F1 avevano un passo troppo simile per ingaggiarsi l’un l’altro. Bottas è stato escluso dai giochi quasi da subito e ha poi mantenuto un ritmo di tre decimi più lento. Ottima prestazione della Ferrari di Leclerc che fa promettere bene per la gara vera e propria di domani. Già il venerdì avevano lavorato molto sulla lunga distanza per riuscire a contenere al meglio il degrado.
In questo assaggio della corsa di domani abbiamo intravisto una Ferrari capace di rimanere attaccata al gruppo di testa. A meno che non succeda qualcosa, di più è difficile da sperare. Ciononostante, il passo di Leclerc è stato superlativo se si considera che la McLaren di Norris ha girato in media 6-7 decimi più lenta. A parità di gomma. Vuoi per il ridotto tempo per le prove libere, vuoi per il lavoro portato avanti a Maranello, oggi la SF21 ha dimostrato di aver fatto un importante passo avanti. Domani tutto ciò dovrà confermarsi, anche tenendo conto che si correrà alle 16 e l’asfalto sarà più caldo.
A centro gruppo ci aspettiamo una lotta a tre. Oltre all’Alpine e all’Aston Martin Cognizant F1 , in conflitto da inizio stagione, domani potrebbe aggiungersi anche la Williams di Russel. La scuderia di Grove sta facendo dei passi avanti non da poco, riuscendo a star dietro al talento del proprio pilota. Sulla lunga distanza Russel potrebbe avere qualche problema in più rispetto alle altre vetture. Il passo è stato buono, quasi a livello dei competitors. Detto questo c’è da mettere in chiaro che per la sprint race il quantitativo di carburante era notevolmente minore, per cui ci aspettiamo che nelle prime fasi di gara la Williams si trovi maggiormente in difficoltà rispetto a quanto visto oggi.
Ottima posto di partenza per Alonso, che dopo l’uscita in Q2 aspettava il riscatto. Ancora da capire quanto abbia messo del suo e quanto sia stato merito della sua F1. Dopo le prime prove libere Fernando ha avuto non pochi problemi con il bilanciamento. Problematiche che sono riemerse anche oggi. Con il passare dei giri lo spagnolo ha sofferto molto con l’anteriore. La gara di domani sarà molto lunga per loro. Discorso simile perla squadra di casa, l’Aston Martin, che con Vettel domani potrà dire la sua. Anche per i padroni di casa sarà complessa la gestione delle gomme, anche se sembrano essere messi meglio rispetto alla scuderia transaplina. Verso la fine della sprint le mescole erano ormai finite per il tedesco.
Dando uno sguardo alla gara di domani, tutti i piloti potranno decidere con quale gomma effettuare la partenza. Assisteremo quindi ad una gara di F1 aperta. Molto probabilmente i top team cercheranno di andare sulla sosta unica. Ciò costringerà all’uso della mescola Hard nel secondo stint. Il doppio pit-stop rimane tuttavia sulla carta. Molto dipenderà dal degrado che troveremo domani. A livello di strategie, l’undercut tornerà ad essere un’arma molto potente vista la maggior usura degli pneumatici.
F1-Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
F1-Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari – Red Bull