F1. Nelle parole post gara di Mattia Binotto, team principal di Scuderia Ferrari, abita un comprensibile mix di soddisfazione e realismo, con un’inevitabile punta di rammarico per un secondo posto che mai come oggi possiede un retrogusto di vittoria. Ma, come detto, in bocca non resta l’amaro, vista la solidità della prestazione complessiva del team espressa nella tre giorni di Silverstone: “Sognare è possibile, ma anche essere realisti: se non succede niente davanti, quelli che ci precedono sono più veloci ed è stato proprio così. Porgo i miei auguri a Verstappen, che sto sta effettuando dei controlli in ospedale, spero vada tutto bene. Bisogna dire che Hamilton era più veloce di noi: certo, è un dispiacere ci abbia passati a soli tre giri dalla fine ma, appunto, bisogna essere realisti. “
E ora spazio al (consistente) bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo espresso un buon ritmo gara ed è quanto che più conta per noi. Dopo il, se così si può definire, “disastro” in Francia la squadra ha lavorato bene: sono tre gare consecutive in cui il nostro passo in corsa è positivo. Siamo rimasti concentrati su noi stessi, cercando continuamente di migliorarci: venire qui a Silverstone e disputare una buona qualifica e poi portare casa un secondo posto ci fa molto piacere.”
Si passa all’analisi singola dei piloti di F1: “Charles è stato molto bravo per tutto il weekend: il venerdì in qualifica, per nella mini race e anche oggi. Carlos più sfortunato: peccato il problema al pit stop ad una pistola che gli è costato una posizione importante. Quando ha avuto strada libera, Carlos ha girato molto forte ed è un riscontro importante per noi.”
Poi Binotto esamina la prima parte di gara: “Guardando i dati GPS, non possiamo dire fossimo alla pari con Hamilton, perché in quel frangente stava salvaguardando gli pneumatici, gestendoli, visto il loro rischio di blistering su quel tipo di compound. Stando davanti a Bottas, però, all’inizio facevamo noi il ritmo: ciò a conferma dell’importanza della qualifica e della conseguente posizione in griglia.”
Inevitabile chiedere al team principal italiano la sua opinione sulla collisione Verstappen-Hamilton del primo giro alla Copse, visto anche l’impatto consequenziale dell’episodio sulla gara sua squadra. “Un incidente così può sempre succedere in F1, ma credo sia un peccato. Nella prima tornata è stata espressa aggressività da parte di entrambi, Hamilton ci ha provato in tutti i modi. Penso che la penalizzazione a suo carico sia stata corretta, ancora una volta è stata presa una decisone giusta da FIA e commissari. Max forse avrebbe potuto pensare che la sua gara non si sarebbe giocata al primo giro.”
E già tempo di proiettarsi verso il GP d’Ungheria: “Sappiamo che è una pista che si può adattare meglio alla nostra vettura, ma ancora una volta farà molto caldo, quindi l’usura delle gomme anteriori sarà un tema da tener presente, per cui dovremo stare molto attenti, preparandoci al meglio. Queste ultime gare fanno ben sperare per quella che è stata la nostra progressione, ma non bisogna nemmeno pensare di poter essere più forti di Verstappen con una Red Bull o di Hamilton con una Mercedes. Andremo in Ungheria per fare del nostro meglio e combattere, avendo visto che ogni gara può sempre riservare sorprese. Cercheremo di disputare una bellissima qualifica per partire davanti in corsa.”
Alla luce del weekend inglese e del trend in crescita degli ultimi tre Gran Premi di F1, si torna a parlare della classifica costruttori caratterizzata dalla lotta con McLaren: “Forse altre volte non mi ero spiegato bene, ma l’ho detto anche anche prima dell’inizio di questa stagione: questa squadra può arrivare terza. Lo ha già fatto, ad eccezione del 2020, anche conquistando spesso la seconda piazza. Il terzo posto nel mondiale costruttori è indubbiamente una nostra ambizione, ma prima ancora il nostro obiettivo è quello di migliorare su ogni aspetto come squadra. Lo stiamo facendo e si sta vedendo dal passo gara, quindi penso che la terza posizione non sarebbe nient’altro che il risultato scontato della qualità del lavoro compiuto.”
F1-Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys__
F1-Foto: Ferrari