Formula 1

Motori 2025-Wolff: endotermico affiancato da una parte elettrica più potente

Nella giornata di sabato, precisamente alle 17:00, a Spielberg si è tenuto un primo importante incontro tra i vertici della F1, FIA e i manager delle case costruttrici presenti all’interno della categoria e non, per iniziare a porre le basi sulle normative che andranno a regolamentare la prossima era di motori a partire dalla stagione 2025. Oltre quindi a Ola Källenius (CEO Daimler in rappresentanza della Mercedes), John Elkann (presidente Ferrari), Luca de Meo (CEO Renault) e Dietrich Mateschitz (proprietario Red Bull), all’incontro hanno partecipato anche Markus Duesmann (CEO Audi) e Oliver Blume (CEO Porsche) così da raccogliere informazione e valutare un possibile ingresso a partire da tale data.

“Discussioni positive” la nota diramata dalla Formula Uno al termine dell’incontro. Nient’altro era trapelato da quel di Spielberg. Tuttavia andiamo a registrare già un primo importante commento. Parlando nel corso della conferenza FIA di Monaco, tenutasi ieri, Toto Wolff (comproprietario Mercedes AMG F1) ha voluto renderci partecipi di quella che è stata la linea di massima emersa da questo importante meeting.

Toto Wolff, team principal Mercedes, stagione 2021

Tanto per cominciare, il team principal della casa di Stoccarda è andato ad elencare quelli che sono i punti cardine su cui dovrà basarsi il nuovo progetto: “Vogliamo risparmiare sui costi e questo non ci permette di reinventare nulla. Al contempo vogliamo avere un motore che abbia una sua rilevanza tecnica per il periodo 2025-2030. Di conseguenza, dal momento che tutti si attendono un nostro passaggio all’elettrico, non possiamo permetterci di presentarci ai blocchi di partenza con i potenti e assordanti motori benzina. I propulsori saranno ancora alimentati. Rimarremo con l’attuale architettura V6, ma al contempo aumenteremo notevolmente l’apporto fornito dalla parte elettrica.”

La power unit di F1 si compone, oltre che di una parte termica (chiamata ICE) anche di un pacco batterie ricaricate da due motogeneratori elettrici: uno a recuperare l’energia cinetica dissipata dall’impianto frenante, MGU-K, e l’altro dall’entalpia dei gas di scarico, MGU-H. Ci sono voci insistenti per cui la massima categoria del motorsport abbia intenzione di privarsi di questa seconda parte (MGU-H), a causa della sua elevata complessità.

Una power unit dotata di un ICE alimentato attraverso l’uso di biocarburanti e di una parte elettrica ancor più potente (magari si ricorrerà proprio all’implementazione dell’MGU-K, chissà) sembra la linea che si intende perseguire: “Il motivo per cui intendiamo insistere sull’utilizzo di un motore a combustione interna è che crediamo che riusciremo a disporre dei carburanti per molto tempo ancora. In Europa vi è l’ambizioso obbiettivo di fare della mobilità elettrica parte integrante della nostra vita mondana entro il 2030. Posso vedere in Mercedes quanto si lavori per soddisfare questi obbiettivi” afferma Toto Wolff. “Tuttavia, nel resto del mondo detta tecnologia potrebbe tardare ad arrivare, con milioni di veicoli che funzioneranno ancora a benzina. Noi stessi, di Mercedes, crediamo che molti dei nostri veicoli continueranno ad essere alimentati ancora a carburante per molto tempo ancora…”

Toto Wolff, team principal Mercedes, a colloquio con i propri uomini, Austria 2021

Per questo è importante puntare sui bio-carburanti. Cercare di ridurre le emissioni di CO2 fino ad abbassarne completamente il livello immesso nell’atmosfera è l’unica strada percorribile per creare delle condizioni di vita migliori al nostro amato pianeta: “Ciò che possiamo fare dunque, è dare il nostro contributo nello sviluppo di combustibili sostenibili. Sia che si tratti di biocarburanti o di combustibili sintetici. Le nostre auto funzioneranno al 100% con combustibili sostenibili entro il 2025, ed è così che contribuiremo alla riduzione delle emissioni di CO2 nel mondo chiosa il manager austriaco.

L’ultima considerazione riguarda i fan. Tra costi e impatto ambientale, per Wolff, anche cercare di soddisfare le richieste del pubblico sarà un aspetto che avrà la sua rilevanza: “La categoria nell’ultimo periodo è riuscita ad incrementare di molto il suo bacino di pubblico, soprattutto nella fascia di età tra i 15 e i 35 anni. Abbiamo fatto un sondaggio e per i nostri fan, la F1 è sinonimo di innovazione e alta tecnologia. Personalmente credo che ci stiamo allontanando un po’ da questi standard… Ciononostante, i più giovani guardano le nostre vetture e vedono dei jet da combattimento che sfrecciano sulla pista. Non dobbiamo deluderli e tenere a mente che l’innovazione e alta tecnologia sono parte integrante del nostro DNA”.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula UnoMercedes

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Marco Sassara