Formula 1

Gp Inghilterra 2021-Analisi prestazionale gara: Ferrari ottima sulla media, Mercedes imprendibile con le Hard

Sul suolo britannico il sette volte campione di F1 torna a vincere dopo una lunga astinenza. Con Verstappen fuori dai giochi, Leclerc ha potuto dire la sua. La vettura di Maranello ha portato a termine una gara che segna un punto di svolta nel campionato. Più arretrata la McLaren, che in certe circostanze ha faticato.
Sono bastati pochi metri per il primo enorme colpo di scena. Non è questo il luogo per giudicare la collisione, tuttavia la bandiera rossa ha consentito alle squadre di montare una gomma nuova. Quasi tutti hanno optato per una nuova Media, tranne i due alfieri della McLaren.

Solo Perez ha mantenuto la sua scelta e ha smarcato la Hard. Il pilota messicano è diventato quindi un riferimento per tutta la griglia. La gomma più dura della gamma Pirelli corrisponde all’incirca alla Hard del 2018. Si parla quindi di una gomma con una finestra di temperatura abbastanza alta, in grado di adeguarsi molto bene alle temperature odierne dell’asfalto, intorno ai 50°C. Sempre per tale motivo, la Soft è stata completamente snobbata.

Alla ripartenza abbiamo assistito ad una battaglia cronometrica tra Leclerc e Hamilton. L’inglese si è trovato ad un bivio sul come gestire la penalità di dieci secondi assegnatagli dai commissari. Al muretto Mercedes gli hanno ordinato di spingere e cercare di sopravanzare il ferrarista in modo da costruire il gap necessario per scontare la penalità e mantenere la testa della corsa. Ciononostante, il britannico ha fatto fatica ad avvicinarsi alla vettura italiana. Innanzitutto per via del passo della Ferrari, ma soprattutto a causa della gestione delle mescole.

La Mercedes AMG F1 W12 ha accusato del surriscaldamento su entrambi gli assi. Verso il ventesimo giro sull’anteriore si è intravisto del blistering. Fenomeno per il quale si formano delle bolle sulla superficie della mescola che scoppiando creano dei veri e propri buchi. Il fenomeno con il passare dei giri si riduce spontaneamente e non influisce eccessivamente sul passo. Tuttavia la preoccupazione del pilota derivava soprattutto dal surriscaldamento delle mescole posteriori.

Dei ‘tagli’ alla potenza sulla Power Unit di Leclerc non hanno di certo agevolato il lavoro del monegasco. Dal box gli hanno consigliato caldamente di non andare su di marcia nel momento in cui avvenivano suddetti tagli. Detto questo, nel primo stint la Rossa è sembrata la migliore nella gestione degli pneumatici. Una Ferrari fenomenale sulla Media, con la quale non abbiamo riscontrato fenomeni visibili di degrado.

Arrivati ai primi pit stop, Norris ha cercato di fare un undercut sul secondo pilota della Mercedes. L’inglese, fermandosi un giro in anticipo è quasi riuscito a sopravanzare Bottas effettuando un ottimo giro di rientro. Ciononostante all’uscita del box si è ritrovato Bottas davanti e non ha potuto ingaggiare una lotta per via di Alonso, il quale non avendo ancora pittato si è inserito fra i due. Medesima strategia per Lewis Hamilton, che entrando al box per effettuare l’undercut ha confermato l’enorme degrado sull’anteriore sinistra, definendola addirittura ‘morta’. Leclerc ha effettuato la sosta con due tornate di ritardo perdendo poco niente in termini di vantaggio cronometrico.

Con l’inizio del secondo stint le forze in campo sono variate nuovamente. La mescola più dura pare non aver funzionato sulle due McLaren. I due piloti hanno perso quasi subito il passo e Sainz ha potuto così attaccare la McLaren di Ricciardo, avente una gomma di 8 giri più vecchia. Tuttavia lo spagnolo non è riuscito a portare a termine il sorpasso, rimanendo bloccato dietro all’australiano pur avendo il DRS. La causa è ancora una volta la stessa: una mancanza di cavalli. Una power unit Mercedes contro una Ferrari al momento può far poco. In aggiunta, il problema con la pistola ai box non ha avvantaggiato il ferrarista.

Davanti, Hamilton ha imposto un ritmo molto alto per cercare di recuperare il distacco da Leclerc. Il monegasco al comando ha cercato di gestire la sua gara e imporre un passo costante. Consapevole che Hamilton sarebbe stato in grado di raggiungerlo. Soprattutto tenendo conto che la gomma più dura ha sempre sposato molto bene la W12. Dal box Mercedes è arrivato l’ordine di scuderia per Bottas che ha lasciato passare Hamilton. Da lì in poi Lewis è riuscito ad impostare un passo decisamente rapido, anche considerando l’aria pulita che si è trovato di fronte. Un leggero blister non gli ha precluso di prendere e sopravanzare il monegasco.

Charles Leclerc, Ferrari SF21, Inghilterra 2021

Nulla di più sarebbe potuto arrivare dal box Ferrari. Montare una media non si poteva perché altrimenti non si sarebbe rispettata la regola dell’uso di almeno due mescole differenti. Montando la Soft il monegasco non sarebbe arrivato in fondo. Detto questo, da Silverstone la Ferrari se ne esce a testa alta. Su uno dei tracciati più provanti per le gomme, la vettura italiana ha dimostrato di aver fatto un ottimo passo in avanti dal disastroso gran premio della Francia. Un miglioramento che neanche loro si aspettavano. Basti pensare che il piano A in Ferrari era la doppia sosta, mentre il piano B, che hanno poi seguito, consisteva nell’unico stop. Il reparto tecnico Ferrari aveva programmato un lavoro a breve termine ed uno a lungo. Oggi abbiamo visto i frutti del lavoro di mesi al fine di cercare di preservare al meglio le mescole dell’asse frontale, che tanti problemi avevano causato nelle gare precedenti.

Essendo quasi tutti sulla medesima strategia, in pista si è creato fin da subito un trenino di vetture con lo stesso compound. E’ stata un po’ questa la storia della gara di Perez, partito dalla pit-lane con la gomma Hard, ha rimontato fino a rimanere imbottigliato dietro a Gasly. Gli ingegneri hanno quindi deciso di fermarlo in contemporanea con coloro che montavano la Media. Indossata la gialla ha recuperato delle posizioni, ritrovandosi poi nuovamente in difficoltà in mezzo al traffico. A quel punto ha effettuato un’ulteriore sosta montando una Media nuova. In questo modo ha tolto il punto del giro veloce ad Hamilton. Con il ritiro di ieri il messicano aveva potuto infrangere il parco chiuso e ha così montato un’ala più scarica che avrebbe dovuto aiutarlo nei sorpassi.

Giornata nel complesso positiva per l’Alpine. Molti problemi con l’anteriore per Ocon che conclude nono, mentre Alonso è riuscito ad agguantare la settima posizione. E’ mancato lo scontro con Vettel che si è ritirato al 42° giro. Per Stroll una vettura molto sovrasterzante a tratti, ma in conclusione è riuscito ad arrivare al traguardo in ottava posizione. Giornata buia per l’AlphaTauri che sembra essere stata presa alla sprovvista da questo nuovo format.


F1-Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

F1-Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari

Condividi
Pubblicato da
Niccolò Arnerich